"Mi dispiace molto che tu non ci sia, stasera.
Ti ho scritto che annullerei con piacere l'impegno di giovedì per cenare con te.
Perchè venerdì parto, ancora una volta.
Ma la serata con te è speciale e vorrei riuscire a viverla, ancora.
Ho pensato a te da Piacenza a Forlì.
Poi sono iniziate le curve ... e non ho pensato più a nulla.
Ma ti porto con me, ogni volta.
Peccato ... anche se lo sapevo.
Ti voglio bene e ti aspetto.
Forse".
"Che bella serata!
I momenti dilatati per non separarci.
Conquistare San Marino mi sembra un ottimo modo per allungare i minuti insieme,
ma si potevano sfruttare meglio.
Ti capirò mai?
E tu, hai capito me?
Non azzardi nulla, o quasi .. quali timori?
Le vibrazioni sono tutte lì.
Mi mancherai di nuovo,
ho meno voglia di partire,
ma se restassi sarebbe inutile.
Ero bella,
a parte qualche chilo in più,
che ieri sera erano forme morbide,
sotto l'abitino estivo.
Ti ho visto guardarmi con lo sguardo rapito,
e poi riprendere il largo.
Alla prossima!"
Avevo scritto queste parole, dopo le nostre ultime due serate prima del Lago di Bolsena. Le ho cancellate, quando una persona importante è entrata, all'improvviso, nella mia vita e ho deciso di aprirgli il mio mondo privato, il mio blog.
Un gesto sciocco, forse .. ma non volevo che fraintendesse l'affetto che provo per te, Guido, l'intimità che avevamo raggiunto nei nostri ultimi incontri.
Penso all'ultima cena insieme, sul lago di Avigliana: dovevamo vederci solo per l'aperitivo, ma appena sono arrivata mi hai chiesto "Allora, dove andiamo a cena?"
Hai fatto quelle foto al lago, mentre cenavamo.
C'era la luna che si specchiava sull'acqua e una luce speciale e Tu hai voluto trattenere quel momento, Tu che sembravi cinico e freddo, distaccato da tutto.
Penso alle risate al semaforo, dopo che la pattuglia ci ha fermati per un controllo e, scongiurato l'etilometro, hai scoperto che non avevo i documenti della moto! Ridendo, mi hai detto: "Ma come? Senza documenti! Già mi vedevo in caserma con te!". Quella sera ho pensato che era bello guardarti guidare la Tua moto.
Non ti avevo ancora raccontato del casino con i polizziotti: volevo farlo di persona, per farti ridere di più, con tutte le mie espressioni buffe e il mio modo gesticolante di raccontare.
Penso a quella volta che ti ho chiesto se avevi preferenze per il ristorante e tu mi hai risposto: "Mi fido di te", perchè facevi sempre scegliere me e non ti lamentavi mai.
Penso alla sera dell'8 Maggio, ho pianto tutte le mie lacrime tra le tue braccia, quando mi hai riportata a casa: era l'anniversario della morte di mio padre. E il giorno dopo quando mi sono scusata, mi hai scritto: "Ma che dici? Ogni tanto fa bene sfogarsi un po'! Piuttosto, come stai? Oggi va un po' meglio?"
Penso che tutte le volte che siamo usciti in moto mi hai accompagnata fino a casa, senza bisogno di chiederti nulla, anche se così il tuo rientro si allungava, un bel po'.
Penso che da almeno 10 anni ogni 10 Settembre il primo sms di Buon Compleanno era il tuo, ovunque ti trovassi .. ricordo ancora la prima volta .. ne compivo 24, stavo festeggiando al ristorante cinese con gli amici e tu mi hai chiamato col telefono di tuo padre, mentre eri in viaggio, di rientro dalla Puglia.
Così come ogni 8 Febbraio il primo sms di Buon Compleanno per te, era il mio.
Penso agli ultimi week end: io ero sempre in giro per l'Italia, in moto e tu mi scrivevi per sapere come stavo, come andava il giro, mi chiedevi se mi stavo divertendo. Ti raccomandavi di andare piano, di stare attenta e mi chiedevi di avvisarti, appena arrivata. Ad ogni sosta trovavo un tuo sms ...
Domenica, quando mi sono fermata sul valico Viamaggio per mangiare e guardare la gara, mi hai scritto: "Stai tornando a casa o pensi di rientrare passando per il Trentino?". Mi hai fatto ridere di gusto! Eri ad Avigliana, ma mi hai detto che la gara non la trasmettevano più, alla Birreria del Fumetto e alla fine sei riuscito a vedere solo gli ultimi giri.
Nel solito tratto solitario da Piacenza a Torino, i 180 km che mi separano dal resto del mondo, mi sono fermata per lavare la visiera del casco. Erano circa le 22,30 e mi mancavano ancora 50 km per essere a casa, era più tardi di tutte le altre volte, e tu lo sapevi. Il tuo sms diceva:
"Allora, stai ancora gironzolando?"
"Mi mancano 50 km .. sono stanchissima"
"Non impari mai :) Chiama quando arrivi!"
"Scemo :)"
Sei stato la prima persona che ho avvisato quando sono entrata in casa, un'ora dopo.
Penso che lunedì avresti dovuto accompagnarmi a portare la moto dal meccanico, e poi saremmo andati a cena insieme, come tutte le settimane. Ma IO ho cambiato programma, e non ci siamo visti.
Ieri ti ho cercato più volte per andare a ritirarla insieme.
Ma tu non c'eri più.
Mi mancherai un bel po' ...
Sono felice solo di una cosa:
essere riuscita a dirti che Ti voglio bene e che mi mancavi quando andavo via in moto, nei fine settimana.
Ti ho scritto che annullerei con piacere l'impegno di giovedì per cenare con te.
Perchè venerdì parto, ancora una volta.
Ma la serata con te è speciale e vorrei riuscire a viverla, ancora.
Ho pensato a te da Piacenza a Forlì.
Poi sono iniziate le curve ... e non ho pensato più a nulla.
Ma ti porto con me, ogni volta.
Peccato ... anche se lo sapevo.
Ti voglio bene e ti aspetto.
Forse".
"Che bella serata!
I momenti dilatati per non separarci.
Conquistare San Marino mi sembra un ottimo modo per allungare i minuti insieme,
ma si potevano sfruttare meglio.
Ti capirò mai?
E tu, hai capito me?
Non azzardi nulla, o quasi .. quali timori?
Le vibrazioni sono tutte lì.
Mi mancherai di nuovo,
ho meno voglia di partire,
ma se restassi sarebbe inutile.
Ero bella,
a parte qualche chilo in più,
che ieri sera erano forme morbide,
sotto l'abitino estivo.
Ti ho visto guardarmi con lo sguardo rapito,
e poi riprendere il largo.
Alla prossima!"
Avevo scritto queste parole, dopo le nostre ultime due serate prima del Lago di Bolsena. Le ho cancellate, quando una persona importante è entrata, all'improvviso, nella mia vita e ho deciso di aprirgli il mio mondo privato, il mio blog.
Un gesto sciocco, forse .. ma non volevo che fraintendesse l'affetto che provo per te, Guido, l'intimità che avevamo raggiunto nei nostri ultimi incontri.
Penso all'ultima cena insieme, sul lago di Avigliana: dovevamo vederci solo per l'aperitivo, ma appena sono arrivata mi hai chiesto "Allora, dove andiamo a cena?"
Hai fatto quelle foto al lago, mentre cenavamo.
C'era la luna che si specchiava sull'acqua e una luce speciale e Tu hai voluto trattenere quel momento, Tu che sembravi cinico e freddo, distaccato da tutto.
Penso alle risate al semaforo, dopo che la pattuglia ci ha fermati per un controllo e, scongiurato l'etilometro, hai scoperto che non avevo i documenti della moto! Ridendo, mi hai detto: "Ma come? Senza documenti! Già mi vedevo in caserma con te!". Quella sera ho pensato che era bello guardarti guidare la Tua moto.
Non ti avevo ancora raccontato del casino con i polizziotti: volevo farlo di persona, per farti ridere di più, con tutte le mie espressioni buffe e il mio modo gesticolante di raccontare.
Penso a quella volta che ti ho chiesto se avevi preferenze per il ristorante e tu mi hai risposto: "Mi fido di te", perchè facevi sempre scegliere me e non ti lamentavi mai.
Penso alla sera dell'8 Maggio, ho pianto tutte le mie lacrime tra le tue braccia, quando mi hai riportata a casa: era l'anniversario della morte di mio padre. E il giorno dopo quando mi sono scusata, mi hai scritto: "Ma che dici? Ogni tanto fa bene sfogarsi un po'! Piuttosto, come stai? Oggi va un po' meglio?"
Penso che tutte le volte che siamo usciti in moto mi hai accompagnata fino a casa, senza bisogno di chiederti nulla, anche se così il tuo rientro si allungava, un bel po'.
Penso che da almeno 10 anni ogni 10 Settembre il primo sms di Buon Compleanno era il tuo, ovunque ti trovassi .. ricordo ancora la prima volta .. ne compivo 24, stavo festeggiando al ristorante cinese con gli amici e tu mi hai chiamato col telefono di tuo padre, mentre eri in viaggio, di rientro dalla Puglia.
Così come ogni 8 Febbraio il primo sms di Buon Compleanno per te, era il mio.
Penso agli ultimi week end: io ero sempre in giro per l'Italia, in moto e tu mi scrivevi per sapere come stavo, come andava il giro, mi chiedevi se mi stavo divertendo. Ti raccomandavi di andare piano, di stare attenta e mi chiedevi di avvisarti, appena arrivata. Ad ogni sosta trovavo un tuo sms ...
Domenica, quando mi sono fermata sul valico Viamaggio per mangiare e guardare la gara, mi hai scritto: "Stai tornando a casa o pensi di rientrare passando per il Trentino?". Mi hai fatto ridere di gusto! Eri ad Avigliana, ma mi hai detto che la gara non la trasmettevano più, alla Birreria del Fumetto e alla fine sei riuscito a vedere solo gli ultimi giri.
Nel solito tratto solitario da Piacenza a Torino, i 180 km che mi separano dal resto del mondo, mi sono fermata per lavare la visiera del casco. Erano circa le 22,30 e mi mancavano ancora 50 km per essere a casa, era più tardi di tutte le altre volte, e tu lo sapevi. Il tuo sms diceva:
"Allora, stai ancora gironzolando?"
"Mi mancano 50 km .. sono stanchissima"
"Non impari mai :) Chiama quando arrivi!"
"Scemo :)"
Sei stato la prima persona che ho avvisato quando sono entrata in casa, un'ora dopo.
Penso che lunedì avresti dovuto accompagnarmi a portare la moto dal meccanico, e poi saremmo andati a cena insieme, come tutte le settimane. Ma IO ho cambiato programma, e non ci siamo visti.
Ieri ti ho cercato più volte per andare a ritirarla insieme.
Ma tu non c'eri più.
Mi mancherai un bel po' ...
Sono felice solo di una cosa:
essere riuscita a dirti che Ti voglio bene e che mi mancavi quando andavo via in moto, nei fine settimana.
2 commenti:
Ti abbraccio... più forte che posso... love u ...
..siete stati...anzi siete...due anime fortunate...Un abbraccio.
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