L’alcolismo è una malattia progressiva. Prima o poi, il bere diventa sempre più incontrollabile, per cui tentare di gestirlo diviene un’ansia predominante: bere solo vino o birra, promettere a se stessi di bere solo durante il weekend, programmare i momenti delle bevute non sono che alcuni degli espedienti escogitati dagli alcolisti per cercare di controllarsi. Ma queste “buone intenzioni” sono esse stesse un classico sintomo di alcolismo, allo stesso modo dei devastanti dopo-sbornia o dei terrificanti vuoti di memoria.
Forse la parola “alcolista” ti disturba. Ancora oggi essa suggerisce a molti l’idea di un essere debole ed emarginato. Quando, poi, si parla di alcoliste donne questa falsa impressione si accentua. La maggior parte della gente tende a guardare con tolleranza o anche con divertimento un ubriaco uomo ma rifugge con un senso di ripugnanza una donna nelle medesime condizioni. La tragedia più grande è che la stessa donna alcolista condivide molto spesso un pregiudizio del genere. Il peso della colpa, che tutti i bevitori alcolisti si portano sulle spalle, per lei può essere raddoppiato.
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