ore 8.30: visita fisiatrica.
ho recuperato la maggioranza dei movimenti e soprattutto la forza muscolare.
ora non resta che perfezionare la riabilitazione per tornare di nuovo in sella al mio scooter e riprendere la mia vita normale con i suoi ritmi e anche i suoi lati negativi, come alzarsi presto la mattina per andare in ufficio: dopo quattro mesi mi mancano anche il mio capo ansioso e la mia collega lenta e noiosa.
ho fatto molti progressi, ma come previsto mi è stato prescritto un ultimo ciclo di fisioterapia che inizierà lunedì prossimo.
la mia ultima seduta si svolgerà l'11 settembre.
mio padre, quel giorno, avrebbe compiuto 60 anni.
il mio incidente è avvenuto martedì primo maggio, mio padre è morto il martedì successivo, l'8. mentre io ero in ospedale ad alba e aspettavo le dimissioni, lui faceva altrettanto a torino.
ho saputo che aveva un tumore il giorno in cui sono rientrata a casa. era il compleanno del mio compagno: per questo era uscito prima da lavoro e si trovava accanto a me mentre ricevevo quella telefonata ...
“sei a casa? sei da sola?” (mia madre)
.. sì, certo che sono a casa .. ho un braccio rotto, dovrei potrei essere?
e no, non sono da sola, perché?
non avevo ancora capito niente!
.. sì, certo che sono a casa .. ho un braccio rotto, dovrei potrei essere?
e no, non sono da sola, perché?
non avevo ancora capito niente!
“guarda che la situazione è grave .. hanno trovato un tumore”
“dove?”
“eh .. al fegato ..”
“ma .. e quanto gli hanno dato?”
“eh .. qualche mese ..”
“qualche? ma quanti?”
“non lo so, vale! qualche mese ..”
invece sapeva già che si trattava solo di poche settimane.
gliene ho fatto una colpa, dopo, perché se l’avessi saputo sarei corsa in quel momento.
invece forse no, non lo so, non lo saprò mai.
invece forse no, non lo so, non lo saprò mai.
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