
lo ricordavo tanti anni prima in una serata qualunque trascorsa con il solito gruppo di amici.
ma lui non ricordava me: avevo i capelli lunghi, non mi truccavo e vestivo in modo decisamente meno femminile.
quella sera si è consumata la nostra prima battaglia: mi sono scontrata con il suo muso duro, quello di chi si difende da qualcosa di forte che gli sta succedendo dentro a causa tua. ma in quel momento non potevo saperlo.
la seconda battaglia è avvenuta qualche giorno dopo.
una cena a casa di amici. il suo tentativo di ignorarmi è fallito quando il tasso alcolico nel sangue ha iniziato a salire e ci siamo sciolti nei bicchieri di rhum che si sono sprecati, insieme a chiacchiere e risate. è stato allora che ha deciso che ero degna di conoscere il suo oggetto più prezioso, il suo gioiellino: un’ hornet 2005, completamente riverniciata, bianco, rosso e blu.
in quel momento ho iniziato a intuire qualcosa: forse che quel suo continuo punzecchiarmi fosse un interesse nemmeno troppo celato per la piccola miss valentine? qualcosa dentro di me ha preferito ignorare l’intuizione. quell’eventualità stonava con i progetti cerebrali di una persona troppo abituata a programmare tutto. e quell’uomo in quel momento non era stato previsto.
il cuore però .. lui sa che cosa è giusto, sempre. e se ne frega dei tuoi progetti, ti conduce alla fine esattamente al centro.
ecco perché la notte di capodanno mi sono trovata al centro di un corridoio di una casa piena di persone e confusione e i miei occhi innanzitutto hanno incrociato i suoi e hanno sorriso disarmati, insieme alle labbra già gonfie e protese dal desiderio di appoggiarsi sulle sue.
1 commento:
mi vengono i brividi a pensare a quei primi passi ... mi venivano i brividi quando incrociavo il tuo sguardo, mi vengono tutt'ora!
ma quanto ti amo? impossibile spiegarlo!
Posta un commento