martedì 25 agosto 2009

Vita storta

Quanti ostacoli, tanti,
per raggiungere l'agognata meta.
La banalità del gustare più a fondo il successo finale,
può tramutarsi nella semplicità della soddisfazione.
L'umore scende a picco sulle difficoltà che affronto,
fisiche e no,
voglia di tenerezze,
calore,
chiacchiere e risate.
Brama di essere di nuovo me,
intera,
entusiasta,
allegra
e vagabonda.

L'aria si è rinfrescata,
la città non si è ancora ripopolata,
il mio quartiere non ha mai smesso di palpitare,
gli occhioni tristi dell'uomo nero che dice: "Sorry",
la mia amica africana che chiede: "How many?",
il tassista che sbaglia il numero civico,
il messaggio che non comprendo,
il medico che, stizzito, scrive: "Sono in ferie",
tu che torni bambina per continuare a chiedere "Perchè?",
lo sgabello arancione che ti strappa un sorriso,
la spugna viola come il tuo giacchino,
la tentazione di appoggiare il piede e spiccare il più alto dei salti in alto.

lunedì 24 agosto 2009

Desiderio

Il primo passo è fatto!
Sono così felice che piangerei.

Anche con tutto il mio impegno,
è stato un anno difficile,
un altro.

Adesso ho un solo desiderio,
che non dipende solo da me.
Ma anche dal ... destino?
Caso?
Fortuna?

No,
solo dalla mia anima,
che si schiuda
e accolga.

sabato 22 agosto 2009

35 giorni

Quando me li hanno prescritti mi sono sembrati una distanza irraggiungibile. Poi ho pensato ai 60 del mio omero e ho sorriso.

Sono trascorsi, tutti.

Solo 5 settimane fa ero nel Pronto Soccorso di Perugia e speravo ancora che fosse solo una contusione, per scoprire invece che la frattura c'era: "Ma con un bel gesso tornerà tutto a posto" disse il radiologo, un omone gigante, ma con i modi affettuosi e lo sguardo dispiaciuto. Notò che avevo gli occhi lucidi, ma no, non avevo pianto.

Ormai mancano poche ore ed io da qualche giorno immagino me che cammino come prima, me senza stampelle, me fuori di casa senza l'aiuto di nessuno, me che parlo di mille cose e ne vivo di più.

Ma l'immagine più confortevole è quella di me sulla mia moto, me che innesto la prima, lascio gradualmente la frizione e insieme inizio a girare la manopola del gas.

Ma prima ancora mi vedo infilare la tuta, sistemare le protezioni sulle ginocchia, chiudere i piedi negli stivali, cercando il punto giusto della cerniera perchè non batta sul polpaccio; infilare il giacchino, prendere casco e guanti e darmi un'ultima occhiata allo specchio, soddisfatta, prima di uscire a prendere la moto: girare la chiave e lasciarla scaldare mentre completo la vestizione.

Infine salire, fare manovra e ... partire!

giovedì 20 agosto 2009

Autenticità

Vergine (23 agosto - 22 settembre)

Basta con i dessert avariati, Vergine. Niente più rischi invitanti o veleni succulenti. E nemmeno tesori inutili, successi vani o genialità idiote. Presto tutte queste esperienze folli saranno lontane, sparite, morte. La settimana prossima le cattive influenze che cercavano di spacciarsi per buone saranno scomparse grazie alla tua coraggiosa spinta verso l’autenticità. Sarai pronta a ritrovare la tua innocenza e a giocare in luoghi dove la purezza è la regola e non l’eccezione. Il tuo spirito selvaggio si sta già rigenerando, e ti darà la forza di sconfiggere quelle influenze che minacciavano di soffocare il tuo spirito.

http://www.internazionale.it/oroscopo/

martedì 18 agosto 2009

Come foglie

Video

E’ piovuto il caldo
Ha squarciato il cielo
Dicono sia colpa di un’estate come non mai
Piove e intanto penso
Ha quest’acqua un senso
Parla di un rumore
Prima del silenzio e poi…
E’ un inverno che va via da noi
Allora come spieghi
Questa maledetta nostalgia
Di tremare come foglie e poi
Di cadere al tappeto?
D’estate muoio un po’
Aspetto che ritorni l’illusione
Di un’estate che non so…
Quando arriva e quando parte,
Se riparte?
E’ arrivato il tempo
Di lasciare spazio
A chi dice che di spazio
E tempo non ne ho dato mai
Seguo il sesto senso
Della pioggia il vento
Che mi porti dritta
Dritta a te
Che freddo sentirai
E’ un inverno che è già via da noi
Allora come spieghi
Questa maledetta nostalgia?
Di tremare come foglie e poi
Di cadere al tappeto?
D’estate muoio un po’
Aspetto che ritorni l’illusione
Di un’estate che non so…
Quando arriva e quando parte,
Se riparte?
E’ un inverno che è già via da noi
Allora come spieghi
Questa maledetta nostalgia?
Di tremare come foglie e poi
Di cadere al tappeto
D’estate muoio un po’
Aspetto che ritorni l’illusione
Di un’estate che non so…
Quando arriva e quando parte,
Se riparte?
E’ arrivato il tempo
Di lasciare spazio
A chi dice che di tempo
E spazio non ne ho
Dato mai

Ma...mma

Mi sono lasciata straziare ancora dal tuo gelido sguardo,
dalla tua rassegnata immobilità,
dalla tua finta indifferenza.

Ti ho provocata, insultata, ignorata.
Non mi basta.

Sei troppo lontana,
non posso più perdonarti,
scusarti,
amarti.

Tu mi fai male.
Io, non sono stata tua figlia mai.

Non pronuncerò più il tuo nome.


Sei l'unica che vorrei ...

Libertà

perchè proprio io?
perchè proprio ora?
ora che avevo trovato il mio mondo
ora che ero felice
ora che guidavo con tutta la mia anima!

MA VAFFANCULO!!!

non serve proprio a niente ... è tutta una beffa!
la vita è una beffa, si prende gioco di te, dei tuoi sentimenti, delle tue fragilità, si diverte a ferirti sempre quando pensi di aver conquistato qualcosa di bello!

ti porta via il padre che amavi e ti lascia una madre inesistente!
ti porta via il tuo amico più caro quando sentivi che non avresti più potuto farne a meno,
ti porta via l'unico uomo che hai amato per lasciarti le briciole che tenti di mettere insieme, ma non basterebbero nemmeno per uno spuntino!

STASERA VAFFANCULO!!!

mercoledì 12 agosto 2009

Raddoppia la vigilanza

VIRGO (August 23 - September 22)

Two annoyances that had been bugging you before your exile have been neutralized. But you've still got at least one more to go, so don't relax yet. In fact, I think you should redouble your vigilance. Check expiration dates on your poetic licenses and pet theories. Scrub the muck from your aura, even if your friends seem to find it "interesting." And learn to read your own mind better so you can track down any disabling thoughts that might still be lurking in remote corners.

http://www.freewillastrology.com/horoscopes/virgo.html

martedì 11 agosto 2009

:

Riprendere in mano il quaderno,
cercare una penna che scriva a modo mio,
macchiare nuove pagine di me.
La solita Valentina,
quella che quando non basta più nulla torna a rifugiarsi lì.
Urgenza antica e mai sopita,
sentire fisicamente le parole,
vederle comporsi sotto le mie dita.

Quello che mi manca di più è la sicurezza di averti nella mia vita.
Amavo la sensazione speciale che mi lasciavi dentro dopo una serata insieme. Ero onorata di essere Tua amica, godere del tuo affetto. Mi facevi sentire importante perchè mi accettavi, senza chiedermi nulla.

Sapevi provocarmi stupore scrivendo le frasi più banali:

"Mi fido di te";
"Chiama quando arrivi";
"L'importante è che ti stai divertendo";
"La gola come va?";
"Buona notte".

Eri una creatura che volava al di sopra di tutto, eppure eri dentro ... tutto.

lunedì 10 agosto 2009

Tu

I tuoi guanti,
quelli leggeri, sdruciti dal tempo.
Il tuo giubbetto,
quello che sembrava così poco sicuro e invece ha tenuto.
Il tuo casco,
quello che: "Ti pare che lo indossi per andare a prendere l'aperitivo?"
Quando ascolto i ricordi di altri,
sento solo un bisogno urgente di riaverti con me,
come ti ho visto solo io.

sabato 8 agosto 2009

Sobborgo del 7° Cielo

VIRGO (August 23 - September 22)

First of all, my friend, you don't need any second-hand anything, let alone second-hand love. Second of all, dearest, you are hereby ordered not to hang around any third-rate situations where you feel like a fifth wheel. You understand? Thirdly, wonderful one, keep in mind that any eight ball you may fantasize that you're behind is just a figment of your own delusions. Fourthly, lover, I assure you that your sixth sense can now lead you -- if you cleanse it of its excess superstition -- to a place that is, if you have a good imagination, a suburb of the seventh heaven.

http://www.internazionale.it/oroscopo/

Cervello vuoto

E smettere di rimestare in questo modo in un dolore che non appartiene solo a te?
E' così: nulla potrà riportare indietro un amico che ho amato e di cui sento una mancanza soffocante.
A volte penso che neppure lui sappia cosa sia accaduto realmente e saperlo non cambia il dolore che provo nè ciò che ho vissuto con lui.
Ho già invitato a rispettare la persona che era, la sua riservatezza e il suo modo di vivere.
Non c'è più.
Vorrei che si rispetasse questa realtà,
per quanto dura sia.

martedì 4 agosto 2009

...

Mi manchi da soffocare nel vuoto che hai lasciato.
Silenzioso, solo, in un attimo sei sparito,
discreto come hai vissuto,
eppure presente,
così vivo nell'anima mia,
che duole profondamente,
straziata.

lunedì 3 agosto 2009

Pensieri

Nella mente mille domande
e congetture
dalle conclusioni incerte.
Arresto il flusso dei pensieri
e mi distraggo con qualunque pretesto.
Vorrei fermare il tempo
i bisogni,
i desideri.
Ma fermerei me.

domenica 2 agosto 2009

Gessi e lividi


Ho spento il cervello.
Sono in un'altra dimensione, quella di chi deve riordinare la funzioni fisiche e riorganizzare il proprio corpo.
Ma so chi sono: una che si fa delle domande di fronte agli eventi che vive, che accadono all'improvviso.
Sono stata a lungo in compagnia nei primi giorni, quelli dell'adattamento ad un osso rotto, ma ora ho bisogno di ascoltarmi e parlarmi e di riacquisire la mia indipendenza.
So che mancano ancora tre settimane e che per ora la mia non è un'autonomia vera.
Ma questo è il primo giorno vissuto da sola: la prima mattina in cui mi sono svegliata da sola e ho iniziato la giornata preparandomi la colazione da me, alzando le tapparelle con le mie mani, sistemando le mie cose in casa senza l'aiuto di nessuno.
Sono fortunata perchè ho trovato la mia "famiglia" (e le virgolette mi sembrano davvero inadeguate!), ma anche perchè amo la mia casa e la mia solitudine.
Quando sono caduta ho pensato immediatamente alle rinuncie che avrei dovuto fare, a tutta l'avventura che mi aspettava per rimettere in moto una gamba spezzata.
E come quando è morto Guido ho pensato: "Fortuna che prima ho affrontato la morte di mio padre!"; così nel Pronto Soccorso di Perugia mi sono detta: "Fortuna che mi sono già rotta un braccio e ora so cosa devo fare".