E tutto il resto un po' s'annulla un po' ti soffoca.
Sai che ci devi tornare, sai che quelle due ore sono sempre saltuarie e improvvisate, non sono la tua vita e non diventeranno un futuro.
Quando parlo con te, dopo aver fatto l'amore, io ritrovo la mia luminosità di un tempo, quella scintilla speciale che mi fa dire cose che stanno esplodendo anche dentro me per la prima volta, in un modo che invece sembra io abbia riflettuto una vita per giungere a quelle verità.
Ma non è così: sono illuminazioni frutto dell'intensità del momento, l'alchimia che si crea tra noi in quegli istanti racchiude questo potere.
Ed allora io mi sento più bella, più luminosa, mi sento immortale.
È per quegli istanti in fondo che amo vivere, in mezzo a tutta la mediocrità quotidiana, ed oggi ne ho vissuta una dose asfissiante, ho creduto di perdere l'equilibrio, per un po'.
Ma poi sei arrivato tu, ho parlato con te di quello che ho vissuto, ho bevuto vino rosso e mi sono rilassata con te. Ci siamo sdraiati, accarezzati e spogliati. E coccolati e baciati, abbiamo fatto l'amore come fosse la prima volta per la forza e il desiderio, la centesima per la conoscenza dei nostri piaceri, dei nostri corpi, dei nostri movimenti e desideri.
Ho detto: "La differenza tra uomini e donne è che le donne sanno che la vita per un verso o per l'altro si deve affrontare; gli uomini non fanno che cercare un pertugio per evitarla".
E abbiamo riso, insieme e di gusto, perchè sappiamo che questa è una verità.
Ma sappiamo anche che questa non è la nostra verità, perchè io sono una donna che è anche tanto uomo, tu sei un uomo che è anche tanto donna. Ed è questo che ci tiene insieme, così, in questa dimensione astratta che nemmeno comprendiamo, dentro altre realtà che non la riguardano, dentro la penombra di pieghe stropicciate delle nostre diversissime vite quotidiane.
Non ci stiamo ancora facendo del male, ma forse nemmeno del bene.
Io, però, mi sento me stessa libera e liberamente.
E mi lascio andare.
Sai che ci devi tornare, sai che quelle due ore sono sempre saltuarie e improvvisate, non sono la tua vita e non diventeranno un futuro.
Quando parlo con te, dopo aver fatto l'amore, io ritrovo la mia luminosità di un tempo, quella scintilla speciale che mi fa dire cose che stanno esplodendo anche dentro me per la prima volta, in un modo che invece sembra io abbia riflettuto una vita per giungere a quelle verità.
Ma non è così: sono illuminazioni frutto dell'intensità del momento, l'alchimia che si crea tra noi in quegli istanti racchiude questo potere.
Ed allora io mi sento più bella, più luminosa, mi sento immortale.
È per quegli istanti in fondo che amo vivere, in mezzo a tutta la mediocrità quotidiana, ed oggi ne ho vissuta una dose asfissiante, ho creduto di perdere l'equilibrio, per un po'.
Ma poi sei arrivato tu, ho parlato con te di quello che ho vissuto, ho bevuto vino rosso e mi sono rilassata con te. Ci siamo sdraiati, accarezzati e spogliati. E coccolati e baciati, abbiamo fatto l'amore come fosse la prima volta per la forza e il desiderio, la centesima per la conoscenza dei nostri piaceri, dei nostri corpi, dei nostri movimenti e desideri.
Ho detto: "La differenza tra uomini e donne è che le donne sanno che la vita per un verso o per l'altro si deve affrontare; gli uomini non fanno che cercare un pertugio per evitarla".
E abbiamo riso, insieme e di gusto, perchè sappiamo che questa è una verità.
Ma sappiamo anche che questa non è la nostra verità, perchè io sono una donna che è anche tanto uomo, tu sei un uomo che è anche tanto donna. Ed è questo che ci tiene insieme, così, in questa dimensione astratta che nemmeno comprendiamo, dentro altre realtà che non la riguardano, dentro la penombra di pieghe stropicciate delle nostre diversissime vite quotidiane.
Non ci stiamo ancora facendo del male, ma forse nemmeno del bene.
Io, però, mi sento me stessa libera e liberamente.
E mi lascio andare.
Nessun commento:
Posta un commento