martedì 27 ottobre 2009

La profezia

"Non voglio più essere manipolato da cose esterne alla mia volontà.
Non voglio più essere gettato nella confusione.
Ho già ucciso mio padre.
Ho già violato mia madre.
E adesso sto penetrando mia sorella.
Se la maledizione esiste, preferisco andarvi incontro di mia iniziativa. Voglio che tutto finisca al più presto. Voglio togliermi il più presto possibile questo peso dalle spalle. E dopo, non voglio più essere coinvolto dai progetti di qualcun altro, ma vivere secondo la mia volontà.
Questo è ciò che desidero.
Ed eiaculo dentro di lei".


Kafka sulla spiaggia, Murakami Haruki 2002

lunedì 26 ottobre 2009

Pensieri sparsi del venerdì

Il messaggio di Daniele è arrivato come una luce delicata e tenue in una mattina pesante e grigia, quasi irreale, come sa esserlo lui, semplice e insolito:
“Sto bene, ho trovato un equilibrio che mi piace”.
Dev'essere questo il segreto: trovare un equilibrio che ti piaccia.

Anch'io talvolta l'ho trovato, per brevi periodi, sebbene il termine “periodo” sembri indicare uno spazio di tempo troppo lungo. Potrei anche elencarli, soffermandomi sui dettagli, com'erano fatti quei brevi periodi. Ma non sarà ripetendo quelle azioni che proverò di nuovo la sensazione di sereno appagamento. Sarebbe nostalgia, quel sentimento che fa sembrare tutto infinitamente piacevole, che dona una luce positiva a tutto ciò che ricordi, con malinconia.

Scrivere senza tema è impegnativo, quanto eccitante è la sensazione di libertà.

Ho letto alcuni racconti moto&amore: sono sorprendentemente brutti. Non avrei potuto vincere perchè il mio sarebbe stato così tanto più bello da risultare spiacevole.

Ci sono cose che scrivo di notte e la mattina cancello, anche se qualcuno avrà letto e qualcun altro ha risposto, in privato. Hai ragione tu: ci si espone di più quando si commenta un'emozione scritta, che non una foto.
Le foto! Attendo, attendo .. stand by .. mi ricorda quel tizio in Sardegna, 17 anni fa, che usava l'espressione inglese come un mantra.

E questa notte ho pianto pensando a mio padre.
Sono andata a dormire allegra e all'improvviso sono ricomparse le immagini di quel pomeriggio in ospedale. Mi si è gelato il sangue nelle vene.
E allora ho pensato a Guido ...

Talvolta provo a ricordarli concreti, nel tentativo di renderli ancora reali, di sentire la loro presenza per soffrirne l'assenza. Ho il terrore di dimenticarli, non sentire più nulla per loro, mentre la voragine poco a poco viene colmata.

Nessuno scrittore è così sciocco da usare la matita:
non scorre, non segue,
bensì rallenta,
il flusso dei pensieri
e si consuma in fretta,
procurando dannose pause all'ispirazione.
Lo strumento più adeguato è il PC,
se si sa usarne agilmente la tastiera.

... ma talvolta è troppo fredda.

giovedì 22 ottobre 2009

Fame profonda

Vergine (23 agosto - 22 settembre)
Ieri notte ho sognato che la Papessa dei tarocchi prendeva vita e mi lasciava un messaggio per te: "Di' alle Vergini che quando la loro fame profonda comincerà a farsi sentire non devono attingere alla ciotola dei semi, anche se li trovano deliziosi. Questo magro pasto non soddisferebbe la loro fame profonda. Invece dovrebbero piantare i semi e lasciarli crescere. Sarà il raccolto che otterranno a soddisfare pienamente la loro fame".

http://www.internazionale.it/oroscopo

venerdì 16 ottobre 2009

Proprio a passo di lumaca

Vergine (23 agosto - 22 settembre)

Per ottenere l’oro che serve a fabbricare un anello nuziale, bisogna lavorare una tonnellata di metallo grezzo. Per distillare il messaggio preciso che vogliono trasmettere, molti scrittori producono una marea di frasi inutili. Tieni a mente questi esempi nel valutare i tuoi ultimi progressi, Vergine. Forse hai l’impressione di procedere a passo di lumaca e di non tirare fuori nulla di buono. Ma secondo la mia analisi dei presagi astrali, stai per fabbricare l’equivalente di un anello d’oro.

http://www.internazionale.it/oroscopo/

martedì 13 ottobre 2009

Kafka sulla spiaggia

"Qualche volta il destino assomiglia a una tempesta di sabbia che muta incessantemente la direzione del percorso. Per evitarlo cambi l'andatura. E il vento cambia andatura, per seguirti meglio. Tu allora cambi di nuovo, e subito di nuovo il vento cambia per adattarsi al tuo passo.

Questo si ripete infinite volte, come una danza sinistra col dio della morte prima dell'alba. Perchè quel vento non è qualcosa che è arrivato da lontano, indipendente da te. E' qualcosa che hai dentro. Quel vento sei TU.

Perciò l'unica cosa che puoi fare è entrarci, in quel vento, camminando dritto e chiudendo forte gli occhi per non far entrare la sabbia. Attraversarlo, un passo dopo l'altro. Non troverai sole nè luna, nessuna direzione e forse nemmeno il tempo. Soltanto una sabbia bianca, finissima, come fosse fatta di ossa polverizzate, che danza in alto nel cielo.

Devi immaginare questa tempesta di sabbia.

E naturalmente dovrai attraversarla,
quella violenta tempesta di sabbia.
E' una tempesta metafisica e simbolica.
Ma per quanto metafisica e simbolica,
lacera la carne come mille rasoi.
Molte persone verseranno il loro sangue
e anche tu verserai il tuo.
Sangue caldo e rosso.
Che ti macchierà le mani.
E' il tuo sangue,
e anche il sangue di altri.

Poi, quando la tempesta sarà finita, probabilmente non saprai neanche tu come hai fatto ad attraversarla e a uscirne vivo. Anzi, non sarai neanche sicuro se sia finita per davvero.

Ma su un punto non c'è dubbio.
Ed è che tu,
uscito da quel vento,
non sarai lo stesso che vi è entrato.
Sì,
questo è il significato di quella tempesta di sabbia".

MURAKAMI HARUKI, 2002

domenica 11 ottobre 2009

Siena 2006

sabato 10 ottobre 2009

Oggi va così

Sono stanca di scendere a compromessi.
Non c'è più lo spazio se non tradendo se stessi.
Sarà questo nuovo autunno che avanza dentro la mia anima,
ma per ora vedo poche luci.

Vorrei poter dire che la vita è ingiustamente crudele,
ma so che la realtà è che non capiamo nulla
finchè non ci facciamo veramente del male.

Mi sento così ingabbiata nel dover essere sempre bravina,
che mi sembra di scoppiare.
So che quello che mi muove è troppo lontano da qui
per essere compreso.

giovedì 8 ottobre 2009

quasi 30

Porto Santo Stefano - Agosto 2005



Magra,
capelli lunghi e ondulati,
senza trucco,
abbronzata,
abiti comodi,
il sorriso di sempre,
lo sguardo un po' dolce un po' imbronciato.

Immagini vecchie di quattro anni.

Il corpo era libero,
la mente caotica,
l'anima ingarbugliata.

mercoledì 7 ottobre 2009

Più vero di così!

VIRGO (August 23 - September 22)

Uno dei più grandi poeti turchi moderni è stato Seyfettin Bascillar, che per molti anni ha lavorato come ispettore delle carni nel New Jersey, dove è morto nel 2002. Il premio Nobel Czeslaw Milosz ha vissuto per più di quarant’anni a Berkeley, in California, continuando a scrivere in polacco, la sua lingua madre. Il poeta islandese Stephan G. Stephansson ha passato quasi tutta la vita in Canada, ma ha sempre scritto nella sua lingua. Questi personaggi mi fanno pensare alla situazione in cui ti trovi adesso: cerchi di fare quello che ti viene spontaneo in un posto molto diverso da quello in cui hai imparato a essere spontaneo. Ma questa sensazione di spiazzamento potrebbe essere la chiave del tuo successo.

lunedì 5 ottobre 2009

Quello che non c'è



Quello che per me è finto per gli altri è reale,
quello che per me è reale per gli altri è follia?

Lontana dalla verità,
di chi?

Immobile sono stata per scelta,
immobile sono per forza.

La moto era movimento libertà emozioni sfide,
ma anche paura dolore sconfitta.

Sento i rombi passare,
mi volto a guardare,
vorrei non solo essere
ma avere.

Buonanotte ...

domenica 4 ottobre 2009

Perdendo_Si

Cerco nuovi stimoli,
battiti,
guizzi d’entusiasmo,
frammenti di allegria,
combatto un’assopita vitalità.

Tramonta un altro giorno,
sull’anima spenta:
coraggio o viltà,
menzogna o paura?

Pulsione esigente a guardare più in là,
più in là,
più in là!

Mi perdo e ritorno,
riparto ed inciampo,
mi rialzo e ritento,
esausta,
mi fermo.

Sconfitta,
mi abbatto,
spengo,
tutto.

sabato 3 ottobre 2009

Perchè? Ha bisogno di una scossa?

Vergine (23 agosto - 22 settembre)

Il poeta Linh Dinh ha cercato di immaginare un mondo in cui è vietato essere freddi e distaccati. “Nel tentativo di incoraggiare i suoi cittadini sonnacchiosi a essere più energici e decisi”, ha scritto con spirito profetico, “il governo ha imposto l’uso del punto esclamativo alla fine di ogni frase, scritta o pronunciata. Per esempio, bisognerà dire: ‘Sembra che pioverà!’ o ‘Devo dormire!’”. Ti consiglio di trasformare al più presto la sua fantasia in realtà, Vergine! Ti farebbe bene essere più elettrizzato del solito! Un piccolo espediente come immaginare che tutte le tue frasi finiscano con il punto esclamativo potrebbe dare una scossa alla tua vita!

http://www.internazionale.it/oroscopo/

giovedì 1 ottobre 2009

Mu



Nessuna cosa.
Non Uno, non Zero,
non Sì, non No:
Mu.

La risposta sì
o la risposta no
sono errate:
non fare la domanda.

Il sì o il no
confermano o smentiscono un'ipotesi,
la risposta Mu
è al di là delle ipotesi.

Le risposte Mu sono quelle su cui si può crescere.

Dove andiamo a Cena?

Mercoledì, 3 Giugno 2009 .. Lago di Avigliana

Abbiamo scelto il ristorante, Tu davanti a fare strada. Io tutto il tempo dietro ad ammirare la Tua figura sulla moto sportiva che sembra disegnata per Te. Ti ho sempre trovato affascinante, in moto. Ogni volta che stavo dietro e Ti guardavo guidare, sentivo lo stomaco in subbuglio e una voglia incontrollabile di Te.

Le nostre serate migliorano di volta in volta.
Ricordo che un tempo vivevo l’ennesimo invito con una leggera sensazione di disagio, temevo non avessimo molto da raccontarci. Invece la serata trascorreva sempre tra chiacchiere allegre e qualche confidenza.

Ma adesso Ti sento più vicino, diverso, sento la Tua cura verso di me, a modo Tuo. E quando mi riaccompagni a casa, senza chiedermi nulla, allungando la strada del Tuo rientro, sento tutto il tuo affetto avvolgermi con una dolcezza mai scontata,
che è solo Tua.

Tu non fai quel passo, forse Te ne sarò grata a vita.
Ieri sera è stato più facile “accontentarmi”.
Ma mentre ero lontana pensavo solo a Te.
Ti scrivevo per sentirti un po’ con me,
ti chiamavo quando il senso di mancanza era troppo forte!
Il giorno dopo mi pentivo, temendo che tutto questo ti allontanasse da me.
Ma non ho smesso di farlo,
fino all'ultimo giorno.

Tre Febbraio Duemilanove

Rimugino per due giorni finchè mi accorgo che .. è ora di perdonare. Non so da quale situazione o persona iniziare .. ma devo provare a perdonare. I pensieri ossessivi che occupano la mia mente nelle notti insonni, quando l’alcool non ha invaso il mio sangue, possono placarsi solo con il perdono.

E allora mi prendo la libertà di pensare che forse sono ancora innamorata di una persona che detesto e di cui spesso mi sono vergognata.
E perdonarmi per aver amato la persona sbagliata?
Perdonarmi per aver commesso l’errore di scegliere qualcuno che ha nutrito la mia autodistruttività?
E perdonare le persone che mi hanno ferito, trascendendo la comprensione razionale dei loro gesti, delle reazioni alla mia ambiguità?
Perdonare chi non mi ha compresa, chi non è riuscito a starmi vicino, chi ha fatto riecheggiare il mio senso di inadeguatezza e le mie fragilità?

Non mi sono fatta male, sono solo inciampata, ma sto bene, stai tranquillo, non ti devi preoccupare così tanto, vedi? Sono ancora in piedi.

So che il mio lato migliore è emerso e sta scaldando l’aria gelida di questo pomeriggio invernale.
Vado via subito.
Saluti, sorrisi.
Sono in moto dal mattino e il freddo inizia a dare proprio i brividi.