Quando me li hanno prescritti mi sono sembrati una distanza irraggiungibile. Poi ho pensato ai 60 del mio omero e ho sorriso.
Sono trascorsi, tutti.
Solo 5 settimane fa ero nel Pronto Soccorso di Perugia e speravo ancora che fosse solo una contusione, per scoprire invece che la frattura c'era: "Ma con un bel gesso tornerà tutto a posto" disse il radiologo, un omone gigante, ma con i modi affettuosi e lo sguardo dispiaciuto. Notò che avevo gli occhi lucidi, ma no, non avevo pianto.
Ormai mancano poche ore ed io da qualche giorno immagino me che cammino come prima, me senza stampelle, me fuori di casa senza l'aiuto di nessuno, me che parlo di mille cose e ne vivo di più.
Ma l'immagine più confortevole è quella di me sulla mia moto, me che innesto la prima, lascio gradualmente la frizione e insieme inizio a girare la manopola del gas.
Ma prima ancora mi vedo infilare la tuta, sistemare le protezioni sulle ginocchia, chiudere i piedi negli stivali, cercando il punto giusto della cerniera perchè non batta sul polpaccio; infilare il giacchino, prendere casco e guanti e darmi un'ultima occhiata allo specchio, soddisfatta, prima di uscire a prendere la moto: girare la chiave e lasciarla scaldare mentre completo la vestizione.
Infine salire, fare manovra e ... partire!
Sono trascorsi, tutti.
Solo 5 settimane fa ero nel Pronto Soccorso di Perugia e speravo ancora che fosse solo una contusione, per scoprire invece che la frattura c'era: "Ma con un bel gesso tornerà tutto a posto" disse il radiologo, un omone gigante, ma con i modi affettuosi e lo sguardo dispiaciuto. Notò che avevo gli occhi lucidi, ma no, non avevo pianto.
Ormai mancano poche ore ed io da qualche giorno immagino me che cammino come prima, me senza stampelle, me fuori di casa senza l'aiuto di nessuno, me che parlo di mille cose e ne vivo di più.
Ma l'immagine più confortevole è quella di me sulla mia moto, me che innesto la prima, lascio gradualmente la frizione e insieme inizio a girare la manopola del gas.
Ma prima ancora mi vedo infilare la tuta, sistemare le protezioni sulle ginocchia, chiudere i piedi negli stivali, cercando il punto giusto della cerniera perchè non batta sul polpaccio; infilare il giacchino, prendere casco e guanti e darmi un'ultima occhiata allo specchio, soddisfatta, prima di uscire a prendere la moto: girare la chiave e lasciarla scaldare mentre completo la vestizione.
Infine salire, fare manovra e ... partire!
Nessun commento:
Posta un commento