sabato 24 dicembre 2011

Comunque

Pà,
la vigilia di natale senza di te
è sempre un bello schifo.

Ostriche e Vermentino di Sardegna.

"Ho sempre me"

Siccome sto imparando a guardare il bicchiere mezzo pieno e possibilmente a riempirlo ogni volta che inizia a svuotarsi, senza attendere che sia completamente vuoto e che l'ultima goccia sia diventata un circoletto incrostato sul fondo, difficile, a distanza di tempo e senza essere inumidito, cancellarlo del tutto ... ho deciso di farmi un applauso.
Per aver estirpato i rami secchi che deturpavano il paesaggio e ne svilivano la bellezza;
per aver scelto di amare il bello che c'è, affrancandomi dal fascino per la distruzione;
per aver ricominciato a lavorare con impegno e costanza, dedicando il meglio di me, senza lesinare gentilezza e sorrisi;
per aver cercato a fondo e ritrovato infine, la leggerezza tipica del mio passo;
per aver vinto le dipendenze che mi hanno resa schiava;
per il coraggio che mi ha riavvicinata a mia madre, perchè non voglio avere rimpianti con lei, come ho la fortuna di non averne con mio padre;
perchè sto camminando sulla mia strada, invece di inseguire invano quella di altri;
perchè vivo la mia vita con tutti i suoi limiti che però sono i miei, e non quelli di altri;
per aver perso 7 kg e aver fatto crescere i capelli, perchè ora di nuovo, quando tutto sembra storto, mi guardo allo specchio e mentre mi parlo e mi scrollo, mi nutro di nuovo del mio corpo;
per essermi parlata allo specchio nei momenti peggiori e aver guardato ciò che c'era in fondo ai miei occhi;
per la luce che ho liberato ed emano ancora, dopo tante tenebre asfissianti;
perchè una sera all'improvviso ho ricominciato a scrivere (a vivere?) e mi sono ritrovata, ispirata e piena, senza aiuti alcolici;
perchè ho deciso che la fine di questo anno doveva essere migliore, per una volta in tre anni, di quelle precedenti;
perchè la scala su cui sono sospesa è stata scalata d'un botto ma senza bruciare nessuna tappa, le ho sfidate e le ho vinte;
perchè ho iniziato da sola, ma pian piano ho fatto spazio a quelli che amo per fare un pezzo di strada con me;
perchè anche se sono solo uno strumento e non è nella mia natura e nel mio destino giocare il ruolo di protagonista, nella parte vera della mia vita io lo sono pienamente;
perchè anche se ci sono stati e ci saranno, dolori e perdite,
io avrò sempre me.

venerdì 23 dicembre 2011

MissU

La cosa che mi manca di più è passeggiare con te,
a braccetto,
parlando.
Ed è la cosa che sapevo mi sarebbe mancata di più,
una volta conosciuti,
prima ancora di conoscerti.

mercoledì 21 dicembre 2011

Chemelodiciaffare

Il torace di Matisse,
le braccia di poesie di Neruda,
le gambe di spartiti di Mozart.

Circondarsi dei più alti influssi,
associare se stessi ai simboli più suggestivi,
identificarsi con la più nobile creatività.

Rob Brezsny

sabato 17 dicembre 2011

36 e spicci

Sono diventata la donna che desideravo
e questi anni oggi,
li dichiaro fiera
e non li temo più.

Trish

Siamo così razionali che, a prescindere e in automatico, non ci concediamo il lusso di sognare, di permettere a certi desideri di emergere con tutto il loro potere, perchè sappiamo che sarebbero dirompenti e temiamo di non saperli affrontare, sopportare lo strazio di non poterli realizzare. Questa è la verità.

Sappiamo che le nostre emozioni non sono semplici nè banali, hanno una forza sopra la media, distruggerebbero l'anima di tanti, ma non la nostra, che è morbida ma resistente, sa ampliarsi e godere. Sa anche morire, perchè sa rinascere.

Pecchiamo di fiducia in noi stessi e siamo contagiati da un cinismo latente che ci circonda, ma non ci appartiene. E non ci nutre, anzi ci fagocita. Mediamo tra la mente e il cuore, certi che sia la scelta migliore.

Invece la via della saggezza è un'altra, noi la conosciamo, qualche volta ci siamo affacciati, abbiamo visto e sentito che siamo capaci. Capaci di camminarci su, con il nostro passo aspro e leggero, cazzuto ma femminile, risoluto.
Ma è lo stesso così spaventoso avventurarci, soli, su quel cammino, quello che ha un cuore dentro, ma "l'unica sfida che valga è attraversarlo in tutta la sua lunghezza, guardando, guardando, senza fiato".

Ebbene il vento si è alzato e lo scudo del guerriero era ancora lì, a terra, calpestato e inutilizzabile. Il guerriero non aspettava altro che quella brezza leggera, ma decisa, si alzasse e portasse via il suo scudo, per lasciarsi avvolgere in una carezza vitale.

La vitalità caotica del sabato in città mi tiene ancorata alla realtà quando la mia anima sfarfalla oltre.

Cotta&Fumata

Della minchiosaggine della miss e della cazzimma del Picchio
Ricetta del giorno.

Amici di Cotta&Fumata, si avvicina il Natale e per farlo oggi parliamo di una ricetta proveniente da lontane tradizioni del paese della Minchiuria.
La preparazione è semplicissima:
prendete un Kg di minchiosaggine ben stagionata e impastatelo con una dose e mezzo di testa a forma di minchia tagliata fina, il tutto con umori di femmina di cammello q.b.; non appena avrete ottenuto un impasto ben omogeneo e liquido simile alla merda, per intenderci, mettetelo nell'apposita formina di minchia morta e infornate per 2 minuti al massimo. Poi, scegliete un argomento a piacere e sfottete il piatto per un po'.
E' semplicissimo, sarà da solo a spiegarvi come, e il divertimento è assicurato!

Sempre per gentile concessione.

The Horse Theory

Dell'inconfutabile potere della metafora
Se mi lasci per strada in una città che non conosco
e quando torni a casa mi trovi già davanti alla tua porta,
è pariri n'cavaddu.
Ma se mi lasci per strada
e tornata a casa non puoi entrare
perchè io sono già arrivato
e ho cambiato la serratura di casa tua,
è siri n'cavaddu.

Andare da una zietta anziana,
portarla a vedere la squadra che odia,
mettersi al suo pari annullando ogni distanza anagrafica
e vivere un'esperienza da sogno
è pariri n'cavaddu.
Fare tutto quello di cui sopra,
andare a dormire e avere premura di svegliarsi
perchè la realtà è meglio del sogno,
è siri n'cavaddu.

All rights reserved Woodpecker's Crew

venerdì 16 dicembre 2011

Indefinita

Era tutto più facile
quando sembrava difficile
è tutto così maledettamente complicato
adesso che è semplice.

E' questo il percorso più tortuoso
quello in cui ti guardi dentro
con onestà:
la strada che calpesti
per arrivare fino al centro di te.

L'equilibrio che non ti farà ondeggiare al vento
non ti lascerà dubitare
ti manterrà eretto
nel bene e nel male.

La ricerca più stimolante
dai frutti più sodi e carnosi
... a volte può funzionare.

Ready to Rumble On

Nell’agosto del 2010, su un’autostrada cinese gli automobilisti sono rimasti bloccati per undici giorni. A un certo punto la fila era lunga un centinaio di chilometri e avanzava di un chilometro e mezzo al giorno. In confronto, il tuo ingorgo attuale è abbastanza sopportabile. È vero che ultimamente hai proceduto alla velocità dei ghiacci polari, ma almeno hai avuto un letto dove dormire e un bagno tutto tuo. Inoltre prevedo che il tuo imbottigliamento personale si dissolverà nel giro di pochi giorni. Preparati a rombare via.
http://www.internazionale.it/oroscopo

giovedì 15 dicembre 2011

¿Quién muere?

Muere lentamentequien se transforma en esclavo del hábito, repitiendo todos los días los mismos trayectos,
quien no cambia de marca, no arriesga vestir un color nuevo y no le habla a quien no conoce.
Muere lentamente
quien evita una pasión, quien prefiere el negro sobre blanco y los puntos sobre las "íes" a un remolino de emociones, justamente las que rescatan el brillo de los ojos, sonrisas de los bostezos,
corazones a los tropiezos y sentimientos.
Muere lentamente
quien no voltea la mesa, cuando está infeliz en el trabajo,
quien no arriesga lo cierto por lo incierto para ir detrás de un sueño,
quien no se permite por lo menos una vez en la vida, huir de los consejos sensatos.
Muere lentamente quien no viaja,
quien no lee, quien no oye música,
quien no encuentra gracia en sí mismo.
Muere lentamente
quien destruye su amor propio, quien no se deja ayudar.
Muere lentamente,
quien pasa los días quejándose de su mala suerte o de la lluvia incesante.
Muere lentamente,
quien abandona un proyecto antes de iniciarlo, no preguntando de un asunto que desconoce o no respondiendo cuando le indagan sobre algo que sabe.
Evitemos la muerte en suaves cuotas, recordando siempre que estar vivo
exige un esfuerzo mucho mayor que el simple hecho de respirar.
Solamente la ardiente paciencia hará que conquistemos una espléndida felicidad.

PABLO NERUDA

... ogni tanto mi fa bene ricordarlo.

martedì 13 dicembre 2011

Viaggio

Para mi solo recorrer los caminos que tienen
corazon, cualquier camino che tenga corazon.
Poi ahi yo recorro, y la unica prueba que
vale es atravesar todo su largo. y por ahi
yo recorro mirando, mirando, sin aliento.


- Don Juan
A scuola dallo Stregone

domenica 11 dicembre 2011

Vicendevoli contaminazioni



Non so perchè immagino
Tu si, lo sai e immagino
Solo, solo sarò
Con lei, solo sarò
Lo so perchè immagino
Noi due in un mai, immagino
Come, come farò se è vero?
Io che non ho che lei
su di me
e so che non passerà
Forse lei spazio non ha,
nella realtà
Non so perchè immagino

sabato 10 dicembre 2011

La prossima volta parto io.

No, perchè se ne vanno e lasciano qui tante piccole gocce di impercettibile magia, minuscoli frammenti della loro speciale energia, ne sento la vibrazione qua e là e d'un tratto pungenti e rapide scosse nell'anima mi sparano lì e non solo con la mente, mi risvegliano a ricordi che ho già chiuso in un anfratto emotivo, nell'angolino del "non provato" che ci salva dalle illusioni, dal lasciarsi andare ad un momento di sconforto, ad un silenzioso intenso pianto, liberatorio.

PS: dimenticavo! Non ci sarà una prossima volta ...

giovedì 8 dicembre 2011

Open Your Mind

In un brano intitolato Nan you’re a window shopper, Lili Allen canta: “Il fondo sembra molto meglio della cima”. Lo dice con ironia, perché la persona che sta descrivendo è nevrotica e insicura. Ma se uso questa citazione come tema per il tuo oroscopo, Vergine, lo faccio in tutta sincerità. Quello che immaginavi fosse molto appetibile potrebbe rivelarsi mediocre, illusorio o indesiderabile. Qualcosa che consideravi senza valore e indegno della tua attenzione potrebbe invece dimostrarsi interessante. Se apri sul serio la tua mente a tutte le possibilità, quel qualcosa potrebbe diventare molto utile.
http://www.internazionale.it/oroscopo/

mercoledì 7 dicembre 2011

Il Picchio

I segni del sonno sotto gli occhi, nel freddo di un autunno nuovo.
Lo sguardo sempre attento ai dettagli e all’insieme.
Il sorriso caustico solo accennato.
Le parole storpiate da un dialetto caldo.
Lo spazio invaso con la naturalezza della pelle.
Il volto spigoloso come le cose dette e i gesti compiuti
di giorno.
La fusione e la morbidezza nella notte.
Il calore delle gambe allacciate nel letto.
La pianta del piede a misurare quella dell’altro.
Una mano sulla pancia mi cinge ad ogni risveglio.

La percezione di noi stessi dentro i discorsi dell’altro
il mio braccio infilato nel tuo
in un movimento ritmico di passi lenti.
“Una tosse felice” la mia risata
“un cricetino” il mio profilo
“il muso da scimmietta” la mia contrarietà.
Inodore e insapore l’esteriorità che ti porti addosso
quanto piene e dense le tue interiora.

Le scale mobili scorrono verso l’alto ma quando mi volto ti vedo flesso
stai scattando l’ultima fotografia
mi si smuove qualcosa dentro
e penso “Merda!”.

Mi concentro per rievocare l’odore lieve di te in uno sforzo più grande di sempre
come se fosse difficile raggiungerti, più di chiunque altro.
Infine ci riesco e insieme sento compimento e fatica
quella di chi non ha mai raggiunto me.
E per la prima volta so cos’è.

Assapori la vita e quella ti guarda sorridendo e lo specchio ti rimanda la luce che emani e strammi di fronte al tuo volto, i tuoi occhi, il ricciolo che ricade sinuoso sulla fronte bassa e poi ... non funziona.

lunedì 5 dicembre 2011

Sweet Ashtray

Legame di sostanza, senza fronzoli.

giovedì 1 dicembre 2011

Aperta

“Molti vanno in posti lontani per osservare, affascinati, le persone che a casa loro ignorano”, ha scritto il filosofo Dagobert D. Runes. Il tuo compito sarà confutare questa affermazione. In altre parole, ti sto invitando ad andare nei posti che frequenti di solito e a osservarli come se li vedessi per la prima volta. Parti dal presupposto che le persone e i luoghi che ti sono familiari possono sempre farti doni stimolanti e insegnarti qualcosa. Ma ricordati che non possono farlo fino in fondo se tu non te lo aspetti da loro.

Compiti per tutti.

...Immagina come sarebbe la tua vita
se riuscissi a sconfiggere la tua
più grande paura ...

martedì 29 novembre 2011

Giorni di Fiera

Faticosi, ma al contempo stare immersa nella gente mi ha nutrita.
Gli sguardi intensi che ho ricevuto,
le parole d'apprezzamento,
la sensazione di stare bene tra tanti,
ritagliando sempre il mio spazio,
senza concessioni.
C'è chi mi ha detto che dovrei curare le pubbliche relazioni perchè sono predisposta.
O solo che così bella non mi aveva visto mai.
Ho trottato e macinato chilometri ogni giorno,
calpestando la terra con il mio passo leggero ma sicuro,
ho parlato e riso e ascoltato.
E' stata un'esperienza migliore del previsto,
che mi ha confermato una sicurezza interiore riconquistata con una cura attenta,
mai parca di ottimismo.
Ho dato il meglio di me senza sforzi,
spontanea come riesco ad essere solo quando sono serena e senza paura.

giovedì 24 novembre 2011

Il senso del sogno



La Cantantessa nel sogno rappresenta la parte di me più profonda e vera, quella coraggiosa e dura, ma anche dolce e comprensiva, che guarda quella che sta più in superficie e l'approva con tutta se stessa, così fortemente da non poter fare a meno di dimostrarlo con gesti plateali.

Prima fisici: l'attrazione dello sguardo intenso che mi riconosce in mezzo alla folla, il sorriso, aperto e sincero, che non s'incrina nemmeno per un istante, la discesa fisica fino a me, dal palco lei mi viene incontro, senza attendere che lo faccia io, percorre lei tutta la strada che c'è da fare per arrivare fino a me.
Infine l'abbraccio, avvolgente e caloroso, da "famiglia" a volermi infondere una sicurezza piena che non ho, visto che sorrido ma al contempo la osservo con incredulità.
Perchè è il corpo lo scrigno della vera essenza, di ciò che sentiamo veramente, senza filtri, il corpo non mente mai, non è fallibile o interpretabile come lo sono le parole.

E attraverso le parole: "Non ho resistito alla bellezza di questo sguardo e di questo volto", appena avverte che la mia mente si sta facendo mille domande fuori luogo, perchè sa che quella parte di me che sta più in superficie necessita del verbo per capire, usa la mente per discernere, non riesce ancora a fidarsi fino in fondo dei segnali che manda il corpo, non è abbastanza "sveglia" (saggia).

Così dimostra di amarmi di amore autentico, non mi lascia nel dubbio: afferma con forza, senza ambiguità, in un messaggio chiaro, privo di contraddizioni, le parole rafforzano il senso dei gesti che compie verso di me, in un grande atto di generosità.

E' un sogno pieno di femminilità, di quella tramandata dalla donna lupa.
Quella notte mi è apparsa in sogno la mia "donna selvaggia", quella narrata da Clarissa Pinkola Estes:
Siamo pervase dalla nostalgia per l'antica natura selvaggia. Pochi sono gli antidoti autorizzati a questo struggimento. Ci hanno insegnato a vergognarci di un simile desiderio. Ci siamo lasciate crescere i capelli e li abbiamo usati per nascondere i sentimenti. Ma l'ombra della Donna Selvaggia ancora si appiatta dentro di noi, nei nostri giorni, nelle nostre notti. Ovunque e sempre, l'ombra che ci trotterella dietro va indubbiamente a quattro zampe.

Questo sogno è così bello e significativo in questo momento, che fa il pari con quello della mia nuova nascita di tanti anni fa.

Cintura nera

Per prepararsi al suo ruolo nel film The help, l’attrice Jessica Chastain ha dovuto ingrassare sette chili. È stata dura per lei perché di solito mangia in modo molto sano. Per ingrassare ha mangiato molto gelato di soia ricco di calorie e di estrogeni. Per essere allineata con i ritmi cosmici, anche tu dovresti ingrassare, Vergine. Metaforicamente parlando, s’intende. Ti farebbe bene avere un po’ più di peso. Devi assicurarti di essere ben ancorata, perché si sta avvicinando il momento in cui dovrai prendere posizione ed essere IRREMOVIBILE sulle cose che ti interessano di più.

sabato 19 novembre 2011

Pazza

E poi stanotte ho sognato Carmen Consoli, sul palco di un concerto, incrociare il mio sguardo e scendere ad abbracciarmi forte e pronunciare al microfono testuali parole:

"Chiedo scusa al pubblico per questa interruzione, ma non ho potuto resistere alla bellezza di questo sguardo e di questo volto".

Colta da profondo imbarazzo e sorpresa mi sono fatta mille domande, mentre lei mi sorrideva osannata dal pubblico che pure non interferiva con lo spazio intorno a noi due che sembrava invalicabile.

Così, tanto per ricordarmi che sono pazza.

Alcool

Non mi sbronzo da luglio e in generale non bevo più.

Quell'assillo dell'alcool che non riuscivo a scacciare, a cui cedevo ogni sera mentre rientravo da lavoro, era diventato un incubo, una catena in apparenza impossibile da spezzare, fonte di vergogna mista a commiserazione. Guardavo quelle quattro, cinque bottiglie di birra da 66 cl scorrere sul nastro della cassa, accompagnate dal nulla che rappresentavano e provavo per me stessa nausea e disgusto. Eppure era così forte il mio bisogno di ripetere ogni sera lo stesso rituale, da disarmare ogni tentativo di sfuggirgli e rassegnata ne subivo l'umiliazione quotidiana.
Le consumavo. Tutte. In poche ore.
Svenivo non più tardi delle dieci di sera, in un letto vuoto, per svegliarmi in piena notte con gli occhi sbarrati, annegata in un'amnesia temporanea carica d'ansia, mentre fuori sentivo tutto il silenzio del sonno sano degli altri ed io sola, d'un tratto, spaventosamente lucida. Mi rivoltavo inutilmente nel letto ormai sfatto, con fastidio e rabbia, infine mi alzavo, fumavo, giravo per casa con la mente che si riempiva via via di pensieri angosciosi e assillanti...mia madre, i soldi, mio padre, i soldi, la moto, i soldi, il compagno che non ho, i soldi, gli amici dispersi chissà dove lontani anni luce dal mio momento difficile, i soldi.
Mi riaddormentavo, esausta, un'ora prima dello squillo della sveglia. Al suo ineluttabile trillo trascinavo il mio corpo fuori dal letto per un'altra giornata di lavoro, prostrata dall'inaffrontabile fatica mentale di inventarmi "a posto". Davanti allo specchio l'immagine spietata di una pancia sempre più gonfia, di occhiaie profonde e viso sfatto, una coltre di stanchezza a coprire qualunque altra espressione, lo sguardo privo di luce e nessun motivo per sorridere. Con inusitata collera rifiutavo il sole in cielo, il calore sulla pelle, la sensazione che le giornate si allungassero come a prolungare insieme la mia inarrestabile agonia quotidiana.
Non ci speravo più.

Invece...

Ho girato l'interruttore.
Non so quando nè perchè.
Ricordi confusi di serate finite male, la voglia endemica di schiantarmi in auto e un grande vetro che si riduce in ragnatela entrando in contatto con la mia borsa preferita. Rivedo la scena al rallentatore e sento sulla pelle ogni minuscolo frammento infranto, come fosse la mia anima che cade a pezzi sotto i colpi della mia rabbia e del mio rancore.

Il mattino dopo trovo un piccolo pezzetto di vetro dentro la mia borsa che mi riporta tutto alla mente, mi blocca il respiro, il terrore mi paralizza per un istante e subito dopo si accende una luce, da qualche parte avverto l'ombra di un desiderio appannato di tornare a vivere come so fare, magari meglio.

Ed eccomi qui, con il buon umore sul volto disteso, negli occhi luminosi e sulla pelle liscia, costante e reale, senza bisogno di un motivo speciale. Non felice, ma serena. Qualche chilo di meno, qualche riccio di più. Il mio volto che mi parla di nuovo: racconta degli anni che ho vissuto e li tramuta in fascino e orgoglio; racconta dell'amore che provo per me e per quello che ho fatto per riconquistare una libertà che temevo persa per sempre; della lucidità con cui mi guardo intorno e oltre, con cui lascio che la vita mi attraversi e mi coinvolga senza opporre resistenze troppo forti, che lasciano filtrare quello che è bello e mi piace, respingendo senza sforzo tutto ciò che mi è nocivo, perchè ora so distinguerlo, non è più il dolore a decidere.

Racconta anche di un momento solitario, di attesa serena, ma senza paure.
Racconta che anche il caso mi è alleato, che anche quando subisco tentativi di invasione senza amore nè rispetto, riesco a rimanere in equilibrio, come quando sei in mare, non troppo distante dalla riva, ed all'improvviso arriva un'onda imprevista e tu non hai altri strumenti che la tua abilità di stare a galla e nuotare.

Sono stata muta in questi mesi, ma la mia voce non si è spenta.

giovedì 17 novembre 2011

La domanda giusta

In un articolo pubblicato sul sito web del gruppo ambientalista The last tree ho letto questa frase: “Chi ha più esperienza di noi sa che le risposte non si trovano facendo migliaia di domande. È più saggio fare subito la domanda giusta”. Nelle prossime settimane, Vergine, ti consiglio di seguire questo metodo. Visto l’affascinante mistero che ti trovi davanti, potresti avere la tentazione di provare molte strade diverse per arrivare a una maggiore chiarezza. Ma a lungo andare la strategia più efficace sarà quella del silenzio e della quiete, in attesa dell’intuizione che ti rivelerà la via più semplice e diretta.

sabato 12 novembre 2011

La nostra seconda liberazione

La miglior vendetta?



A fasi alterne c'è qualcuno che mi trascina in discussioni sulla vendetta.
Ogni volta mi sforzo di sentire se dentro di me esista questo sentimento, quanto sia assente realmente o quanto io lo soffochi per questioni razionali.
La risposta è quasi sempre la stessa: la sete di vendetta è controproducente, oltre a tenerti in qualche modo legato al tuo carnefice, il rancore spesso unisce più dell'amore.

Finalmente ho trovato qualcuno che ha espresso perfettamente il mio modo di guardare il mondo per superare le delusioni che vivo, per non rimanere incastrata in sentimenti triviali che ostruiscono il passaggio della mia anima ripulita:

"La vendetta migliore è la felicità.
Non c'è nulla che faccia impazzire di più le persone che vederti felice"

Alda Merini, poetessa

giovedì 10 novembre 2011

Cose che faccio sempre (spesso)

Sarà una buona settimana per fare lunghe e piacevoli conversazioni con te stessa, Vergine. Le diverse subpersonalità che vivono dentro di te hanno bisogno di impegnarsi in intensi dialoghi da cui far emergere tutti i loro punti di vista. Ti consiglio di costringere alcune di loro a manifestarsi anche fuori dai confini della tua testa, parlando a voce alta. Se hai paura di farle esprimere dove qualcuno potrebbe sentirle, trova un posto appartato in cui saranno libere di essere loro stesse.

Io faccio sempre lunghe conversazioni con me stessa,
soprattutto le faccio sempre a voce alta.

giovedì 3 novembre 2011

Nuove scoperte

Secondo il National Geographic, la maggior parte delle specie che vivono sulla terra rimane sconosciuta. Anche se la scienza ha già identificato 1,2 milioni di forme di vita, potrebbero essercene ancora 7,5 milioni che non conosciamo, cioè l’86 per cento del totale. Ho idea che ci sia una situazione simile nella tua vita, Vergine. Sai solo il 14 per cento di quello che dovresti sapere, e hai ancora molto da esplorare. I prossimi mesi dovrebbero essere un buon periodo per fare nuove scoperte, e questo è il momento ideale per preparare un grandioso esperimento.

lunedì 31 ottobre 2011

Omaggio da uno sconosciuto

E quando torno alla macchina, in uno dei parcheggi più affollati della città, trovo un biglietto appiccicato al finestrino, lato guida:

"Ma non ho potuto fare a meno di notare la tua luce.
Il tuo viso, sfiorato da pallidi raggi di sole,
m'incanta con la sua fragile, tenera, dolce serietà di fanciulla in fiore"

Con tanto di nome e telefono.

Ammetto che ho riso molto,
confesso che mi ha lusingato.

domenica 30 ottobre 2011

sabato 29 ottobre 2011

La magia di Baricco

Dal decimo minuto: magia pura.



"Scriviamo libri e quel che facciamo è scegliere tra quanto di più raro c'è nell'universo e di più caro nel nostro animo e lo lavoriamo con le mani in un materiale affascinante che sono la lingua, le parole, il suono delle parole, il respiro della storia.
Ci piace lavorarlo con le mani.
E tutto questo solo perchè vogliamo testimoniare di cosa è capace il genio umano e per esprimere il gusto di un maestro, di quel maestro che in quel momento siamo noi.
Niente più di questo.
Ma niente, niente meno di questo"

venerdì 28 ottobre 2011

Scimmietta curiosa

“Se leggo un libro sulla fisica di Einstein e non ci capisco niente, non ha importanza”, ha detto Pablo Picasso, “perché mi farà sicuramente capire qualche altra cosa”. Dovresti assumere lo stesso atteggiamento nelle prossime settimane, Vergine. Non importa quale materia studi e ti sforzi di capire: migliorerà comunque la tua capacità di confrontarti con idee che fino a quel momento sembravano fuori della tua portata, e forse farà anche tornare a galla intuizioni che erano sepolte nel tuo inconscio. Travestimento consigliato per Halloween: uno studioso avido di conoscenza, un ricercatore di laboratorio in camice bianco, una scimmia curiosa.

lunedì 24 ottobre 2011

58

Il dolore,
profondo,
per un altro di noi che se ne va.
Uno un po' più speciale
perchè attraverso la nostra stessa passione
ci ha trasmesso emozioni,
ci ha contagiato con quella follia
che è anche un po' nostra,
quando saliamo sulle nostre bimbe
e cavalchiamo tra le curve,
liberi,
come solo la moto può farci sentire.
Il mio abbraccio più affettuoso
va a te, caro Vale, che sei per me da sempre
la moto fatta persona,
che dovrai affrontare ora,
la tua sfida più difficile,
tra le insidie di un senso di colpa
crudele e spietato.

Addio, Sic!

giovedì 20 ottobre 2011

Il correttore automatico

Il correttore automatico a volte distorce i messaggi che le persone inviano per email o con il cellulare. Cerca di eliminare presunti errori che non sono errori e li sostituisce con parole che possono provocare imbarazzo, come quando l’uragano Katrina diventa Latrina. Damn you, autocorrect! (Accidenti a te, correttore automatico) è un libro che raccoglie alcuni degli esempi più assurdi di questo genere. Attenta alle versioni metaforiche di questo sistema imprevedibile, Vergine. Assicurati che i tuoi sforzi per migliorare la situazione non la peggiorino. Considera la possibilità che le cose vadano bene così come sono.

Qual'è la cosa più bella che ho fatto?
Lasciami pensare...

... smettere di bere.

martedì 18 ottobre 2011

Ridicolosamente

Ci sono persone che nutrono la seria presunzione di conoscermi,
indi sapermi interpretare.
Sto per distruggere una vostra vana certezza:
non ne avete azzeccata una.
Però siete divertenti mentre ci provate,
boriosi.

This Must be the Place

Di Sorrentino e della sua ultima perla.

Ad un certo punto mi sono persa [abbandonata?].
Ma me ne sono resa conto solo quando mi sono ritrovata.

"Cheyenne, tuo padre ti voleva bene"
- Non è vero, ma è bello che tu lo dica.




Home is where I want to be
But I guess I'm already there
I come home she lifted up her wings
Guess that this must be the place

giovedì 13 ottobre 2011

Finally

Tra non molto avrai buone probabilità di ritrovare qualcosa che hai perso da tempo. Potresti addirittura recuperare una ricchezza che hai sperperato o resuscitare un sogno che avevi dato per morto. A cosa devi questa fortuna? Secondo me l’universo ti sta premiando per il buon lavoro che hai fatto ultimamente prendendoti più cura di quello che è importante per te. Avrai la prova di quanta grazia puoi ricevere quando vivi in perfetto allineamento con i tuoi valori più veri e profondi.

martedì 11 ottobre 2011

Straniero

E una voce straniera lunga vent'anni risuona viva
lontana un oceano
palpitante nell'altro continente
quel sud del mondo che porto dentro
e che io sono.

[A Stefano]

Fiorentinata 2011

Ho viaggiato per chilometri sulla mia carrozza d'argento al ritmo di rap nero americano con la temperatura esterna che aumentava ed io tiravo su le maniche del vestitino a fiori verde e nero e ogni tanto rollavo una sigaretta e lasciavo entrare il mondo da un finestrino abbassato, ma poco.
Ho il condizionatore in auto, l'ho usato per tenere fresco l'ambiente e non farmi cogliere dalla sonnolenza e un po' di noia, fino ad avere quasi freddo, le gambe nude e i soliti stivali comodi.
In autostrada ho saltato l'uscita giusta ma non mi sono preoccupata, sono tornata indietro e imboccato la statale fino a Tavarnelle, di fronte a me l'albergo mi aspettava silenzioso, immerso nella penombra delle sei del pomeriggio, adagiato sulle colline verdi e paglia.
La barba rossiccia sotto il casco aperto, il rombo familiare di un motore, un sorriso aperto e sincero e la prima battuta della giornata toscana: "Sei scosciata!".
La chiave della stanza, una rinfrescata veloce e il cambio d'abito, fa già fresco ed io mi vesto un po' di più. Scendo e incontro una donna e un fanciullo, gli amici che hanno permesso tutto questo, questo incontro a cui avrei dovuto rinunciare per mancanza di fondi e compagnia. Abbracci e baci, veri e spontanei, sorrisi complici e battute spicce chè ci si capisce al volo e ci si vuole bene e lo si sa.
Trasferimento per la cena e l'accoglienza è di quelle che nemmeno lo speri: volti noti che ti sembra di conoscere da una vita e invece ci si è visti appena due o tre volte, qualcuno anche una sola, ma le labbra si schiudono in automatico quando ti riconoscono sotto la cascata di ricci e dietro l'abito borghese. E tu loro, con la meraviglia di un senso di appartenenza che ritrovi e riassapori e ti senti ogni minuto più rilassata, semplicemente a casa.
"Come stai? Tutto bene? Che bello rivederti!"
Via via sfilano le moto di chi ritorna dal girello tra le curve del Chianti, un paradiso per chi, come me, lascia che a muovere la propria anima siano due ruote e un motore. L'atmosfera si scalda, l'aria si riempie di risate e chiacchiere e del fuoco che arde già sotto la griglia accanto alle fiorentine impilate e crude, sono così grosse che invitano a un rispetto regale.
In pochi minuti lo spazio si fa più stretto, più pieno di facce e corpi che stimolano un abbraccio, un sorriso, occhi che si spalancano, braccia che ti sollevano al cielo, macchine fotografiche che scattano a ripetizione, gruppi in posa, altri inconsapevoli d'essere fermati in un attimo e per sempre da un click rapido e silenzioso.
Ci chiamano a raccolta, ci sistemiamo a tavola e quest'anno ci sono gli amici che mi tengono il posto, che danno per scontata la mia presenza, l'anno passato mi si minacciava di lasciarmi in piedi quasi dovessi elemosinare il mio spazio, e il primo brindisi è per chi ogni anno realizza tutto questo e non si aspetta nemmeno un grazie.
Non bevo quasi nulla, non ho bisogno di espedienti per sentirmi a mio agio qui, 'stasera, sono serena e ho voglia di guardare ed ascoltare, più che di parlare. Mi sento dentro tutto questo e tutti loro più di quanto avessi potuto sperare, non avevo aspettative, non avevo immaginato chi, come, cosa: sono partita spinta da un richiamo che ho seguito senza farmi domande.
La serata ha un solo difetto: scorre via così veloce che quasi non m'accorgo della stanchezza e della sua fine. Resto fino agli sgoccioli, saluto tutti, uno per uno, un abbraccio, un bacio, la gioia negli sguardi e la sensazione di aver condiviso una serata diversa da sempre, al cui ricordo distenderemo le labbra in una smorfia di evidente soddisfazione.
Eppure non è accaduto nulla di speciale, abbiamo "solo" respirato un'aria di serenità e allegria che forse di questi tempi è più rara di quanto si sospetti, un clima di intimità che sovverte le regole dei numeri: come si fa a provare intimità tra 54 persone chiassose e un po' ubriache?
A volte si fa.
Ho la mente così sgombra e in pace col mondo che sbaglio strada al primo bivio, quando mi ritrovo di nuovo sola nella mia carrozza d'argento.
Ma non mi preoccupo, troverò un cartello, chiederò a qualcuno, mi guiderà l'istinto di sprofondare infine nel mio letto.
Non succede proprio così, ma sono dettagli, torno in albergo, mi spoglio, mi lavo i denti e mi strucco, fumo l'ultima sigaretta e penso: "Che bella la mia vita" e poi crollo sotto le coperte e in un sonno profondo.

giovedì 29 settembre 2011

Folletto stralunato

Per te questo non sarebbe un buon momento per leggere un libro intitolato The complete idiot’s guide to enhancing self-esteem (Guida del completo idiota per aumentare l’autostima). Anzi, non sarà mai il momento giusto per leggerlo. Anche se è vero che a questo punto della tua vita sei in grado di potenziare enormemente la fiducia in te stessa e volerti più bene, non sei un’idiota e non hai bisogno di questo tipo di aiuto. Se esistesse un libro intitolato Guida del folletto per esprimere la tua peculiare genialità, te lo consiglierei decisamente. O anche Guida dello stralunato, per attivare le tue potenzialità semisopite.

giovedì 22 settembre 2011

Forte e chiaro

“Il nostro compito è diventare sempre più quello che siamo”, dice il poeta Marvin Bell. “Un poeta cresce quanto più è capace di essere a suo agio di fronte alla vita”. Che tu sia o meno una poetessa, Vergine, vorrei che applicassi questo metro alla tua crescita. Per come la vedo io, la tua capacità di vantare diritti e di realizzare il tuo destino alla fine dipenderà da quanto sarai in grado di liberarti della vergogna che ancora provi per la tua vera natura. Non c’è mai stato un momento migliore per dedicarti a questo nobile progetto.

Soul

A passi leggeri
con gli occhi aperti
la mente lucida e il cervello pulito.

In un autunno delicato mi prendo cura di te
anima sgualcita da un'estate afosa
atona
asettica.

Ti nutro di frutti semplici ma corposi
ti difendo con il potere della bellezza
ti osservo con la curiosità della prima volta.

sabato 17 settembre 2011

Rain

Amo
questa pioggia che scroscia senza limiti
questo cielo che tuona
assordante
squarciato da lampi improvvisi
quest'acqua che cade rumorosa e fitta:
scuote i miei sensi
e placa tutte le mie ansie.

giovedì 15 settembre 2011

Uniche e inedite

“Tutto è unico”, dicevano nell’ottocento i fratelli Goncourt, che scrivevano insieme i loro libri. “Nulla succede più di una volta nella vita. Il piacere fisico che una donna ci ha dato in un certo momento, il piatto squisito che abbiamo mangiato un certo giorno, non li ritroveremo più”. Naturalmente questo è sempre vero, ma ho il sospetto che nei prossimi giorni ne sarai più intensamente consapevole di quanto non ti succeda da molto tempo. In parte perché le sensazioni e le esperienze che stai per vivere saranno piacevolmente uniche e squisitamente inedite. E in parte perché sarai più ricettivo ai nuovi piaceri che si possono provare quando ci si rende conto che tutto cambia continuamente.

martedì 13 settembre 2011

Sacra follia

Ho paura
ma non mi arrendo.
Anestetizzo il dolore con la lucidità.
Incasello la mia vita per non farmi sopraffare.
Seguo le regole del gioco
solo per infrangerle quando voglio.
Sono libera
di amare e di morire
ogni volta
fino in fondo
fino alla fine.

venerdì 9 settembre 2011

Andrà tutto bene

In una recente puntata del programma tv La ruota della fortuna, un concorrente ha indovinato la frase dopo una sola lettera. La risposta era: “Ho la sensazione che andrà tutto bene”. Da quello che vedo, Vergine, in questi giorni hai una predisposizione simile alla sua, cioè la capacità di prevedere come si svilupperanno le cose a partire da pochi indizi. Ti consiglio di usare liberamente questo superpotere temporaneo.

sabato 3 settembre 2011

Latitanza

Ci allontaniamo dalla gente per paura di essere sinceri
Per non mostrar le nostre debolezze nemmeno agli amici più veri

Solo tu puoi farcela ma credimi non puoi farcela da solo
Anche tu hai bisogno degli altri e forse gli altri hanno bisogno di te.

venerdì 2 settembre 2011

Profetica

La scrittrice Gertrude Stein era famosa per i suoi enigmatici giochi di parole e le sue criptiche intuizioni, che piacevano molto ad Alice B. Toklas, la compagna di una vita. “È stata una serata meravigliosa”, disse una volta Alice dopo una festa con gli amici molto divertente. “Gertrude ha detto delle cose che ci metterò dieci anni a capire”. Nelle prossime settimane, Vergine, prevedo che potranno dire qualcosa di simile anche di te. È come se stessi intravedendo possibilità che non matureranno prima di qualche tempo, intuendo profezie il cui significato apparirà chiaro tra mesi, se non addirittura anni.

sabato 27 agosto 2011

Basta poco, che ce vò?

La verità è che quest'approccio per così dire criminologico m'inquieta perchè è alla parte meno nobile di me che si rivolge; e lo fa direttamente, senza ipocrisia. Come mi dicesse:
Non starò qui a fare da spalla alle tue lagne pretenziose da uomo complicato che pensa di star perdendo la sua donna per chissà quali motivi intraducibili. Scendiamo di livello. Partiamo dal presupposto che sei un porco a cui piace trombarsi la prima che capita. Non ti tratterò da intellettuale distrutto, ma da maschio ipocrita che vuol semplicemente scopare e farla franca. Perciò, e senza che stiamo a farla tanto lunga, hai fatto almeno attenzione a non lasciare tracce in giro?

De Silva | Mia suocera beve [Einaudi 2010]

venerdì 26 agosto 2011

'o munno d' 'e parole

Si t' 'o ddico nun me cride
manco si pittass' 'o sole
pecché 'o munno d' 'e pparole
mpara ll'arte d' 'o pparlà.

E tu saje ca st'arte è l'arte
ca se sceglie 'o traditore
pecché l'ommo senza core
fa furtuna c' 'o pparlà.

Io, gnorsì, pire sò chillo
c'ha liggiuto e s'è applicato;
c' 'o mestiere s'ha 'mparato,
e se serve d' 'o pparlà...

Se capisce ca parlanno,
nciucio, mbroglio... e faccio 'ammore.
Ma però tengo nu core
e cu te, che vuò parlà!

Eduardo De Filippo, 1944

giovedì 25 agosto 2011

Ultraricettiva

Nell’agosto del 2009, 120 scienziati e i loro assistenti hanno inscenato un bioblitz nel parco nazionale di Yellowstone. Il loro scopo era di trovare il maggior numero possibile di nuove specie in un giorno. Con loro grande sorpresa e soddisfazione, ne hanno individuate più di 1.200, tra coleotteri, vermi, licheni e funghi. È in arrivo anche per te una fase di scoperta altrettanto fertile, Vergine. Non devi fare altro che deciderlo e diventerai ultraricettiva.>

venerdì 19 agosto 2011

Creativamente umile

“Caro astrologo, devo ringraziarti per il tuo aiuto. Uno dei tuoi oroscopi mi ha dato il calcio nel sedere che mi ci voleva per liberarmi da una trappola in cui avevo stupidamente accettato di restare prigioniero. Però devo anche mandarti al diavolo, perché a nessuno, nemmeno a me, piace sentirsi dire una verità terribile e imbarazzante. Per quanto le tue parole mi abbiano aiutato a guarire, mi hanno anche ferito nell’orgoglio”.–Vergine.
Cara Vergine, ti ringrazio e ti chiedo scusa. Sono contento che tu sappia apprezzare le gioie del paradosso. Speriamo che questo ti aiuti a rimanere creativamente umile mentre vai verso una grande fase di costruzione in cui il tuo ego sarà comprensibilmente incline a gonfiarsi un po’.

sabato 13 agosto 2011

Rinascite

La psicanalista Clarissa Pinkola Estès ama i ritmi naturali della vita così come sono. Secondo lei, se capissimo come funzionano, potremmo evitare molta sofferenza. “I cicli principali sono quelli della nascita, della luce e dell’energia, poi c’è lo svuotamento, il declino e la morte”, ha detto alla rivista Radiance. In altre parole, tutto fiorisce e appassisce. Dopo ogni fase di disfacimento ce n’è una di incubazione e la vita torna a sbocciare. Secondo la mia analisi dei presagi astrali, Vergine, in questo momento stai passando un periodo di smantellamento. C’è meno luce e meno linfa del solito. Ma in profondità sta già nascendo un nuovo ordine.

mercoledì 3 agosto 2011

Oltre la strada di mattoni gialli

Nel film del 1939 Il mago di Oz , la strada di mattoni gialli è un sentiero che conduce a tutte le risposte della vita, a un luogo dove si possono realizzare tutte le fantasie. Dorothy e i suoi compagni seguono quella strada nella convinzione che li porterà dall’onnipotente Mago di Oz, nella Città di Smeraldo. Anche se non mi dispiace che tu giochi con l’idea che prima o poi troverai la tua personale versione di questo sentiero, per l’immediato futuro ti invito ad adottare l’atteggiamento di Elton John nella sua canzone Goodbye Yellow Brick Road: “Finalmente ho deciso che il mio futuro è oltre la strada di mattoni gialli”. È il momento di rendere più pragmatica la tua ricerca della felicità.

Il lato positivo

Quando avevo 19 anni sono stato ferito da un aggressore armato nel campus della Duke university. Qualche anno fa sono tornato sulla scena del crimine. Per due ore sono rimasto seduto a meditare nel punto esatto dove mi avevano sparato. Una delle cose che mi sono chiesto è se avevo ricavato qualche beneficio da quell’esperienza. E la risposta è stata decisamente sì. Ho scoperto molte cose meravigliose che mi sono successe proprio perché il mio destino era stato modificato da quell’episodio. Ora, Vergine, ti sfido a pensare a un momento buio del tuo passato e a fare come me: trova il lato positivo.

sabato 23 luglio 2011

27

Eri della Vergine come me.
Spero tu abbia smesso di soffrire at least.
Rest in peace.

venerdì 22 luglio 2011

Alienazione

Provo a sollevare il capo,
guardare davanti a me anche solo di pochi metri,
camminare, calma, respirando a fondo,
un passo dietro l'altro,
prima un piede poi l'altro
e lasciare indietro tutto quello che mi fa male,
lasciarlo scorrere via senza opporre resistenza.
Ma appena mi distraggo mi pesa addosso come un macigno.
Sento brevi fitte ma costanti che portano il nome di mia madre, di mio padre, di chi se n'è andato senza un'ultima parola, senza avermi aiutata a disinfettare e bendare la ferita.
Sento la cieca indifferenza del mondo che a volte assume il colore inquietante dell'ottusa ostilità.

Fecondità & Creatività: ansia power

Compiti per tutti: non tornare nel posto a cui appartenevi in passato.
Va’ verso quello a cui apparterrai in futuro.

Il mio collega astrologo Antero Alli esalta i pregi dell’ansia. Dice che quando hai quella sensazione inquietante è perché stai provando più incertezza di quanto vorresti, e questo è positivo. Potrebbe significare che stai per sperimentare la fecondità che accompagna ogni tuffo nell’ignoto. Forse sta per succedere qualcosa che ti permetterà di accogliere nella tua vita nuove e interessanti sorprese. In realtà, dice Alli, l’ansia provocata da misteri imperscrutabili può preannunciare l’arrivo di un flusso di creatività.

mercoledì 20 luglio 2011

Hard

Oggi è più dura del solito senza nessun motivo.
Ogni giorno è più difficile, più pesante, più inutile.
Sento un peso dentro di cui non conosco la causa: in fondo sono viva e sto bene. Mi mancano molto le cure e le attenzioni che ricevevo, anche se quando le ricevevo stavo bene e quasi non ne sentivo il bisogno.
O forse era solo una mia impressione?
So che ora mi sento triste e sola e non riesco a trovare ragioni per tirarmi su.
Mi trascino faticosamente durante il giorno con l’unico obiettivo di arrivare a sera e chiudermi in casa. Leggere, guardare la TV, ma non ho nemmeno voglia di vedere persone, come se non avessi nulla da raccontare o da dare.
Ho smesso di bere.

Non importa dove, purchè fuori dal mondo

Ti invito al viaggio
in quel paese che ti somiglia tanto.
I soli languidi dei suoi cieli annebbiati
hanno per il mio spirito l'incanto
dei tuoi occhi quando brillano offuscati.
Laggiù tutto é ordine e bellezza,
calma e voluttà.
Il mondo s'addormenta in una calda luce
di giacinto e d'oro.
Dormono pigramente i vascelli vagabondi
arrivati da ogni confine
per soddisfare i tuoi desideri.
Le matin j'écoutais
les sons du jardin
la langage des parfums
des fleurs.


[Invito al viaggio - Franco Battiato]

Fuga

Quando ti si sgretola il pavimento sotto, resistere o arrenderti sono due facce della stessa voglia di distruggerti. Per un po' ho resistito, e poi mi sono arreso.
Finché non ho pensato che c'era anche una terza strada: fuggire, andarsene per sempre, smettere di prendersi in giro con la speranza che domani qualcosa possa cambiare.

[La polvere del Messico, Pino Cacucci 1996]



Il punto di fuga è quello da cui partono infinite linee: basta seguirle, per scoprire altrettante realtà, dimensioni, mondi. Non è solo un modo per fuggire, ma anche per capire quanto siano risibili le cose che ci sembrano assolute, se appena le guardiamo da lontano. E tornare, serve a riguardarle da vicino con occhi diversi.

[Punti di fuga, Pino Cacucci 2002]

martedì 19 luglio 2011

La donna di scorta

Viviamo nell'attesa permanente di un estraneo a cui consegnarci mani e piedi. A cui saremmo capaci di sacrificare gli affetti più cari, se necessario. Anche quando siamo in malafede. Anche se sappiamo benissimo che al momento opportuno ci tireremo indietro attaccandoci alla più ignobile delle scuse. Conta però il momento in cui siamo disposti a tutto.

[Diego De Silva]


Certe letture avrei dovuto farle prima.

giovedì 14 luglio 2011

Intestino & Cervello

Ti rimangono forse dieci giorni per individuare la sfida migliore per la seconda metà del 2011. Dovrà essere un rischio intelligente che tirerà fuori il meglio di te, allargherà la tua mente e ti porterà a rinunciare almeno al 10% del tuo narcisismo e al 15% del tuo pessimismo. Fidati del tuo intestino tanto quanto del tuo cervello, Vergine. Sarà importante che tu li usi entrambi, nelle tue prossime incursioni oltre il limite della tua capacità di comprendere.

martedì 12 luglio 2011

Malattia autoimmune

E poi c'è l'ultimo sintomo, il peggiore, dove la dignità è talmente bistrattata che la possibilità di risalire è meglio che te la levi dalla testa, ed è la dipendenza dall'umore di qualcun altro.

Questo fenomeno attiene alla fase in cui il rapporto si sta sgarrupando e lei non è più così sicura di volerti intorno, anzi, è più di là che di qua, per cui ci sono volte che è affettuosa e altre che ti tratta di merda.

La verità (che tu conosci perfettamente) è che hai smesso di interessarle, anzi, ad essere completamente sinceri, le sei salito proprio un pochettino sul cazzo, solo che ogni tanto si sente un po' in colpa e allora, colta da transitori accessi di pena, ridiventa gentile e dispiaciuta e tu, che pendi vergognosamente dalle sue labbra, appena senti odore di rivalutazione, scodinzoli come un fox terrier e te la canti come vuoi con tutta l'orchestra.

Inutile dire che a questo punto la tua storia d'amore ha già una croce sopra, perchè poi, alla fine, lo sai che quando una donna ti vuole ti cerca, e quando smette di cercarti è perchè non ti vuole più, e non ci sarebbe proprio nient'altro da aggiungere.

Diego De Silva | Non avevo capito niente

domenica 10 luglio 2011

Pensa leggero



... Torna leggero su di un foglio leggero
e non voltarti indietro mai,
lo sai.
E volare sopra campi sconfinati puntando a sud.

Lettera a mano


Sulle pagine bianche
cade inchiostro nero,
e' il sangue del mio pensiero.
Sono frasi annodate
a parole e orchidee
carezze disegnate come fossero vere.
L'ho scritta ieri,
l'ho scritta a mano
guardando il tramonto dal ventesimo piano.
Una lettera chiusa
con la lingua asciutta,
da portarti a casa prima della partenza.

E' questione di sguardi,
di un incontro banale
non sapevo dov'ero ma
salivo le scale.
C'è una lettera chiusa
sulla lingua ubriaca,
da portarti a mano prima che tutto accada.

Se partire e fuggire
fanno spesso rima,
una cosa è certa
questa mattina:
ho paura, a volte,
di aver perso qualcosa,
ho paura sempre
di rimanere sola.

Di rimanere sola.

Bla bla bla

Ci sono giorni che non sopporto il sole.

Più forte del fuoco

Chi ha già provato le ortiche
riconosce la seta.
... che sei tu il suo riflesso ... duruduruduuuuuu

venerdì 8 luglio 2011

Resa

Se ad ogni azione corrisponde una reazione
uguale e contraria
io
scelgo l'immobilità.

L'Universo



Cantami dell'universo
di un codice stellare che mentire non può
cadono nel vuoto in un momento
miliardi di segnali
che accendono l'immensità
dove tu lo sai che poi mi perdo...

Ma

E' proprio tanto difficile scegliere di essere felici?
Scegliere le cose importanti,
quelle vere?
Siamo così presuntuosi da sprecare tempo e vita e passione?
E amore.
E allora nulla ha più senso.
Brancoliamo in questo buio eterno come zombie privi di sangue,
vene asciutte,
cuori lasciati ad essiccare.
Ho quel terribile groppo in gola
quello che non va giù niente
quello che rende tutto l'indigesto che ho vissuto
quello che ti blocca
e non ti lascia in pace
quello che vorresti dire mille cose ma non una cambierà la realtà.
Parole vane.
Impotenza,
la sensazione che più mi strazia,
sapere quanto poco valga quello che sono,
quello che sento,
quello che dico.
E allora lascio spazio a lacrime silenziose.
Curate le mie ferite,
addolcite il mio cuore,
spurgate la mia anima
devastata.

giovedì 7 luglio 2011

Col nome giusto



Se la lontananza è come il vento
Nel tepore apatico di questa passione
Non sorprenderanno più fiamme inattese
Sotto la cenere alcun sogno combustibile.

Dal punto più alto di questo monte inquieto
Il blu festoso delloceano strappa alle mie labbra un sorriso.

Spero che un giorno smetterai di fare confusione
Tra il dolore ed il piacere,
la paura ed il bisogno di ferire
son certa che un giorno chiameremo tutto questo
col nome giusto
e ritrovata serenità.

Se la lontananza è come il vento
Su trame morbide di vele spiegate
Soffierà in direzione contraria a ogni dove
Oltre ogni logica di navigazione.

Dal punto più alto di questo monte inquieto
Il blu festoso delloceano strappa alle mie labbra un segreto.

Spero che un giorno smetterai di fare confusione
Tra il dolore ed il piacere,
la paura ed il bisogno di ferire.
Son certa che un giorno chiameremo tutto questo

Spero che un giorno smetterai di fare confusione
tra il dolore e il piacere,
la paura e il bisogno di ferire.
Son certa che un giorno chiameremo tutto questo
Col nome giusto
E ritrovata serenità.

Ogni tanto

Mi torna in mente quella sera sulla rotondina di panchine di cemento dove qualche volta mangiavamo la pizza, in cui dicesti che quando si sta proprio male l'unica soluzione è: urlare!
Salimmo sulla collinetta lì accanto e gridammo con tutto il fiato che avevamo in corpo,
il fiato e il corpo di due quindicenni.
Ecco, io ora vorrei solo gridare,
con tutto il fiato che m'è rimasto.
Ho voglia di sentire corpi e voci,
di guardare occhi e sorrisi,
e raccogliere smorfie e lacrime.
Ho voglia di vita,
quella vera,
reale,
concreta.
Ho bisogno di sentire la vita crescere dentro il mio ventre.

Rotto

Amo entrambe



Un periodo difficile stava scorrendo
I miei occhi non riuscivano a vedere le stelle brillare
Il mio cuore non riusciva a sentire la bellezza del sole che sorge(va)
E sono persa come una bottiglia che galleggia nel mare... per sempre
Qualcuno raccoglierà la mia speranza?
Qualcuno ci proverà?
Me ne renderò conto?

Perchè si è rotto, rotto
Qualcosa si è rotto, come rubato
Rubato, come se fosse rubato
E sofferto, sofferto
Ho sofferto ed ora
Solo il tempo lo dirà
Il tempo curerà

Solo pezzi di verità che ho scelto di conservare
Non importa se ora se ne sono andati
Non importa se sono sola
Ancora posso tornare sui miei passi e andare avanti
Perchè so che c'era qualcosa da imparare
So che ci sarà sempre qualcos'altro per cui vale la pena muoversi

Anche se si è rotto, rotto
Qualcosa si è rotto, come rubato
Rubato, come se fosse rubato
E sofferto, sofferto
Ho sofferto ed ora
Solo il tempo lo dirà

Perchè si è rotto, rotto
Qualcosa si è rotto, come rubato
Rubato, come se fosse rubato
E sofferto, sofferto
Ho sofferto ed ora
Solo il tempo lo dirà
Il tempo curerà

Mi piacerebbe essere uno di quei primi giorni estivi pieni di colore
Quando tutti son contenti del tuo arrivo
Quando tutti ti sorridono nel momento in cui i tuoi occhi incrociano i loro (occhi)
Ma qualcosa deve succedere prima
So che che deve arrivare l'inverno prima che fiorisca

Sospetto fondato, Rob

"Compiti per tutti: pronuncia le parole “ti amo” almeno 15 volte al giorno per i prossimi sette giorni"

Tu ce l'hai proprio con me...
“Più rimuginiamo su noi stessi”, dice lo psicanalista Adam Phillips nel suo libro Going sane, “più probabilità abbiamo di soffrire”. Phillips è convinto che tutti debbano essere incoraggiati a evitare l’introspezione eccessiva. “Il mio progetto come psicanalista”, scrive, “ è di liberare i miei pazienti affinché non pensino troppo alla loro vita”. Anche se secondo me esagera, ho la sensazione che nelle prossime settimane faresti bene ad ascoltare il suo consiglio. Per ottenere il massimo successo e garantirti una migliore salute mentale, smetti di dedicare tanta attenzione a te stessa e cerca di vivere con più compassione, curiosità e interesse per gli altri.

Senzaria

Circondata da insane presenze,
infide e soffocanti,
nel pensiero e nei gesti.
Selezione naturale mal riuscita,
o nient'affatto applicata,
la mia,
inefficace e stantia
sempre fuori tempo massimo.

mercoledì 6 luglio 2011

Be me

Sanguisuga,
penetra a fondo,
succhia linfa vitale,
calda e pura.
Una mano intorpidita per metà,
una gamba dolorosamente fragile,
un petto nocciola,
riccioli spettinati,
occhi appannati di fatica,
braccia brunite e lunghe unghie affilate,
come artigli mai sazi.

Be other

Non appartengo alla festa artefatta
tra le righe dei miei gesti non c’è altro che ciò che si vede
il vuoto di certe anime è così vasto da rimbombare
i sorrisi stampati su certe bocche sono costruiti con una cura asfissiante
l’amarezza è un faro nella notte buia che attraverso da tempo
l’invidia è logorante anche per chi la subisce.
Guardo cadere la pioggia con violenza inaudita
e spurgo con audacia la fantasiosa immaginazione.

giovedì 30 giugno 2011

Fame di novità

“Il desiderio di esplorare è tipicamente umano”, ha detto Carl Sagan: “Questo impulso ad andare, vedere, conoscere, ha trovato espressione in tutte le culture”. Ma Stephen Dutch, un professore dell’università del Wisconsin, non è d’accordo e dice che molti popoli non sono mai stati interessati a esplorare. Per esempio, gli africani non hanno mai scoperto il Madagascar né l’arcipelago di Capo Verde. Le culture asiatiche che si sono allontanate dalla loro terra sono poche. Tu dove ti collochi sulla scala del desiderio di esplorare, Vergine? Indipendentemente da quello che hai fatto in passato, scommetto che nei prossimi mesi ti metterai in moto. La tua fame di novità sta crescendo.

martedì 28 giugno 2011

Da qualche sera

Da qualche sera mi chiedo se mio fratello si sentisse così
quando si chiudeva in casa da solo a sciogliere pepite di coca da fumare
se ne sentisse così tanto il bisogno
se si sentisse così solo
se pensasse "Almeno per stasera sono a posto"
e domani chissà...

Mi chiedo cosa provasse mio padre
quando si scolava l'ennesima bottiglia di vino
seduto a tavola da solo davanti alla TV
e la mente si offuscava
a cosa pensava
a cosa non pensava più.

Se sentisse la sua vita così inutile
i suoi sogni così persi
i suoi principi così indigesti.

Da qualche sera...

domenica 26 giugno 2011

Dissolvenza

Stanotte ho incontrato una donna di quelle che mentre ti senti trasparente, si accorge di te e ti regala quel frammento di umanità che ti svela che esisti.
Un sorriso affabile, uno sguardo di conforto, pochi gesti che ti risolvono il problema del momento.
Come se fosse lì, in quell'istante, proprio per te.
Una sensazione che non saprò descrivere, ma nemmeno ci proverò.
Sento solo tanta gratitudine, perchè quegli ultimi 56 chilometri sarebbero stati inaffrontabili senza la pausa con lei.
Forse cerco una madre in ogni donna che incontro, forse cerco nelle altre il calore che la mia continua a negarmi, la partecipazione alla mia vita che non ho mai sentito.
Ho freddo, ho molto freddo in questo piccolo buco nero dove mi trovo adesso, la luce mi disturba ma il buio mi succhia la ragione, la mente è sempre più lenta.
Vaghi ricordi di parole e volti, di carezze e abbracci, di un'intimità rubata ad un momento di debolezza, la mia voce che pronuncia sentenze definitive, sconcertanti per le orecchie oneste di chi mi ascolta.
Penso alla mia moto luccicante e bella, sembra quasi viva e mi ama tanto da riportarmi a casa ogni volta, senza mai un lamento.
Penso a come è tutto così facile, tutto così complicato, tutta quella stanchezza con cui mi sono accasciata sulla sedia, dietro la porta di casa chiusa alle mie spalle.
Penso ai tanti caffè che hanno sostituito la birra, al gusto speciale della sigaretta fumata subito dopo, alla mania di ripetere lo stesso gesto all'infinito fino a perderne il senso del piacere, il piacere del senso.
Penso allo svilimento con cui passo dall'allegria alla rabbia feroce, allo slancio incontrastabile di scappare via che non posso ignorare e infine puntuale, il senso di colpa e di vergogna.
Soluzione: sparire, dissolvermi nel nulla.
Penso a come la mia mente articola tentativi di affrontare le conseguenze delle azioni assurde che non riesco ad evitare e allo scoramento per il disagio che procuro.
Penso che tutto questo finirà, poi.

212 km/h

E non sentire niente.

mercoledì 22 giugno 2011

Cadute

Sembrava la traiettoria giusta
sentivi di percorrere la tua strada
invece all'improvviso...
la ruota sul manto sbagliato
sabbia al posto dell'asfalto
tenti con tutte le forze di rimanere in piedi
ma invano
cadi.

La luce che di colpo si spegne
i colori mutano in un nero inquietante
solo due fari ancora accesi
tu li spegni
con un giro di chiave.
Ora è buio pesto intorno a te
sei sola
non sai dove
lo shock ti riporta ad un terrore atavico
che forse hai già provato tanto tempo fa.

All'improvviso un volto
delle voci
la realtà che riprende forma
il mondo che ricomincia a girare
la vita che prosegue
sempre.
Malgrado tutto.

venerdì 17 giugno 2011

Armonia perfetta?

Quale parte di te ti fa più paura? Non sarebbe ora di proporle un’offerta di pace?
Prevedo che in nessun momento delle prossime settimane ci sarà qualcuno autorizzato a dirti: “Il tuo ego ha firmato assegni che il tuo corpo non può incassare”. Non avranno neanche motivo di dirti: “Se vuoi acchiappare i tuoi sogni, farai meglio a cominciare a correre”, o “Sarai anche un vecchio saggio ma ti stai comportando come una ragazzotta ingenua”. No, Vergine, sono fermamente convinto che non potranno lanciarti nessuna di queste accuse. Perché, da quello che vedo, tutte le parti della tua psiche saranno in perfetta armonia e collaboreranno tra loro più di quanto non facciano da molto tempo. La tua alienazione da te stessa e la tua ipocrisia saranno ai minimi storici.

martedì 14 giugno 2011

2

"Ma io come faccio adesso senza di te?" chiesi quel giorno mentre guardavo il mondo che si avvicinava al tuo volto pallido e freddo per donarti un ultimo bacio.
Me ne stavo in disparte, ti guardavo da lontano come ho sempre fatto, col timore di invadere il tuo spazio. Tranne una sera, quando contro ogni previsione, appoggiai la testa sulla tua spalla, dopo la cena siciliana a base di quel pesce che detestavi tanto e piansi. Piansi tutte le mie lacrime, perchè era l'8 maggio, l'anniversario della morte di mio padre. E mai avrei immaginato che dopo solo un mese e mezzo, in un cazzo di merdosissimo lunedì sera della minchia, avrei perso anche te. Mi manchi, troppo.
Ma alla fine ho raccolto tutto il coraggio che avevo, e ti ho baciato anch'io, in quella che chiamano la camera ardente...ardente di tutto il dolore che un essere umano può contenere.

Ti voglio bene, come sempre.

Capelli

Stanotte ho sognato capelli.

Prima ero nel salone nuovo del mio parrucchiere che al momento di fare la piega mi abbandonava nelle mani di un bambino (che poi in realtà era una bambina) che sembrava molto sicura di sè, verso cui però io non nutrivo la minima fiducia, anche se la prima volta che mi sono guardata allo specchio ho notato che aveva fatto un ottimo lavoro. Ero turbata e preoccupata, ci tenevo in modo molto particolare ad uscire di lì con la testa perfetta e per tutto il tempo non ho fatto che complicarle la vita, tanto che ricordo solo molta confusione.

Poi ero in una stanza d'albergo insieme a due ragazze, loro si asciugavano i lunghi capelli in bagno, mentre io facevo la stessa cosa seduta sul letto. Ma il mio phon era monco, gli mancava il beccuccio.
Il parrucchiere nei sogni può fare la sua apparizione come simbolo di qualcosa o di qualcuno che ha il potere di agire sul sognatore: condizionare, modificare, far riflettere, influenzare, aiutare. Il parrucchiere si occupa dei capelli, i capelli sono sulla testa, alla testa sono legati i pensieri, le idee, le opinioni. Ed il significato del parrucchiere nei sogni è ugualmente legato a pensieri ed idee che vengono “elaborate”, modificate, aggiustate.

Sognare un parrucchiere che pettina il sognatore, fa pensare alla necessità di mettere ordine nella propria testa, fare ordine nei propri pensieri, riflettere, oppure cambiare opinione.

Il simbolo del parrucchiere non è quasi mai giudicante, e difficilmente provoca sensazioni di angoscia come altri personaggi onirici. Il parrucchiere agisce facendo del suo meglio e senza giudicare. Possiamo considerarlo un buon alleato. Un Sé psichico attivo, un’energia positiva che ha a cuore il benessere e la capacità di relazionarsi con gli altri.

I capelli nei sogni sono legati al potere personale, per questa ragione, anche il parrucchiere nei sogni può far emergere le qualità personali ed esprimere ciò che il sognatore è, ciò che sente. E’ uno strumento efficace ed un alleato, quando le emozioni nei sogni sono di fiducia.

Ma se ci mettiamo nelle mani di un parrucchiere onirico che non ci ispira fiducia, se nel sogno sentiamo paura, ansia, o non riconosciamo la nostra immagine allo specchio, dovremo riflettere molto attentamente su quello che stiamo facendo, e chiederci se anche nella realtà ci stiamo affidando a persone che ci lasciano pieni di dubbi, o se ci costringiamo a vivere situazioni che forse ci danneggiano, nelle quali non crediamo.

Dobbiamo pensare che il parrucchiere ci “mette le mani in testa”, e noi glielo permettiamo. Chiediamoci quindi a chi nella realtà riserviamo la stessa fiducia, a chi ci arrendiamo con facilità, di chi abbiamo soggezione… Chi ci mette le mani in testa? Rispondere a queste semplici domande ci aiuterà a capire un po’ di più il nostro parrucchiere onirico e la sua funzione nei nostri sogni.
Ogni gesto che il parrucchiere nei sogni compie con i nostri capelli: lavare, pettinare, tagliare, fissare con la lacca sarà il riflesso di un bisogno che sta emergendo, o di un cambiamento avvenuto e di cui non siamo ancora consapevoli.

lunedì 13 giugno 2011

Parla piano

Vinicio Capossela

Parla piano e poi
non dire quel che hai detto gia’
le bugie non invecchiano
sulle tue labbra aiutano
tanto poi
è un’altra solitudine specchiata
scordiamoci di attendere
il volto per rimpiangere
Parla ancora e poi
dimmi quel che non mi dirai
versami il veleno di
quel che hai fatto prima…
su di noi
il tempo ha gia’ giocato ha gia’ scherzato
ora non rimane che
provar la verita’
Che ti da’ che ti da’
nascondere negli angoli
dire non dire
il gusto di tradire una stagione
sopra il volto tuo
pago il pegno di
volere ancora avere
ammalarmi di te
raccontandoti di me
Quando ami qualcuno
meglio amarlo davvero e del tutto
o non prenderlo affatto
dove hai tenuto nascosto
finora chi sei?
cercare mostrare provare una parte di sé
un paradiso di bugie
La verita’ non si sa non si sa..
come riconoscerla
cercarla nascosta
nelle tasche i cassetti il telefono
che ti da’ che mi da’
cercare dietro gli angoli
celare i pensieri
morire da soli
in un’alchimia di desideri
sopra il volto tuo
pago il pegno di
rinunciare a me
non sapendo dividere
dividermi con te
Che ti da’ che mi da’
affidarsi a te non fidandomi di me..
Sopra il volto tuo
pago il pegno di
rinunciare a noi
dividerti soltanto
nel volto del ricordo

sabato 11 giugno 2011

Mentre fuori piove

La tristezza in questi giorni non accenna ad abbandonarmi.
All'improvviso ti capita un imprevisto che non avevi calcolato e il tuo mondo va in pezzi perchè a puttane è finita la tua autonomia, hai bisogno d'aiuto, non vorresti chiederlo ma devi e ti senti fragile e vulnerabile.
La tua famiglia ti volta le spalle, sai che se ci fosse ancora tuo padre sarebbe diverso e soffri il doppio, percepisci la sua assenza più di sempre e vorresti gridare che non è giusto.
E tante piccole cose che di norma lasci scivolare via assumono un'importanza diversa, ti guastano l'umore, ti fanno sentire quel sapore acre di fumo in gola quando qualcosa brucia, qualcosa dentro di te, le tue convinzioni.
Ti ritrovi sveglia di notte a pensare a tutte le persone che sono passate nella tua vita, ti senti un po' fortunata un po' persa e vorresti poter dire ad ognuno quello che non hai fatto in tempo, tempo scaduto: non si può.
Piove, incessantemente, fuori e dentro di te.

venerdì 10 giugno 2011

Elemosinare

Un giorno ci scriverò un pezzo.
Il giorno che sarò pronta a non farlo più.

Turbo Sexophonic Delight

Darryl Dawkins è stato un professionista della pallacanestro dal 1975 al 1996. È stato una delle personalità più pittoresche di quello sport, e diceva di vivere per una parte del tempo sul pianeta Lovetron, dove aveva perfezionato la sua abilità di giocoliere interplanetario. Gli piaceva anche dare nomi di fantasia alle sue schiacciate. La sua preferita era la “turbo sexophonic delight” (delizia turbosessofonica). Ti invito a comportarti come Darryl Dawkins nel tuo campo, Vergine. Da’ un nome alla mossa che ti caratterizza o al tuo speciale modo di giocare. Con un tocco scherzoso, fa sapere a tutti quanto ami e quanto sei bravo in quello che fai.

martedì 7 giugno 2011

VICEVERSA

Tengo miedo de verte
necesidad de verte
esperanza de verte
desazones de verte
tengo ganas de hallarte
preocupación de hallarte
certidumbre de hallarte
pobres dudas de hallarte
tengo urgencia de oírte
alegría de oírte
buena suerte de oírte
y temores de oirte
o sea
resumiendo
estoy jodido
y radiante
quizá más lo primero
que lo segundo
y también
viceversa.

Ho paura di vederti
necessità di vederti
speranza di vederti
inquietudine di vederti
ho voglia di trovarti
preoccupazione di trovarti
certezza di trovarti
dubbi di trovarti
ho urgenza di sentirti
allegria di sentirti
fortuna di sentirti
e paura di sentirti
cioè
riassumendo
sono fottuta
e raggiante
chissà più la prima
che la seconda
ed anche
viceversa.


[Mario Benedetti]

lunedì 6 giugno 2011

Come diceva Irene

A volte sento tutta la tristezza del mondo,
contenerla per una minuscola anima
è un'impresa impossibile.
Ma testarda ci provo,
fiera mi batto,
presuntuosa ci riuscirò,
umile mi lascerò sopraffare
e insegnare l'arte di sfruttare il dolore.
Sopravviverò,
infine.
No, non sono capace di battermi per la felicità altrui,
troppo impegnata a cercare la mia,
come una bimba punto i piedi in terra e grido:
"Non è giusto!"
Semmai crescerò...

sabato 4 giugno 2011

La 24 ore

Improbabile addirittura impossibile

“Il più grande piacere della vita è fare quello che gli altri dicono che non potremo mai fare”, ha scritto il saggista Walter Bagehot. Personalmente, non credo che sia la massima soddisfazione possibile per un essere umano, ma senza dubbio ha un suo fascino provocatorio. Posso consigliarti di esplorare le sue possibilità nelle prossime settimane, Vergine? I segni astrali lasciano intendere che sei nella situazione ideale per portare a termine un’impresa nella quale ti hanno detto che è improbabile o addirittura impossibile che tu riesca.

venerdì 27 maggio 2011

Quando ascolto queste parole

... penso sempre a quando avrò un figlio ...
"Mani dentro mani e prova a stringere
tutto quello che non trovi
negli altri ma in me
quasi per magia
sembra riaffiorare tra le dita mie
Potessi trattenere il fiato prima di parlare
avessi le parole quelle giuste per poterti raccontare
qualcosa che di me poi non somigli a te
Potessi trattenere il fiato prima di pensare
avessi le parole quelle grandi
per poterti circondare
di quello che di me
bellezza in fondo poi non è
Bocca dentro bocca e non chiederti perchè
tutto poi ritorna
in quel posto che non c'è dove per magia
tu respiri dalla stessa pancia mia"

Troppo cerebrale



Troppo cerebrale per capire che si può star bene senza
complicare il pane
ci si spalma sopra un bel giretto di parole vuote ma doppiate
Mangiati le bolle di sapone intorno al mondo e quando dormo
taglia bene l'aquilone, togli la ragione e lasciami sognare, lasciami
sognare in pace
Liberi com'eravamo ieri, dei centimetri di libri sotto i piedi
per tirare la maniglia della porta e andare fuori come Mastroianni
anni fa,
come la voce guida la pubblicità
ci sono stati dei momenti intensi ma li ho persi già
Troppo cerebrale per capire che si può star bene senza
calpestare il cuore
ci si passa sopra almeno due o tre volte i piedi come sulle aiuole
Leviamo via il tappeto e poi mettiamoci dei pattini
per scivolare meglio sopra l'odio
Torre di controllo, aiuto, sto finendo l'aria dentro al serbatoio
Potrei ma non voglio fidarmi di te
io non ti conosco e in fondo non c'è
in quello che dici qualcosa che pensi
sei solo la copia di mille riassunti
Leggera leggera si bagna la fiamma
rimane la cera e non ci sei più...
Vuoti di memoria, non c'è posto per tenere insieme tutte le
puntate di una storia
piccolissimo particolare, ti ho perduto senza cattiveria
Mangiati le bolle di sapone intorno al mondo e quando dormo
taglia bene l'aquilone
togli la ragione e lasciami sognare, lasciami sognare in pace
LIBERA COM'ERO STATA IERI HO DEI CENTIMETRI DI CIELO SOTTO I PIEDI
adesso tiro la maniglia della porta e vado fuori
come Mastroianni anni fa, sono una nuvola, fra poco pioverà
E NON C'E' NIENTE CHE MI SPOSTA O VENTO CHE MI SPOSTERA'
Potrei ma non voglio fidarmi di te
io non ti conosco e in fondo non c'è
in quello che dici qualcosa che pensi
sei solo la copia di mille riassunti
Leggera leggera si bagna la fiamma
rimane la cera e non ci sei più, non ci sei più, non ci sei...

Felice

Per nessuna ragione apparente
per il solo fatto di essere al mondo
perchè sono io
perchè questa è la mia vita
e mi somiglia sempre di più
si concede ai miei desideri
si piega al mio passaggio
si trasforma a mio piacimento
si adatta alle mie pulsazioni
si adegua alla mia volontà
si arrende al mio potere.
E si illumina mentre cammino,
spalanco gli occhi,
e sorrido di un sorriso che contiene tutto il senso.

mercoledì 25 maggio 2011

Potere e fiducia

In questo momento hai più potere di quanto non pensi. Più potere di comprendere situazioni confuse, di influenzare persone che consideravi poco inclini al cambiamento e di superare i tuoi apparenti svantaggi. In realtà, l’unica cosa che ti potrebbe impedire di ottenere molto più di quanto credevi possibile è la mancanza di fiducia in te stesso. Cerca di capirmi, Vergine, non ti sto chiedendo di coltivare una fiducia sciocca e arrogante nel tuo ego. Ti sto solo informando del fatto che esistono forze nascoste alle quali puoi fare appello.

Garage 53

Inconsci presagi

lunedì 23 maggio 2011

Allora Tango!

Strana la mia vita
arida e avida d'anima e amore
generosa a tratti si dona tutta.
Sembra me:
fredda e crudele con taluni
appassionata e piena con altri.
Imparo a danzare un ritmo nuovo
sto ballando un nuovo tango.

giovedì 19 maggio 2011

Otra Vez

La mia vita che sfiora la tua
le tue braccia attorno al mio corpo
quelle labbra sul mio collo
il tuo odore che si confonde col mio
il tuo cuore che sento battere contro il mio petto
il tuo sguardo sognante
quando si appoggia su di me
quel sussurro che sento
anche quando non parli
quella luce che vedo
anche se ti nascondi
quell'amore che si confonde nel tuo sorriso mesto
Tu,
alchemico con me.
Io,
ancora parte di te.

Quanto amo essere donna.



Da un'ora sono seduta qui.
pensando che,
ti voglio parlare.
E questa via della città
certo non è il modo ideale.
Passa tanta gente e
se in mezzo ci fossi tu,
se mi passassi accanto,
io ti sentirei.
Amore mio dove sei,
non pensi che,
io sono qua.
Mi farò ancora più piccola
se non sarai qui, con me.
Amore lontanissimo
ma qui, con me.
Passa il tempo e
certo ne avrei di cose da fare.
E non m'importa no,
non me ne andrò,
ti voglio aspettare.
Intorno a me c'è tanta fretta,
l'ennemsimo metrò,
io so che, non mi muoverò.
Amore mio dove sei,
non senti che,
io sono qua.
Mi farò ancora più piccola
se tu non sarai qui con me.
Amore lontanissimo
se tu sarai qui, con me

No, non l'ho ancora trovato

La folle bellezza della vita

“Non so quello che sto cercando”, canta allegramente Brendan Benson nella sua canzone What I’m looking for, “ma so che voglio cercare ancora un po’”. Ho il sospetto che queste parole potrebbero uscire nei prossimi giorni anche dalla tua bocca, Vergine. Temo che tu sia così innamorato della tua ricerca senza fine da aver perso di vista il suo oggetto. Sembra che tu preferisca questo inquieto girare a vuoto, per quanto a volte possa essere doloroso. Significa che probabilmente non sei più in sintonia con i tuoi desideri originari. Torna alla loro fonte pura e palpitante, per favore.

domenica 15 maggio 2011

E poi c'è la storia dei quadri

"A me m'ha sempre colpito questa faccenda dei quadri. Stanno su per anni, poi senza che accada nulla, ma nulla dico, fran! giù, cadono. Stanno lì attaccati al chiodo, nessuno gli fa niente, ma loro a un certo punto, fran! cadono giù, come sassi. Nel silenzio più assoluto, con tutto immobile intorno, non una mosca che vola, e loro, fran! Non c'é una ragione. Perché proprio in quell'istante? Non si sa. Fran! Cos'é che succede a un chiodo per farlo decidere che non ne può più? C'ha un'anima, anche lui, poveretto? Prende delle decisioni? Ne ha discusso a lungo col quadro, erano incerti sul da farsi, ne parlavano tutte le sere, da anni, poi hanno deciso una data, un'ora, un minuto, un istante, è quello, fran! O lo sapevano già dall'inizio, i due, era già tutto combinato, guarda io mollo tutto tra sette anni, per me va bene, okay allora intesi per il 13 maggio, okay, verso le sei, facciamo sei meno un quarto, d'accordo, allora buonanotte, 'notte. Sette anni dopo, 13 maggio, sei meno un quarto, fran! Non si capisce. È una di quelle cose che è meglio che non ci pensi, se no ci esci matto.
Quando cade un quadro.
Quando ti svegli un mattino, e non la ami più. Quando apri il giornale e leggi che è scoppiata la guerra. Quando vedi un treno e pensi io devo andarmene da qui. Quando ti guardi allo specchio e ti accorgi che sei vecchio"

Alessandro Baricco | Novecento

E poi capisci

Io sono le scelte che ho compiuto nelle esperienze che mi sono accadute. Non c'è indignazione perché c'è depressione, e quando anche un lieve moto di indignazione si leva, e' soffocato dalla frustrazione.
Credevo di sentirmi sola perché non ho un compagno.
Ho compreso che mi sento sola perché non ho mio padre.

La sfumatura

Non sopporto la nostalgia, la normalità, la cattiveria, l'iperattività, la bulimia, la gentilezza, la malinconia, la mestizia, l'intelligenza e la stupidita, la tracotanza, la rassegnazione, la vergogna, l'arroganza, la simpatia, il doppiogiochismo, il menefreghismo, l'abuso di potere, l'inettitudine, la sportività, la bontà d'animo, la religiosità, l'ostentazione, la curiosità e l'indifferenza, la messa in scena, la realtà, la colpa, il minimalismo, la sobrietà e l'eccesso, la genericità, la falsità, la responsabilità, la spensieratezza, l'eccitazione, la saggezza, la determinazione, l'autocompiacimento, l'irresponsabilità, la correttezza, l'aridita, la serietà e la frivolezza, la pomposità, la necessarieta, la miseria umana, la compassione, la tetraggine, la prevedibilità, l'incoscienza, la capziosità, la rapidità, l'oscurita, la negligenza, la lentezza, la medieta, la velocità, l'ineluttabilita, l'esibizionismo, l'entusiasmo, la sciatteria, la virtuosità, il dilettantismo, il professionismo, il decisioniamo, l'automobilismo, l'autonomia, la dipendenza, l'eleganza e la felicita.
Non sopporto niente e nessuno.
Neanche me stesso. Soprattutto me stesso.
Solo una cosa sopporto.
La sfumatura.

Paolo Sorrentino | Hanno tutti ragione

Malamente vivendo

Ostinarsi a cercare l'attenzione di chi non ti vuole, sottovalutando l'affetto e le cure di chi ti vuole bene non e' un bel modo di stare al mondo.

L'ironia

"Si sta allontanando la dignità, come una motocicletta di grossa cilindrata. Chissà perché ha optato per le Multifilter. Ah si, e' vero, sono piu' lunghe delle sigarette normali. Mai sottovalutare l'ironia, neanche nel momento piu' tremendo"

Paolo Sorrentino | Hanno tutti ragione

Sensibilitudine

Tra un grido di dolore e' un attacco frontale la linea e' sottile:
non sempre siamo in grado di capire.

Sorpresa

Non c'e niente di più forte della gentilezza e niente di più gentile della vera forza.

sabato 14 maggio 2011

Vai Vai, Tu Vai

Il silenzio fa il rumore
dei tuoi passi andati
ma vai, tu vai
conosco le mie lettere d'amore
e il gusto amaro del mattino

venerdì 13 maggio 2011

Detesto

Chi mi toglie il sorriso dalle labbra
e l'entusiasmo dal cuore.

giovedì 12 maggio 2011

Change

Nel libro The rough guide to climate change, Bob Henson parla dei “cinque posti da visitare prima che il riscaldamento globale li rovini”. Uno di questi è il Colorado Rocky Mountain national park. Molti dei suoi alberi sono già stati devastati dagli scarabei dei pini, la cui popolazione era tenuta sotto controllo da gelidi inverni prima che il clima cominciasse a cambiare. La Grande barriera corallina australiana e i ghiacciai alpini della Svizzera sono altre due bellezze naturali che stanno rapidamente cambiando forma. Ti consiglio di applicare questa linea di pensiero a icone con un significato più personale, Vergine.

Niente rimane uguale per sempre, ed è un ottimo momento per sfruttare le meravigliose risorse che sono in corso di trasformazione.

Materia fecale

Sulle labbra un gusto sgradevole
in fondo agli occhi la pesantezza della sconfitta
nella mente un vuoto denso.
La prima emozione che riconosco è il disgusto
di dover vivere un’altra giornata in un mondo fatto di questo
un sottile senso di impotenza mi attraversa da parte a parte
e mi ricorda quanto sia infinitesimale il senso della mia presenza
minimo il significato del mio personale palpito.

Per quanta luce
e forza
e coraggio
e bellezza
e poesia
io emani
c’è qualcosa che blocca
e ostruisce
e ostacola
e intasa
e ingorga
e ottura
e impedisce
e sbarra
e occlude:

si chiama merda.
Ed è più forte di qualunque altra cosa.

mercoledì 11 maggio 2011

domenica 8 maggio 2011

Alle 15 in punto

Ho sentito un fremito attraversarmi il corpo.
Rivivo quell'istante ogni anno
anche quando la mia mente tenta di scacciarlo
l'anima mia torna lì
disciplinatamente ribelle.
Ho ancora la tua mano nella mia
Pà.

mercoledì 4 maggio 2011

Fischietto

A cosa hai dovuto rinunciare negli ultimi dieci mesi, Vergine? Che cosa sei stato costretto a sacrificare o a cedere? Di qualunque cosa si tratti, prevedo che nel corso dei prossimi dodici mesi sarai risarcito. E questo processo comincerà presto. Non è molto probabile che la benedizione in arrivo sostituisca esattamente il sogno al quale hai dovuto rinunciare. Ma scoprirai una fonte inaspettata di nuove emozioni che farà sparire quel persistente senso di perdita e ti farà risorgere.

martedì 3 maggio 2011

Ho già nostalgia

Ho già nostalgia
delle prime parole
i primi passi
i primi battiti del cuore che accelera
mentre mi chiedo se ho compreso
delle volte in cui ti ho cercato
aspettato
ampliato tutti i tempi
per goderne un po' di più.
Le prime volte che la tua voce calda e soffusa
ha accarezzato il mio orecchio trepidante
la tua risata che risuona eterna nella mia mente
il mio nome pronunciato un tono più basso
mentre immagino le tue labbra che si schiudono
si appoggiano delicate e calde sulla mia pelle tesa di desiderio
Il buio,
gli occhi chiusi e la tua mano su di te (dentro me)
la mia mano dentro me (su di te)
Tu dentro me (dentro me)
Ho già nostalgia.

giovedì 28 aprile 2011

Casualmente

I Subsonica che parlano della manta mentre passa Il Diluvio.
E ho solo acceso la TV.

Inconsapevolezza

lanciala in alto

Piacere Dolore
Amore Odio
Il mondo è buio o luminoso
che il mio sguardo si soffermi sull'una
o l'altra faccia
di questa stessa medaglia.

mercoledì 27 aprile 2011

mi chiedo spesso

quanto io sia facile da raggiungere.
E la risposta è sempre,
poco,
sono poco facile da raggiungere.
Nel bene e nel male.
E quando qualcuno ci riesce,
ha tutta la mia stima,
e una parte del mio amore.

appunto!

Il 75 per cento degli adulti confessa che almeno una volta nella vita gli piacerebbe fare sesso in un bosco, eppure solo il 16 per cento dice di aver effettivamente provato quel brivido. Se rientri in quel 59 per cento che vorrebbe ma non ha mai potuto, le prossime settimane saranno il momento ideale per farlo sul serio. La tua capacità di provare piacere in luoghi selvaggi sarà al culmine, come anche il coraggio di affrontare avventure esotiche. Anzi, tra oggi e il 21 maggio ti consiglio di provare a realizzare tre fantasie che stanno maturando nella tua mente da molte lune.

Stanza Vuota

Mi innalzo al di sopra della mediocrità
in un volo lieve che mi lascia libera da fardelli.
I sensi, la carne, la vita nel suo afflato più istintuale sanno essere grevi
se l’anima è sotterrata da macerie e non si libra né volteggia,
com’è sua natura.
L’impalpabile si mescola al corporeo
in una miscellanea di sapore agrodolce
che cosparge attimi di inadeguata presenza.

venerdì 22 aprile 2011

BB

Quanto basta.
A volte da sentir mancare la terra sotto i piedi,
altre da invogliarci a camminare soli,
altre ancora da avvertire una piacevole malinconia...
pregustando il ritorno,
chè non abbiamo mai dubitato,
qualunque forma avesse.
Ma più di tutto
gioiosi di aver attinto,
foss'anche una volta sola e mai più.

mercoledì 20 aprile 2011

Humor dissipates worry

A volte è impossibile fare la cosa giusta.
Allora, fare metà cosa giusta è una valida alternativa.

Sarebbe il momento ideale per comprare il kit di preparazione all’apocalisse degli zombie, un pacchetto preparato da Martha Stewart. Ti dico questo non perché sia in arrivo un’apocalisse degli zombie, o qualsiasi altro tipo di apocalisse, ma perché possederne uno potrebbe aiutarti a ridere delle tue paure. Sarebbe un modo perfetto per collaborare con le tendenze cosmiche che cospirano per ridurre le inibizioni generate dalle tue ansie. Ricorda una delle regole fondamentali del gioco della vita: l’umorismo allontana le preoccupazioni.

lunedì 18 aprile 2011

Forse...

Sono entrata nel circolo vizioso degli amori impossibili,
il romanticismo nella sua forma più alta e raffinata.

Inviato da iPhone

venerdì 15 aprile 2011

Sentirsi leggere dentro

Eppure sapere troppo,
o mai abbastanza,
cercare un equilibrio,
sottile e spietato,
ma sempre desiderato.
Un giudizio che non merito
dà il senso del disorientamento.
Io so chi sono
nulla può cambiarlo,
la mia natura resta intatta,
sacra e distratta,
stropicciata quanto basta.

giovedì 14 aprile 2011

liberatio

La prossima potrebbe essere una buona settimana per accatastare i vecchi televisori che hai comprato per cinque dollari in un negozio dell’usato e passarci sopra con un bulldozer. Sarebbe anche un momento favorevole per accendere il fuoco in un camino e gettarci dentro le foto di tutte le persone apparentemente affascinanti delle quali eri infatuato ma che non meritavano il tuo amore intelligente. In altre parole, Vergine, è un momento perfetto per distruggere i simboli di tutte le cose che hanno prosciugato le tue energie e ti hanno impedito di andare avanti. Ci sono buone probabilità che questo scateni in te un sussulto di liberazione che innescherà ulteriori liberazioni nel corso delle prossime settimane.

http://www.internazionale.it/oroscopo/

martedì 12 aprile 2011

domenica 10 aprile 2011

nulla da dichiarare

Oggi per la prima volta sono tornata nel cimitero dov'è sepolto Guido.
Accanto alla sua bara nel terreno c'è una panchina in pietra,
mi sono seduta a guardare le foto che hanno portato gli amici:
quella in tuta da moto sulla spiaggia,
fa il classico gesto di saluto all'obbiettivo,
indice e medio a V,
quella della sua maglietta da calcio,
numero 5,
con le firme e le ultime parole di tutti i suoi compagni di squadra,
qualcuno ha scritto "Come faccio adesso senza di te?"
la prima frase che ho pronunciato io quando ho realizzato ...
Ma poi ce ne era una meravigliosa:
un primo piano,
gli occhiali da sole sulla testa rasata,
e il suo sorriso,
strafottente eppure dolce.
Sono rimasta a fissarla,
guardava dritto nella macchina,
sembra che ti guardi mentre tu lo guardi:
che bella sensazione.
Subito dopo,
per caso,
sono passata proprio sul luogo dell'incidente:
la sua chicane.

Nulla da dichiarare.