rubo emozioni e le metto nero su bianco.
scorrono, dopo essersi inerpicate fino alla cima del mio cervello, attraversano le mie dita e si infrangono su un foglio bianco, ma virtuale.
lo macchiano di segni riconoscibili.
le sento, profonde, ma le abbandono quando cambiano forma.
non sono più mie, non sono più io.
sono creature pronte a camminare sole.
invadono il mondo, vasto o minuscolo, non importa.
non pesano più sulla mia anima.
liberano spazio.
provocano altre sensazioni in altri cuori.
scorrono, dopo essersi inerpicate fino alla cima del mio cervello, attraversano le mie dita e si infrangono su un foglio bianco, ma virtuale.
lo macchiano di segni riconoscibili.
le sento, profonde, ma le abbandono quando cambiano forma.
non sono più mie, non sono più io.
sono creature pronte a camminare sole.
invadono il mondo, vasto o minuscolo, non importa.
non pesano più sulla mia anima.
liberano spazio.
provocano altre sensazioni in altri cuori.
1 commento:
e questi cuori a volte hanno anche bisogno di sentire il calore delle tue parole ... acerba? non so! in maturazione? non so! marcia? non credo!
a volte mi confondi ... a volte confondo te!
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