venerdì 30 novembre 2007

Magra consolazione ..

vergine (23 agosto - 22 settembre)

Premetto, innanzitutto, che non dovrai affrontare situazioni difficili nei prossimi giorni. Assolutamente no. Inoltre, non sto dicendo che dovrai soffrire più del solito. E terzo non ti succederanno cose molto peggiori di quelle che capitano alla gente normale in tempi normali. Detto questo, però, ti consiglio di esplorare con decisione la tua sofferenza. Intavola lunghe conversazioni con i tuoi timori più oscuri. Analizza coraggiosamente gli aspetti della tua vita che ti rendono triste. Perché è il momento ideale per cercare un tesoro nascosto nell'ombra. E migliorare la tua salute mentale eliminando tutto quello che è malsano. Ricorda le sagge parole di Carl Jung: "Il fondamento della malattia mentale è l'indisponibilità a sopportare una legittima sofferenza".

mercoledì 21 novembre 2007

Mercoledì, nel mio ufficio vuoto

ritrovo per caso la mail di irene, “madri”.
la ricordo quasi a memoria, come una nenia per addormentare la propria bambina.

mi mancano le chiacchiere con lei, dialoghi che solo oggi comprendo, oggi che ho fatto quel pezzo di strada con le mie gambe, che allora capivo solo con la testa, ma non con il cuore.
diceva: “voglio vivere con una testa da adulta e un cuore da bambina”, e a volte mi sono sorpresa a provare lo stesso desiderio.
quando mi scriveva che "quelle come noi, non temere, hanno un relais che scatta in automatico e ci fa trovare la strada giusta", oggi so che cosa significa perchè dentro di me è scattato, spesso. anche quando non ho voluto badargli, lui comunque ha continuato a squillare fino a diventare un suono assordante che non potevo più ignorare.

il confronto con menti elevate e cuori che hanno vissuto.

quel sabato in cui ci siamo riviste per caso e ci siamo scambiate un abbraccio e i nuovi numeri di telefono, che non abbiamo mai composto, ho capito che non avremmo più trascorso una serata insieme a parlare fino alle tre del mattino.

lei era l’unica donna con cui tiravo tardi la sera; l’unica da cui mi lasciavo trasportare in altri mondi: volteggiavamo insieme, lei mi teneva per mano e io mi sentivo al sicuro.

fino al giorno in cui ho smesso di comprendere e mi sono persa.

Per lei (estate 2002)


Sei la mia figlia mancata.

Se non avessi mancato un figlio lo avrei voluto femmina.

Non avrei voluto essere sua amica, avrei voluto proprio essere sua madre.
Per madre intendo una presenza intellettuale, affettiva, con molta fisicità da esprimere liberamente. Non avrei voluto assillarla troppo con la mia presenza, avrei voluto accettarne lo scontro generazionale ed anche essere cresciuta da lei quando la sua mente fosse stata in grado di farlo.

Tu, smuovi in me tutto questo ed altro ancora.
Ho bisogno, a mano a mano che mi accorgo, di metabolizzare i sentimenti, di digerirli, di viverli con leggerezza.

Proprio per questo mio stato nascente nei tuoi confronti, mi preoccupo di non fare tutti i guasti che potrebbe fare una madre. Mi emoziona la tua presenza, ti guardo dimagrire e diventare bella. Potrei dirti per filo e per segno quello che avevi addosso ieri sera, reggiseno compreso, colori e righe dei tuoi pantaloni e della tua borsa. Ti guardo con circospezione, senza essere vista, ti guardo il viso truccato come una porcellana fine, quei tuoi capelli che ho accarezzato in macchina per tutto il tratto di strada.

Come una madre mi preoccupo che la mia piccola non rinunci alla vita, nemmeno ad un piccolo pezzetto, che non viva drammaticamente le sue contraddizioni, che prenda tutto come dei regali e ne goda con leggerezza.

Come una madre voglio bene alla mia bambina qualsiasi cosa decida di fare della sua vita.

Con amore
Irene

A mezzogiorno di una domenica invernale

la voce calda di nora jones,
la sua musica avvolgente che ti accarezza la faccia e ti abbraccia da dietro come fa un uomo innamorato quando vuole proteggerti.

ho bevuto troppo e fumato una canna.
poco cibo: pepite di pollo surgelate in irish pub e quattro crostatine al cioccolato pucciate nel latte freddo alle 3 del mattino.

accendo una sigaretta via l’altra con uno zippo tamarro tutto argento con la moto di vale stampata sopra e un grosso 46 a distinguere il cupolino.
mi tremano le mani come agli alcolisti e mi sembra che sia passato un secolo tanto sono sbiaditi i ricordi della serata.

la telefonata mi ha portato altrove, e io avevo bisogno di lasciarmi scivolare via.
le chiacchiere con un sorriso triste sulla famiglia e gli entusiasmanti racconti di gare in moto e le scorribande in scooter.
una birra via l’altra, la più pesante, la doppio malto.
Tennent’s Super d.m. una media e due piccole.
tamponare, ma le pepite di pollo non bastano e non si sente lo stimolo della fame, ma la pancia gonfia che batte contro la cintura dei jeans troppo stretti.

saltare la maratona di scrittura perché la senti anni luce lontana da te.
solo voglia di restare nel nido.

magari affacciarsi qualche momento e restare lì,
a scrutare il mondo come un pulcino che non è ancora pronto a volare,
o un'aquila saggia che sa quando fermarsi.

giovedì 15 novembre 2007

ci proverò

Set aside five minutes each morning and five minutes before bed.
Whisper "Shut up, all the rest of you!"
and then listen reverently to the still, small voice.
rob brezsny

domenica 4 novembre 2007

se lo dici tu ..

I proprietari di una ditta di autoricambi del South Carolina hanno mandato al Pentagono un conto di 998.798 dollari per aver spedito due rondelle da 19 centesimi a una base militare in Texas. La prossima settimana usa questo esempio per ricordarti di non pagare troppo neanche la cosa più importante. E per "pagare" non intendo solo sborsare soldi, ma anche gettare via la tua energia emotiva, dedicare attenzione o offrire aiuto. Fa in modo di ottenere il giusto in cambio del tuo contributo.