venerdì 25 febbraio 2011

Scelte

Leggerezza, figlia di una libertà interiore che ti fa camminare per la strada con la testa alta e il sorriso sulle labbra, assaporando di nuovo tutto quello che accade, tutti quelli che incontri.
Guardi quel bicchiere e riesci di nuovo a vederlo mezzo pieno, senza pensare che sia una magra consolazione, perché sai che hai lottato, che non ti sei rassegnata.
Ma hai scelto.
Non c’è nessuna vocina dentro di te a mettere in discussione la tua decisione, c’è un silenzio di pace e calma, nessuna forma d’ansia o paura, tristezza o delusione: c’è solo, ed è tanto, una profonda sintonia tra quello che hai dentro e quello che sei fuori.

giovedì 24 febbraio 2011

Sensi e profumi


Non sono entusiasta del cambiamento climatico che sta sconquassando ogni angolo del pianeta. Anzi, vorrei combatterlo, protestare, resistere. Tuttavia, bisogna ammettere che produrrà almeno un effetto positivo: il mondo diventerà più profumato. Secondo gli scienziati, con l’aumento del livello di anidride carbonica nell’aria, le piante rilasceranno una maggiore quantità di quelle sostanze chimiche aromatiche chiamate “composti organici biogeni volatili”. Questa situazione non ha una corrispondenza metaforica precisa con il tuo futuro imminente, Vergine, ma intravedo alcune somiglianze. Dal punto di vista emotivo le cose si stanno riscaldando anche per te, e questo sarà stimolante, e piacevole, per i tuoi sensi.

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domenica 20 febbraio 2011

MK

INFINITA' è il pezzo che mi accoglie appena sono lassù …
“La cosa più speciale che mi potessi offrire è un lampo di infinità che non mi fa dormire e non mi fa vegliare ora e per sempre ora”
E sembra tutta rivolta a me.

Mi scalda dentro e mi scuote, sono reduce dalle 12 ore più assurde mai vissute: il sogno più desiderato prima si avvera e poi si trasforma in incubo. E mentre lo spettacolo continua, inizio a cantare e ballare, mi scrollo di dosso tutto il malumore, espello tossine emozionali che mi soffocano il cuore.

Eccoli intonare MUSA ...
“E' una questione di qualità la tua presenza rassicurante e ipnotica mi affascina e gioca col mio senno e ne lascia ben poche briciole … perchè tu sai come farmi uscire da me dalla gabbia dorata della mia lucidità e non voglio sapere quando come e perchè questa meraviglia alla sua fine arriverà”

Non ho bisogno di pensare, so e sento ogni singola volta in cui queste parole mi hanno spaccato dentro e poi consolato, accarezzato .. e mi arrendo all'evidenza dei sentimenti che ho provato, alla follia che ha fatto saltare ogni equilibrio della ragione e che ho vissuto fino in fondo, incurante della fine, che immancabile e dolorosa sarebbe arrivata.

Una serie di pezzi dell'ultimo album che non ho ascoltato abbastanza, diventano il pretesto per ballare e basta spegnere il cervello e agitare testa, braccia e gambe, lasciando che il suono distorto della chitarra elettrica mi attraversi, ruvido, e sciolga le ultime resistenze perchè so che a un certo punto arriverà lei ... la canzone perfetta ... quella che da 15 anni mi strappa l'anima, me la rivolta e ci gioca come fosse un maglione vecchio e consunto, per restituirmela più stropicciata di prima, ma anche più vera.

E quando arriva lo sai: la prima nota è lunga, ferma e decisa.

Ammutolisce il pubblico.

Improvvisa, dopo tutto quel fragore di strumenti rabbiosi, ci riporta tutti dentro ad ognuno di noi, come se d'un tratto la musica non fosse più fuori dai nostri corpi ma dentro, proprio al centro del nostro IO, nell'abisso più profondo e buio ...




“Pelle! E' la tua proprio quella che mi manca in certi momenti e in questo momento è la tua pelle ciò che sento nuotando nell'aria”

Un sussurro sommesso e disperato come la prima volta ... “dolente, tremante, ardente” ... in quel tendone da “Festa della birra” di un paese disperso tra le montagne piemontesi, io vent'anni e un cuore grondante sangue d'amore perduto. Tutto lo strazio della mancanza in una metafora ... “e non mi basta nuotare nell'aria per immaginarti se tu sapessi che pena” ... che esplode ancora e ancora nel grido liberatorio finale ...

“E non è facile dovresti credermi sentirti qui con me perchè tu non ci sei | mi piacerebbe sai sentirti piangere anche una lacrima per pochi attimi mi piacerebbe sai”

Tutta la sala adesso è un concentrato di liberazione e rabbia, un urlo che all'unisono si mescola alla musica che ora è assordante e squassante e tutta aperta, sovrasta ogni pensiero, tutta piena di tutti noi che ci abbiamo riversato dentro ancora una volta tutto il nostro dolore e siamo immobili, non c'è niente da ballare su questa musica, ma solo lasciarsi attraversare e ripulire, godere del dolore/piacere che ci rende umani e imperfetti, vivi.

Sembra che sia tutto finito.
Invece no.
C'è sempre bisogno di una pausa dopo una canzone così, è di quelle che ti succhiano tutte le energie e ti sfiancano come se avessi scalato la vetta della montagna più alta del mondo.

Quando tornano sul palco ripartono con qualcosa di più “leggero”, l'immancabile “Lieve svenire per sempre persi dentro di noi | Meglio del perdersi in fondo all'immobile | Meglio del sentirsi forti nel labile” … e l'atmosfera si scalda nuovamente. Ma siamo agli ultimi colpi.
E stasera lo spettacolo, ironia della sorte, si chiude così:



Il concerto è finito.
Scendo dalla scala del mixer, ringrazio i ragazzi che mi hanno fatto compagnia: sebbene sconosciuti, non mi sono sentita sola.

Fuori incrocio i vecchi amici che da anni incontro sempre al concerto dei Marlene, scambio le battute di rito di chi si rivede una volta ogni due tre anni, mostro la foto della mia Milady Street Triple, anche loro sono motociclisti, ci ripromettiamo che prima o poi faremo un giro insieme, magari non succederà mai ma è bello dirselo tra un sorso di birra e una sigaretta, alla fine di una bella serata.

Mentre torno a casa penso che sono stata fortunata e me lo ripeto nella mente come un mantra, che nonostante tutto sono una persona fortunata e non so se lo sento perchè ho visto gratis il concerto dei Marlene Kuntz dalla posizione migliore che c'era … o per chissà cos'altro

Ma è una sensazione che mi avvolge tutta e mi trascina fuori dal locale.
E dalla follia degli ultimi giorni che ho vissuto.
E tanto basta.

venerdì 18 febbraio 2011

Luna piena


Vergine e Incantatrice contengono luce e buio come la Madre e la Strega.
Il seme della luce nel buio e il seme del buio nella luce,
yin & yang,
che gradualmente si trasformano l'una nell'altro.

Viva la complessità ...

“Non sono confuso”, diceva il poeta Robert Frost. “Sono solo ben miscelato”. Mi piacerebbe che questo fosse il tuo motto nelle prossime settimane. Stai entrando in una fase del tuo ciclo astrale in cui dovresti essere particolarmente curioso di mescolare vecchi ingredienti in nuove combinazioni. Anzi, arriverei a dire che se cercherai di diventare l’incarnazione della massima diversità, il cosmo risponderà con entusiasmo. Celebra la complessità, Vergine!
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giovedì 17 febbraio 2011

Invece no

Due mesi di silenzio
e a tratti profonda sofferenza
che svanivano in un istante
nel trillo di un citofono
in un martedì sera qualunque.

martedì 15 febbraio 2011

Il saggio disse

Degli adulti e' l'innocenza
dei bambini l'ingenuità.

Inviato da iPhone

domenica 13 febbraio 2011

sabato 12 febbraio 2011

Il mio cuore

E rimango aggrappata a speranze che svaniscono ad ogni respiro,
testarda romantica e appassionata.


Ne dubito

E per la seconda volta vengo racchiusa in un banale punto e ferita perchè mi sono aperta. Sarebbe meglio fingere, sarebbe tutto più semplice. Ma io non possiedo quest'arte.

Mi sono nutrita di speranze, ho sognato d'essere incappata in qualcosa di complicato ma anche per questo forte e vero: speciale. Mi sono allontanata da tutto e tutti con l'illusione di preservare una nicchia che stava al di sopra e al di là, un piccolo nido così mio, così nostro.

Ma avrei dovuto saperlo che non ci sarebbe stato alcun riguardo, che nessuno si sarebbe preso il disturbo di dire con chiarezza "Non ci riesco, mi dispiace", invece di lasciarmi intendere tutto e il contrario di tutto, a seconda dell'umore del momento. Perchè questo significa voler bene a una persona: non farle del male gratuitamente, quando già sta soffrendo inevitabilmente.

Ma non sono stata nemmeno ascoltata.

venerdì 11 febbraio 2011

Vorrei

Vorrei tornare a vivere come facevo una volta come ho fatto sempre perchè la vita è sempre stata generosa ed io ho preso senza sconti nè riserve ma ho anche tanto sprecato ed ora io non sento più niente non voglio più niente non mi emoziona più niente non amo più niente e non mi era mai successo e non so cosa significa e non capisco cosa succede e non so più come fare a vivere mi sono persa e non m'importa più di niente nè di nessuno nemmeno di me e nella mia solitudine sto così bene che mi spaventa mi spaventa non avere più voglia di nulla e non so come mi immaginavo forse non lo facevo non immaginavo il futuro non avevo un obiettivo solo vivevo ma forse senza meta nulla ha senso e non ho più voglia di leggere parole ipocrite nè di lasciarmi ingannare basta non c'è bisogno di prendermi in giro abbiate almeno questo pudore perchè forse potrebbe venirmi sete di vendetta potrei fregarmene del buon senso e dell'affetto e potrei distruggere le vostre vite come voi avete calpestato la mia senza troppi riguardi con il sorriso sulle labbra e la battuta sempre pronta di chi pensa di non avere colpe con la leggerezza di chi non ha capito nulla di me di chi pensava di poter prendere tutto senza dare niente di chi pensava che fossi abbastanza forte da lasciarmi usare senza fiatare chè il mio orgoglio avrebbe compensato tutta l'amarezza che ho masticato nemmeno una parola come se io fossi trasparente sono stanca di tenere tutto dentro vorrei esplodere e nel contempo morire.

giovedì 10 febbraio 2011

Turin Blues

Sfila il trenino d'arancio, sferragliando su antiche rotaie.
Si dondola, sui sedili di legno.
Le porte a soffietto accolgono pezzi di freddo e umanità.
Un pensiero si accende,
mi distoglie dalle pagine sorrette da mani gelate.
Volgo fuori lo sguardo e scorgo
la collina rischiarata dall'alba,
alla fine del lungo viale alberato:

la geometrica coerenza di questa città mitiga le mie pindariche fantasie.

Inviato da iPhone

mercoledì 9 febbraio 2011

Il paese delle meraviglie

«Che le linee principali della vita di una persona siano fissate tanto presto e' una cosa tristissima. E' come essere rinchiusi in una solida cella, vivere in un mondo circondato da un muro, avanzando verso la propria distruzione»
Murakami Haruki

La scintilla

for a moment
the spark
is itself

http://www.terebess.hu/english/usa/roseliep.html

Haiku 4 Valentine Daze

Happy Valentine Daze, Virgo! What's the best way for you to celebrate the season of love? In accordance with the astrological omens, here's a good suggestion: Write haiku-like poems on scraps of red paper and leave them around for a special someone to find. You can borrow the following samples, adopted from the work of Raymond Roseliep. 1. "mist on my mouth -- air you touched." 2. "I tried to bring you that one cloud in this cup of water." 3. "black raspberries -- your name breaking in the soft burst." 4. "love song: I enter your mirror."

http://www.freewillastrology.com/horoscopes

martedì 8 febbraio 2011

8 febbraio 2011

Un altro compleanno che non festeggeremo.

lunedì 7 febbraio 2011

Londra brucia



.. Strade che ho perso dentro ai tuoi occhi neri di fango stanchi di tutto e fatti di niente ora le cerco in ogni parola detta per sbaglio da chi non sa bene come passare ad altra sorte io vivo disperso nei sotterranei di questi tuoi giorni non resta più niente dei tuoi rimpianti solo il ricordo di alcuni istanti stretti a dovere intorno alla pancia come una cinghia per non dimenticare il tempo che fugge verso i tuoi giorni che sono niente ora che anch’io non ho direzione e vago nel buio non ho destinazione e dammelo tu un nuovo indirizzo dove trovarmi appeso a uno specchio ad ogni ritorno un nuovo ritratto ad ogni ritorno appeso a uno specchio ad ogni ritorno un nuovo ritratto ad ogni ritorno appeso a uno specchio ad ogni ritorno un nuovo ritratto ad ogni ritorno appeso a uno specchio ad ogni ritorno un nuovo ritratto ad ogni ritorno ..

venerdì 4 febbraio 2011

Crepa_X



"Nel suo brano Anthem, Leonard Cohen canta: “C’è una crepa in ogni cosa / è da lì che entra la luce”. Da quanto mi risulta, Vergine, la prossima settimana sarà uno dei momenti migliori per accogliere con gioia la luce che passa attraverso le fessure. Anzi, ti consiglio di allargare un po’ le crepe, e magari anche di aprirne di nuove, in modo che la luce risanatrice possa scendere su di te in abbondanza".

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mercoledì 2 febbraio 2011

Asincrona

E' quando sbaglio che mi sento viva.
Quando agisco senza limiti,
oltre la misura,
al di là dell'ordinario.

E' questa la mia natura.

Ed io ho di nuovo voglia di sbagliare,
adesso.

Mi hanno detto che il mio demone è il più feroce di tutti,
per questo è solo.
Ma non sta alle mie spalle, come per gli altri:
sono io.

Ho voglia di ballare.
Mi commuovo più spesso di quanto mi sia mai accaduto.