venerdì 31 agosto 2007
e speriamo ancora una volta nell'oroscopo
cygnus 125
magari tra qualche giorno riuscirò anche a rimettere il mio sedere sulla sua sella per farmi di nuovo scorrazzare ovunque allegramente, come una volta?
giovedì 30 agosto 2007
quando l'apparenza inganna - refresh
non la facevo così intraprendente!
mercoledì 29 agosto 2007
quel sogno
avevo voglia di piangere. avevo bisogno di un’altra ora intera, solo di pianto.
dentro di me mio padre rappresenta il "buono". da quando non c’è più e ho iniziato a realizzare la sua assenza mi sento davvero il cuore sfondato dal dolore. provo un senso di vuoto e di abbandono così forte che sono costretta a pensare ad altro perché temo di non riuscire a reggerlo.
trovo che sia ingiusto. mi rendo conto solo ora di quanto fosse giovane, di quanto tempo avesse ancora da vivere! non c’è alcuna consolazione a quanto è accaduto, proprio nessuna. un male incurabile che ti porta via così sotto gli occhi, sbarrati e volti inebetiti, in quattro giorni scarsi.
e sto male perché non ero lì con loro la sera che è stato dimesso e mia madre l’ha riportato a casa; non ero con lui quando ancora avrei potuto parlargli, guardarlo negli occhi ancora vivi. so che non ero lì perché ho avuto paura, non ho avuto il coraggio di affrontare la morte, di guardarla sul suo volto, ero così terrorizzata che mi leggesse dentro il dolore che provavo, che mi vedesse mentre sapevo che stava per morire. e ripenso sempre a quella ultima frase che mi ha detto al telefono quel sabato:
e ho lasciato sola mia madre, sola per due notti e due giorni. mi sento uno schifo, mi sento così in colpa che sono piena di rabbia e vorrei scaricarla tutta su di lei, ma lei cosa c’entra.
ho fatto la scelta sbagliata quel giorno usando il mio braccio rotto come alibi per la mia fuga vigliacca.
ero appena rientrata dall’ospedale, appena superato la prima notte da sola nel mio letto, nella mia casa. al mattino m’ero lavata e vestita da sola, avevo anche fatto il caffè! mi sentivo così orgogliosa di me, di quello che stavo facendo per reagire a una situazione così insolita. ero di buon umore, ero felice perché J aveva deciso di uscire prima da lavoro, era il suo compleanno, ed era venuto da me, così non sarei stata sola, in quel primo giorno a casa, in quel pomeriggio di pioggia e di freddo.
forse la vita ha voluto darmi un segno, quando lui ha avuto quel momento di lucidità in pronto soccorso e mi ha riconosciuta, mi ha guardata con la sua solita aria stupita e un po’ turbata perchè non capiva cosa stesse accadendo. mi ha fatto questo regalo per farmi sapere che non dovevo sentirmi in colpa per aver avuto paura di affrontare la morte. per essere scappata.
e adesso avrei voglia di prendere un aereo e correre da mia madre e abbracciarla, tenerla stretta e darle tutto l’amore che provo per lei, per sentirla finalmente vicina e mia, per farla sentire meno sola, amata.
martedì 28 agosto 2007
quando l'apparenza inganna
questa minuscola donna è terrificante e subdola.
okay, ti perdono, ana.
notte di luna piena
un vuoto che ti toglie il fiato.
un senso di mancanza irrisolvibile.
impotenza.
voglia di distrazione che non riuscirai mai a soddisfare.
quella sensazione è sempre lì.
all'improvviso ti stritola e non ti molla. qualunque cosa tu faccia per allontanarla.
non avevo mai perso nessuno.
meglio: ho perso tanti affetti nella mia vita, ma so che sono ancora tutti da qualche parte, so che basterebbe percorrere un tratto di strada più o meno breve per ritrovarli, tutti.
lui no.
la strada che conduce a lui sta dentro una dimensione diversa dalla mia.
non è percorribile dal mio corpo.
e continuate a dirmi che è sempre con me, che mi rimarrà dentro in ogni istante della mia vita.
ma oggi non c'è.
oggi c'è solo una voragine che mi risucchia.
sabato 25 agosto 2007
alle 5 del mattino
(e anche qualche scarafaggetto rosso in cucina!)
la casa pulita, la valigia pronta.
fra tre ore si parte, ma io sono ancora sveglia.
"sei un fumetto. sì, sei proprio un fumetto!"
e io vorrei che fossi sempre così, leggero.
di nuovo, Rob?
venerdì 24 agosto 2007
garibaldi
lo ricordavo tanti anni prima in una serata qualunque trascorsa con il solito gruppo di amici.
ma lui non ricordava me: avevo i capelli lunghi, non mi truccavo e vestivo in modo decisamente meno femminile.
quella sera si è consumata la nostra prima battaglia: mi sono scontrata con il suo muso duro, quello di chi si difende da qualcosa di forte che gli sta succedendo dentro a causa tua. ma in quel momento non potevo saperlo.
la seconda battaglia è avvenuta qualche giorno dopo.
una cena a casa di amici. il suo tentativo di ignorarmi è fallito quando il tasso alcolico nel sangue ha iniziato a salire e ci siamo sciolti nei bicchieri di rhum che si sono sprecati, insieme a chiacchiere e risate. è stato allora che ha deciso che ero degna di conoscere il suo oggetto più prezioso, il suo gioiellino: un’ hornet 2005, completamente riverniciata, bianco, rosso e blu.
in quel momento ho iniziato a intuire qualcosa: forse che quel suo continuo punzecchiarmi fosse un interesse nemmeno troppo celato per la piccola miss valentine? qualcosa dentro di me ha preferito ignorare l’intuizione. quell’eventualità stonava con i progetti cerebrali di una persona troppo abituata a programmare tutto. e quell’uomo in quel momento non era stato previsto.
il cuore però .. lui sa che cosa è giusto, sempre. e se ne frega dei tuoi progetti, ti conduce alla fine esattamente al centro.
mercoledì 22 agosto 2007
J & V
naturalmente nulla è definitivo.
se in una condizione eccezionale si scopre di essere dei gran fifoni non significa che non si possa migliorare: vedere così chiaramente il proprio scarso coraggio permette di lavorare per aumentarlo. la stessa cosa vale per le persone che ci stanno attorno.
(un po’ in anticipo, in effetti, il mio compleanno non è certo nel mese di maggio)
ho visto scorrere un pessimo film, ed io non ero solo una comparsa.
accanto a me, in ogni istante, c’è stato un uomo.
ci siamo ancora, anche se qualche volta le speranze hanno vacillato, scosse dal rumore assordante di porte sbattute, urla rabbiose di sentimenti incompresi e ragioni negate.
martedì 21 agosto 2007
apnea
8 maggio
il sudore colava lungo il corpo senza muovere un muscolo.
il bendaggio mi copriva quasi interamente il busto, nudi solo la mano destra e il braccio sinistro.
mezz'ora prima il suo letto era stato spostato nell'ultima stanza del corridoio, vuota, al terzo piano dell'ospedale in cui era ricoverato da due giorni e tre notti .
durante il mio breve ricovero ho percorso, a passo lento, i corridoi dell'ospedale innumerevoli volte. per allentare la tensione, per ritrovare un equilibrio che era stato all'improvviso spazzato via dall'asfalto umido di una strada qualunque.
dopo una settimana percorrevo di nuovo il corridoio di un ospedale.
a passo lento.
avanti e indietro.
per ore.
fino alle 15 in punto.
allora ho smesso di camminare e mi sono seduta fuori dalla sua stanza.
lunedì 20 agosto 2007
coincidenze
.. sì, certo che sono a casa .. ho un braccio rotto, dovrei potrei essere?
e no, non sono da sola, perché?
non avevo ancora capito niente!
invece forse no, non lo so, non lo saprò mai.
venerdì 17 agosto 2007
waiting for september
perchè settembre è rinascita, riavvio, ritorno ai ritmi normali, alle attività tutte, alla vita.
nel mese di settembre sono nata.
quest'anno più di sempre, desidero, ho bisogno che giunga in fretta settembre, che mi sia data di nuovo la possibilità di ricominciare. il 2007 è stato un anno quasi completamente nero, pochi sprazzi di luce hanno illuminato la mia strada. voglio l'opportunità di uscire da questo tunnel di eventi dolorosi e creare con tutte le mie forze un anno fatto di colori, tutti!
giovedì 16 agosto 2007
rob brezsny
e mi conforta con la morale più appropriata.
il mio oroscopo di questa settimana, fresco di pubblicazione.
Vergine (23 agosto - 22 settembre)
Jaeyana Beuraheng, una donna madre di otto figli, un giorno decise di lasciare il suo villaggio nel sud della Thailandia per andare a fare delle spese in Malaysia. Ma purtroppo sbagliò autobus e finì in una città lontana dove tutti parlavano una lingua che non capiva. Quando finì i soldi, cominciò a chiedere l’elemosina nelle strade. Accusata di essere immigrata illegalmente, trovò rifugio in un centro dei servizi sociali. Passarono anni. Un giorno, tre persone del suo villaggio capitarono per caso nel centro, e fu finalmente in grado di comunicare nella sua lingua. Con il loro aiuto riuscì a tornare a casa. La morale di questa storia è: anche se hai sbagliato strada, non importa quanto tempo è passato, ora sei pronto per tornare a casa.
lunedì 13 agosto 2007
venerdì 10 agosto 2007
bicchieri e contenuti
dovrò farne un altro.
giovedì 9 agosto 2007
mercoledì 8 agosto 2007
!
martedì 7 agosto 2007
toccare il cielo con un dito!
ma oggi sono stata grande: sono riuscita a toccare il lettino con entrambe le mani nell'esercizio del bastone.
in cosa consiste l'esercizio del bastone?
dunque: si sta sdraiati a pancia in su (supini? proni? non me lo ricordo! ricordo solo che da bambini in palestra, nell'ora di educazione fisica, si facevano gli esercizi e ogni volta che la maestra indicava la posizione da assumere ci guardavamo perplessi, sperando che qualcuno imbroccasse quella giusta e tutti gli altri a copiare: capre! a 32 anni posso affermare con certezza che copiando non si impara nulla) ... dicevamo: sdraiati a pancia in su, si impugna un bastone leggero con le mani parallele, le braccia stese lungo i fianchi e si tenta di alzare il bastone fino dove si riesce. ovviamente lo scopo è arrivare a stendere le braccia facendo una rotazione di 180 gradi.
la prima volta che ho fatto quest'esercizio non arrivavo nemmeno a 90 gradi!
l'ostacolo principale era la forza muscolare del mio braccio fratturato: più o meno pari a zero.
ma da quando ho iniziato a rinforzare il muscolo le cose sono cambiate, fino ad oggi, quando sono arrivata a toccare il lettino. 180 gradi percorsi con una certa naturalezza, grazie anche ad un macchinario (il TECAR) applicato per scaldare tutta la muscolatura, che mi ha permesso un'ampiezza di movimento maggiore, una sofferenza minore, di toccare infine ... il cielo con un dito! scusate, il lettino con le mani.
davvero! è stato come raggiungere la meta più ambita, anche solo per pochi istanti, un modo concreto per toccare con mano i progressi fatti in queste settimane di fisioterapia ed esercizi a casa.
quanto sono felice?
da morire!
domenica 5 agosto 2007
scrittura notturna
venerdì 3 agosto 2007
l'oroscopo della settimana
Perché combattere per dei diritti che hai già, Vergine? Perché sacrificarti per delle persone che non apprezzano a pieno i tuoi doni? E perché stai pensando di dividere quando dovresti moltiplicare? Una qualsiasi di queste azioni sarebbe un crimine contro te stesso. Perciò, stammi a sentire: devi resistere ancora un po’. Se nei prossimi giorni riuscirai a evitare di accumulare un grosso debito karmico e a non danneggiare te stesso nel maldestro tentativo di aggiustare situazioni che non possono essere aggiustate, sarai libero. Presto tutti i mostri, i demoni e i malvagi metteranno in valigia i loro inutili strumenti di tortura e torneranno negli inferi dai cui sono venuti.