lunedì 6 febbraio 2012

Writing

Una settimana di neve e Murakami mi ha ripulito il cervello e scatenato uno strano istinto di sopravvivenza. Ho addirittura sentito il bisogno di perdonare, ma me lo sono ricacciato dentro chè non è ancora tempo.

Oggi ho rimesso in moto la macchina rimasta sommersa sotto una coltre di neve e ghiaccio che non accenna a sciogliersi e sono andata alla conquista del mondo. Non posso più andare a pranzo da mia madre, la domenica, allora ho dirottato l'auto verso Le Gru.

Due romanzi: "Domani nella battaglia pensa a me" e "Un cuore così bianco". Sono di Javier Marias, non leggo spagnoli da un po', ne ho bisogno. Non ho trovato il TAMPS di Catalano, ma la cassiera di Feltrinelli, in quell'inferno di demenza da centro commerciale, si è illuminata quando gliel'ho chiesto ed era stradispiaciuta di non averlo. Mi ha chiesto quand'è il prossimo reading, mi ha salutato dicendo "Ci vediamo al suo spettacolo!" .. bella!

Ho preso i miei quaderni, i Moleskine grandi senza righe, quelli con le pagine seppiate e la copertina nera, gli unici su cui riesco a scrivere perchè anche la scrittura vuole i suoi strumenti e riti ed io stavo morendo di sterilità senza, perchè il PC non è la stessa cosa. Non per me, almeno.

Questa è fantastica!
Digito su google le parole "Scrivere fino alle ossa", cerco il libro della poetessa americana che ho letto tante volte per linkarlo qui, mentre scrivo di strumenti di scrittura e tadaaaaan! Primo risultato della ricerca:


Emozionante!
Bello il template, mi piace da morire.
E d'un tratto, catapultata indietro di dieci anni, mi rivedo esattamente com'ero: 26 anni, capelli lunghi, magrissima, convivevo da un anno e mezzo ed ero già alla frutta. E il mio cane e Irene e la mia famiglia e mio padre... quelle parole su mio padre: "E stamattina mio padre mi ha fatto sapere che c’è, che non devo drammatizzare, che le discussioni ci sono ma poi passano come tutto il resto…"
Bello, pulito, elegante e fresco. Bianco.
Sono passati dieci anni e uso ancora Licuadora: qualcuno ne sarà orgoglioso...


PS: Eccerto! Il libro che cercavo è stato orrendamente tradotto in "Scrivere Zen", ma il titolo originale è "Writing down the bones". E tutto torna.

Eccolo, intero, così ripasso un po' d'inglese Writing down the bones

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