domenica 5 agosto 2007

scrittura notturna

la mia spalla è tornata al suo posto.
so che il merito è insieme della fisioterapia, degli esercizi a casa, dell'utilizzo quotidiano dell'arto.
ma questa notte per la prima volta dopo 3 mesi, mi sono riappropriata di uno dei gesti che mi caratterizzano maggiormente: la scrittura a mano.
il mio quaderno preferito, la mia penna prediletta, l'orario perfetto, alla fine di una giornata piena di impegni e di persone e di emozioni.
ieri ho comprato la tenda da esterno per il balcone della mia cucina e la stanza all'improvviso ha cambiato aspetto: ora le porte sono spalancate sul mondo ma io posso guardarlo comodamente attraverso i fili di bambù che penzolano, protettivi.
ho cucinato, ho riso e chiacchierato, ma anche sofferto per quella parte di famiglia che da oggi non è più mia, e per sempre mi sentirò orfana anche senza aver attraversato la morte fisica.
e allora questa notte, con il braccio stanco e affaticato, ho ripreso tra le mani (entrambe) i miei strumenti preferiti e li ho sfruttati ancora una volta per dialogare con me, con quella miss valentine che sta un po' più giù, nascosta, ma presente, che riemerge sempre al bisogno, senza sentirsi offesa mai, nemmeno quando è più trascurata e sembra dimenticata.
per questo mi piace pensare, dopo un'ora di scrittura a mano in cui ho ritrovato la mia calligrafia di una volta, che se la mia spalla destra, la testa del mio omero fratturato in un incidente d'auto, è rientrata perfettamente nella sua sede naturale, il merito sia della mia passione più antica.

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