martedì 21 agosto 2007

apnea

quand'ero bambina e i miei genitori litigavano (spesso), io trattenevo il respiro.
la vita, tutta, per me s'interrompeva fino a quando non tornava il sereno. scorgevo un sorriso, avvertivo nelle loro voci quel suono lievemente diverso che si dà ad una parola per farla sembrare una carezza. e tiravo di nuovo un sospiro di sollievo, mi rilassavo. mi sembrava che solo allora il mondo riprendesse a girare.
cresciuta un po', ho capito che le liti facevano parte del loro rapporto e non temevo più una rottura definitiva. eppure, appena annusavo nell'aria quell'odore acre di guerra fredda, fatta di silenzi e indifferenza forzata, di nuovo tutto, per me, diventava immobile dentro casa. dovevo uscire da lì per accorgermi che il mondo non aveva smesso di girare.
cresciuta ancora un po', sono andata via di casa, ma ancora mi bastava il tono di risposta in una telefonata per capire che c'eravamo un'altra volta.
ho imparato solo con la separazione fisica da loro a non permettere che anche il mio mondo si fermasse di fronte alle loro battaglie.
ma, una cosa è rimasta: ancora oggi, se c'è tensione con la persona che amo, trattengo il respiro e mi sembra che il mondo smetta di girare.

1 commento:

J ha detto...

so cosa vuoi dire ... quando in passato litigavamo, avevo bisogno di allontanarmi fisicamente, di farmi un giro in moto o semplicemente di prendere una boccata d'aria per accorgermi che il mondo continuava a girare, ogni tanto mi capita ancora ... respira pure scimmietta, i problemi sono altri!

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