martedì 24 agosto 2010

Pausa Pranzo

Riassapori la dolcezza di una carezza,
il tepore di un abbraccio,
la sua pelle sulla tua,
un bacio dove non ricordavi di esistere.

Ritorni alla vita e lo fai con il corpo, quella forma completa d'amore che come un temporale esplode inaspettato e ti bagna tutta.
E altrettanto improvviso si placa.

Chiudi gli occhi e ti arrampichi sulla percezione del tuo ventre svuotato, l'odore sulla pelle, il gusto tra le labbra, per non permettere alla luce accecante del sole e al suo calore di nascondere e inaridire la sensazione di pioggia intensa e rinfrescante, in mezzo a tanta insostenibile afa, che per un momento ti è esplosa dentro e addosso con intensità e forza.

Senti le gambe cedere, le mani si muovono pigre, la mente è sgombra, le palpebre battono più lentamente, cercano il conforto del buio, lì dove c'è un angolo dove rivivere ogni istante all'infinito, finchè non sopraggiunge il sonno a portarti lontano,
solo un po'.

5 commenti:

Sean ha detto...

Senza parole.

V. ha detto...

Peccato ... le adoro, le tue :)

metaldementia ha detto...

provocatrice... posso? :p

V. ha detto...

of course ;)

Tiromancino ha detto...

sai dove leggerle :))

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