lunedì 8 novembre 2010

TRIBE ALL


Lussureggianti volti sapienti si sporgono dalla finestra di una casupola affacciata sul mare limpido, verde e cremisi.
Sono donne voluttuose dai sorrisi bianchi come la neve in montagna.
Le loro voci sono suoni soavi come l'arpa che accompagna il tramonto al di là del tempo, sono melanconiche come il buio che sopraggiunge sui folti e lunghi riccioli spettinati che incorniciano le loro spalle imbrunite dal sole.
La terra sotto i piedi scalzi si modella al loro passaggio.
Calpestano la sabbia tiepida della sera,
mentre la bassa marea accarezza la riva in un ritmo lento e regolare,
come il respiro di un neonato addormentato.
C'è profumo di spezie e brace nell'aria leggera che inebria narici minuscole,
nel sangue defluisce grintoso il nettare degli dei assiepati sulle nuvole al cospetto delle umane creature dalla pelle di bronzo.
Le stelle fanno capolino sul manto blu scuro stagliato oltre la linea sottile dell'orizzonte che si mescola con gli abissi, in un copulare che si ripete ogni notte con immutata passione.
La fiamma che arde la carne, zampilla e a tratti illumina braccia nodose che si muovono al ritmo lento e accondiscendente delle onde del mare all'imbrunire.
La tavola accoglie calda nel chiaroscuro le lunghe gambe nude e i polpacci possenti.
Le braccia ornate di disegni evocativi si allungano verso il centro e afferrano, strappano con antica eleganza il cuore pulsante dell'animale abbattuto.
Sguardi impregnati di secoli di vita,
fedeli e selvaggi come i lupi,
coraggiosi e immortali,
svelano l'anima eterna.

1 commento:

Uomodipocafede ha detto...

Inarrivabile

Posta un commento