Mi mancano le voci, i volti, i movimenti delle mani, le labbra increspate in smorfie o aperte in sorrisi, i mugugni, gli sguardi.
Mi manca il mutamento nella quotidianità.
Leggo un giapponese che mi trascina delicatamente in un'altra dimensione. Il protagonista e' sempre un uomo della mia eta' che sento profondamente familiare. Pagine e pagine di giornate solitarie in cui sembra che non accada nulla e invece succede tutto. Più leggo più faccio pace con la mia inattività, con il mio antico bisogno di solitudine.
Non sono una persona di compagnia, se non in gruppo e per brevi periodi. In un rapporto a due non sono molto abile, mi sento a volte
sguarnita altre soffocata.
"Non avevo nessuno da cui farmi tenere stretto fra le braccia. O da stringere a mia volta. Sarei invecchiato da solo, come un polipo
aggrappato a una roccia sul fondo marino"
Il paese delle meraviglie, Murakami
Mi manca il mutamento nella quotidianità.
Leggo un giapponese che mi trascina delicatamente in un'altra dimensione. Il protagonista e' sempre un uomo della mia eta' che sento profondamente familiare. Pagine e pagine di giornate solitarie in cui sembra che non accada nulla e invece succede tutto. Più leggo più faccio pace con la mia inattività, con il mio antico bisogno di solitudine.
Non sono una persona di compagnia, se non in gruppo e per brevi periodi. In un rapporto a due non sono molto abile, mi sento a volte
sguarnita altre soffocata.
"Non avevo nessuno da cui farmi tenere stretto fra le braccia. O da stringere a mia volta. Sarei invecchiato da solo, come un polipo
aggrappato a una roccia sul fondo marino"
Il paese delle meraviglie, Murakami
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