L’egocentrismo è considerato un difetto anche quando si mettono al centro dell’attenzione i lati di sé ridicoli e imbarazzanti per il comune senso del pudore.
C’è un continuo sforzo a “volare basso”, tenere un “basso profilo”, non allontanarsi troppo dalla mediocrità media che accomuna la maggioranza. Ma alla fine paga chi? Cosa?
Io penso che ci siano molte persone interessanti e originali al mondo, che raramente, quasi mai, ci s’imbatta in cervelli e animi totalmente vuoti o banalmente sciocchi. Il vero dramma è che la maggioranza teme di mostrare le proprie qualità, non sfrutta il sacrosanto diritto di esprimere se stesso liberamente. Sembriamo tutti mollemente omologati, livellati verso il basso ovviamente, e i rari casi di persone libere appaiono eccezioni, amate o odiate, dunque isolate, emarginate, infinitamente sole. Perché, che tu sia posto su un piedistallo o gettato nel cesso, sei ugualmente solo.
In questi giorni si verificano eventi politici drammatici, contemporanei a una crisi economica che sta lasciando senza lavoro un mare di persone, che per quanto facciano baccano e sit in e presidi non vengono minimamente cagate, in primis dalla gente comune, persone simili che domani potrebbero essere lì, al posto loro. È che basterebbe usare ognuno un cervello, magari il proprio, per intuire il senso di certe manovre e per riappropriarsi del potere che ci appartiene.
Perché basterebbe che di un film super pubblicizzato non si comprasse nemmeno un biglietto;
che alla partita di una sola domenica, non andasse nessuno;
che una sola sera tutti i televisori del Paese fossero spenti;
che un solo giorno nessuno comprasse un giornale;
... e così via.
Un gesto puramente simbolico con due obiettivi:
1- Generare autoconsapevolezza del proprio potere come cittadini pensanti che scelgono liberamente e non per induzione;
2- Dimostrare a coloro che detengono il potere quanto questo sia in realtà fatuo, inesistente, completamente dipendente dalla volontà dei cittadini, direttamente proporzionale allo stordimento delle persone, che, quando sveglie, possono ribaltarlo con un solo semplice atto
Perché il potere è nelle mani di pochi solo in quanto la maggioranza non approfitta del proprio e si lascia manipolare. Perché la sera arriviamo stanchi a casa, alla fine di una giornata di lavoro che probabilmente nemmeno ci piace e ci aspettano altre incombenze e non abbiamo voglia né tempo per occuparci del nostro Paese. E allora usciamo, ci svaghiamo o ci mettiamo davanti alla TV sperando di vedere la peggiore delle cagate che ci distragga da tutto e ci faccia un po’ ridere e molto poco pensare (e non oso dire emozionare).
Siamo completamente privi di senso civico.
"La libertà non è star sopra un albero,
non è neanche il volo di un moscone,
la libertà non è uno spazio libero,
libertà è partecipazione".
Giorgio Gaber
C’è un continuo sforzo a “volare basso”, tenere un “basso profilo”, non allontanarsi troppo dalla mediocrità media che accomuna la maggioranza. Ma alla fine paga chi? Cosa?
Io penso che ci siano molte persone interessanti e originali al mondo, che raramente, quasi mai, ci s’imbatta in cervelli e animi totalmente vuoti o banalmente sciocchi. Il vero dramma è che la maggioranza teme di mostrare le proprie qualità, non sfrutta il sacrosanto diritto di esprimere se stesso liberamente. Sembriamo tutti mollemente omologati, livellati verso il basso ovviamente, e i rari casi di persone libere appaiono eccezioni, amate o odiate, dunque isolate, emarginate, infinitamente sole. Perché, che tu sia posto su un piedistallo o gettato nel cesso, sei ugualmente solo.
In questi giorni si verificano eventi politici drammatici, contemporanei a una crisi economica che sta lasciando senza lavoro un mare di persone, che per quanto facciano baccano e sit in e presidi non vengono minimamente cagate, in primis dalla gente comune, persone simili che domani potrebbero essere lì, al posto loro. È che basterebbe usare ognuno un cervello, magari il proprio, per intuire il senso di certe manovre e per riappropriarsi del potere che ci appartiene.
Perché basterebbe che di un film super pubblicizzato non si comprasse nemmeno un biglietto;
che alla partita di una sola domenica, non andasse nessuno;
che una sola sera tutti i televisori del Paese fossero spenti;
che un solo giorno nessuno comprasse un giornale;
... e così via.
Un gesto puramente simbolico con due obiettivi:
1- Generare autoconsapevolezza del proprio potere come cittadini pensanti che scelgono liberamente e non per induzione;
2- Dimostrare a coloro che detengono il potere quanto questo sia in realtà fatuo, inesistente, completamente dipendente dalla volontà dei cittadini, direttamente proporzionale allo stordimento delle persone, che, quando sveglie, possono ribaltarlo con un solo semplice atto
Perché il potere è nelle mani di pochi solo in quanto la maggioranza non approfitta del proprio e si lascia manipolare. Perché la sera arriviamo stanchi a casa, alla fine di una giornata di lavoro che probabilmente nemmeno ci piace e ci aspettano altre incombenze e non abbiamo voglia né tempo per occuparci del nostro Paese. E allora usciamo, ci svaghiamo o ci mettiamo davanti alla TV sperando di vedere la peggiore delle cagate che ci distragga da tutto e ci faccia un po’ ridere e molto poco pensare (e non oso dire emozionare).
Siamo completamente privi di senso civico.
"La libertà non è star sopra un albero,
non è neanche il volo di un moscone,
la libertà non è uno spazio libero,
libertà è partecipazione".
Giorgio Gaber
2 commenti:
Bello il post, e il blog in genere in verità.E allora un appunto che è anche un po' una provocazione: condivido quando dici...
"
basterebbe che di un film super pubblicizzato non si comprasse nemmeno un biglietto;
che alla partita di una sola domenica, non andasse nessuno;
che una sola sera tutti i televisori del Paese fossero spenti;
che un solo giorno nessuno comprasse un giornale;
... e così via".
Tu lo faresti... io lo farei... forse in milioni lo farebbero.
Però bisogna mettersi d'accordo, organizzarsi, pianificare la "protesta". E come si fa? Con delle associazioni? Con dei partiti?
Gira e rigira siamo sempre lì... o no?
Vincenzo
In verità, io lo faccio e preferisco passare per snob, pistina, eccessiva, che scendere a compromessi con certe storture.
Io rifletto, scrivo, agisco nel mio quotidiano, parlo con le persone che incontro.
Non spetta a me "organizzare una protesta di questo genere", non è il mio ruolo, per indole e carattere non potrei farlo.
Grazie per essere passato di qui e aver lasciato una traccia :-)
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