domenica 21 giugno 2009

Silvia

Alla fine ho vinto il mio imbarazzo e la paura di disturbare.
Ho chiamato tua sorella e abbiamo parlato a lungo di te.
Mi ha parlato di quel sogno che hai fatto la sera prima.

Mi ha detto che ultimamente eri premuroso e attento, che una sera l'hai chiamata solo per sapere come stava e lei l'ha raccontato a tutte le sue amiche, perchè non era da te. Era felice e ti ha detto che potevi andarla a trovare in qualunque momento, senza aspettare il suo invito, perchè la sua casa era sempre aperta per te.
Era felice di averti detto queste parole pochi giorni fa.

Ha detto che eri caustico e delicato, che ti arrabbiavi quando soffriva perchè il suo dolore faceva soffrire anche te, molto più di quanto dimostrassi.
Forse è per questo che ti sei allontanato da me quando è morto mio padre, che non riuscivi neppure a parlarmi.
Ma ti sei riavvicinato. Io sapevo che avevi sofferto per me, sapevo che mi volevi un gran bene, all'inizio ho patito la tua lontananza, non capivo, ma non ho mai nutrito risentimenti. Ti conoscevo e ti amavo.
Quante cose hai perdonato tu a me ...

Ieri ero sulla tua tomba, ti salutavo ancora incredula, e quando mi sono voltata c'era Silvia, che mi guardava e mi aspettava col suo sorriso, ci siamo abbracciate, ha consolato il mio cuore gonfio di dolore, ringraziandomi per averti amato.

E' così dolce e accogliente, Silvia, mi fa sentire un po' meno la tua mancanza, mi trasmette l'affetto che nutrivi per me. Nonostante tu fossi così riservato e chiuso, lei sapeva quanto ci tenevi a me, non smette di dirmelo, da quando non ci sei più.

Mi ha detto che di recente eri così bello, in forma, brillante.
E io posso solo confermare tutto questo: eri proprio bello!
Emanavi allegria, serenità, spensieratezza.
Sorridevi sempre.
Quella sera sul Lago abbiamo riso per tutta la cena, mentre ti raccontavo del mio ultimo viaggio.

Tua sorella ti chiamava: il mio Motociclista preferito.
Mi ha salutata chiamandomi: La mia motociclista in viola!

Mi dispiace, ma ci vedremo presto, e parleremo ancora di te .. rassegnati, ti fischieranno le orecchie spesso e per molto tempo.

Non posso smettere di pensare a te.

Ieri sono riuscita anche a baciarti, al quarto tentativo .. temevo di invaderti, ma non potevo andarmene senza aver sfiorato il tuo viso con le mie labbra.

Un bacio, Guido.

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