giovedì 26 febbraio 2009

Frammenti di sogni

Un intervento chirurgico.
Penso:
"Eliminerà la causa dell'aumento di peso"

Una finestra di msn che si apre,
un amico lontano che mi scrive:
"Vale!!!!!!!!!!
Ma dov'eri finita???????"

Un sms che trilla da mezzanotte:
"Ne parliamo venerdì"
Di cosa?!

Amo dormire sola,
ridestarmi,
al mattino,
avvolta nel piumone,
caldo di me.

mercoledì 25 febbraio 2009

La donna scheletro

Giù la maschera!
Con te non è mai servita.
Tu mi vedi, mi senti, mi leggi dentro.
Tu sai.
Ho bisogno di tempo, della tua pazienza,
per imparare a gestire la mia paura.
Mi costruisco la mia prigione,
impastata di risentimenti e ricatti.
L'antico schema mi avvinghia,
lo vedo ma non so evitarlo.
Questa volta no.
Sei un essere così raro ...


Clarissa Pinkola Estes, Donne che corrono coi lupi
La_favola_della_donna_scheletro

Il piolo mancante

Sulla tua scala del successo manca un piolo. Immagino che tu lo consideri un problema. In questo modo non potrai salire un passo alla volta, ma dovrai fare un gigantesco salto verso l'alto. Secondo me, però, è una cosa potenzialmente positiva. Il piolo mancante è il tipo di spinta di cui hai bisogno per tirar fuori le tue riserve nascoste di ingegnosità. Ti costringerà a diventare più intelligente e intraprendente di quanto potrebbe fare una salita molto più facile.


martedì 24 febbraio 2009

Quarta categoria

Gheriglio:Tutti abbiamo bisogno di qualcuno che ci guardi. A seconda del tipo di sguardo sotto il quale vogliamo vivere, potremmo essere suddivisi in quattro categorie. La prima categoria desidera lo sguardo di un numero infinito di occhi anonimi [...] La seconda categoria è composta da quelli che per vivere hanno bisogno dello sguardo di molti occhi a loro conosciuti [...] C'è poi la terza categoria, la categoria di quelli che hanno bisogno di essere davanti agli occhi della persona amata [...] E c'è infine una quarta categoria, la più rara, quella di coloro che vivono sotto lo sguardo immaginario di persone assenti. Sono i sognatori. Ad esempio Franz.

(M.Kundera, L'insostenibile leggerezza dell'essere)

Rottura senza separazione

Ancora sogni rivelatori ...

Sei arrivata tardi e non hai partecipato al pranzo?
Sarai rimproverata!
Non sei come vogliono loro?
Non sarai coinvolta!
Non ti comporti secondo i loro schemi?
Sarai esclusa!

E ti senti di nuovo in colpa per tutto il bello che ti accade. E ti chiedi se lo meriti, come se l'amore fosse un territorio da conquistare e non un dono.

Ma chi sono le persone che ami?
Quelle che ti permettono di essere come sei,
senza maschere,
senza ipocrisia,
senza pretese,
Quelle con cui sei TU,
con tutte le tue fragilità
senza il timore di essere rifiutata.

Prigioniera di te stessa, degli schemi che non sono tuoi, di quella dipendenza che hai coltivato per sentire un senso di appartenenza che non hai provato mai.

domenica 22 febbraio 2009

Turbamenti



Questa notte mio padre era adirato.
Con me.
Lo sguardo duro, i toni ostili, le parole erano lame taglienti.
Era indisponente e affatto conciliante. Ad ogni mia domanda rispondeva con tono di sfida. Tutta la famiglia riunita per un pranzo speciale. Anche le pietanze lo erano, alcune così strane che io non potevo non domandare.
Ho deliberatamente dimenticato parte del sogno.
Quando mi sono svegliata ogni dettaglio era chiaro, soprattutto le sue parole.
Ma ho deciso di non scriverlo, non volevo ricordarlo.
Mi ha ferita e turbata.
Non sono riuscita, però, a dimenticare il suo sguardo.
E mi ha ricordato il mio, quando sono piena di livore e la rabbia trasforma il mio volto e il mio sguardo racchiude l'odio di tutti i tempi.

sabato 21 febbraio 2009

La moto logora chi non ce l'ha


Giornata perfetta.
Studio l'itinerario.
Ho voglia di nuove strade, nuove curve.

Mi vesto più del solito: oggi voglio godermi appieno la giornata, non voglio che il freddo rovini l'emozione e mi guidi verso casa prima che il sole sia tramontato.

Sono sola e mi dispiace un po', ma la passione è tanta e colma ogni vuoto.

Al secondo semaforo, l'autista di un bus mi guarda e sillaba al di là del finestrino: "COMPLIMENTI!", suggellato da un sorriso ammirato. Rispondo "Grazie!" ma il casco nasconde tutto, tranne i miei occhioni, grati, che si spalancano e sorridono più delle labbra.

Penso che sia un buon segno e proseguo.

Inizio a salire.
Le prime curve sono molto strette, l'asfalto non è dei migliori, ma invece di infastidirmi sorrido: con la mente torno a Pesaro, alla paura per quelle strade quasi impossibili per me.

Raggiungo il primo paese del mio percorso, ma mi perdo quasi subito, mi ritrovo su un saliscendi pieno di ghiaia e seguo le indicazioni stradali come fossero la mia stella polare. Non mi scoraggio e vengo premiata: dopo innumerevoli cambi di direzione che mi fanno perdere del tutto la "retta via", si apre davanti alle mie ruote una strada non molto larga, ma piena di curve .. sinistra/destra .. sinistra/destra.
E La Misteriosa inizia a danzare.

Intorno a me solo campi.
Ogni tanto incrocio qualche auto, finalmente sento il rombo delle moto che sopraggiungono, supersportive, guidate al limite dai loro piloti. Mi lascio superare e saluto, mi metto in coda e seguo i loro movimenti, li lascio sfilare e li ammiro.

Arrivata in cima mi aspetta una sfilata di moto parcheggiate una accanto all'altra, un dehors animato da tute e stivali, caschi, guanti.

Sono l'unica donna che guida, resto in disparte e fumo una sigaretta.

Il ritorno è più rilassato, la temperatura è ancora ottima.
Mi porto addosso il ricordo del modo in cui ci siamo capiti con uno sguardo e io ho dato un nome al mio nuovo equilibrio, mi risuona nella mente la mia risata piena quando ho lasciato che l'inconscio scegliesse la forma finale.

Valentine

giovedì 19 febbraio 2009

Napoli


E penso un poco a te, pa'.

mercoledì 18 febbraio 2009

La bambolina

La bimba del sogno, è il personaggio di una fiaba, un cartone animato, una bambolina. E' la miss, un personaggio, un ruolo, una maschera. Quello che sono stata fino ad oggi. Diventa una bambina vera, finalmente! Valentina, diventi umana! Le prepari il giaciglio per dormire, è una bimba vivace, la tieni tra le braccia mentre prepari il suo lettino. Sei tu, sei umana, ti prenderai cura di quella bambina. E' tua. Sei tu. Un sorriso, una vita, la TUA

Magia


Joan Mirò

Quando presenta il suo corso di scrittura creativa al Sarah Lawrence College, Mary LaChapelle invita gli studenti a praticare l'arte della magia. "Altrimenti come potremo evitare di prendere decisioni scontate e poco rischiose, imparando a fidarci dei nostri impulsi più misteriosi e promettenti?", chiede la scrittrice. Hai deciso di creare qualcosa? O forse stai per scrivere un nuovo capitolo dell'epopea della tua vita? In ogni caso, Vergine, tieni a mente la domanda di LaChapelle.

NB: Se non puoi essere un poeta sii una poesia
consiglia l'attore David Carradine

martedì 17 febbraio 2009

Desnuda

Desnuda eres tan simple como una de tus manos,
Lisa, terrestre, mínima, redonda, transparente,
Tienes líneas de luna, caminos de manzana,
Desnuda eres delgada como el trigo desnudo.

Desnuda eres azul como la noche en Cuba,
Tienes enredaderas y estrellas en el pelo,
Desnuda eres enorme y amarilla
Como el verano en una iglesia de oro.

Desnuda eres pequeña como una de tus uñas,
Curva, sutil, rosada hasta que nace el día
Y te metes en el subterráneo del mundo
Como en un largo túnel de trajes y trabajos:
Tu claridad se apaga, se viste, se deshoja
Y otra vez vuelve a ser una mano desnuda.
PABLO NERUDA

lunedì 16 febbraio 2009

La fatina


Matisse
Una bimba, capelli corti e neri.
Una fatina, minuscola, tra le mie mani.
Le facevo il bagnetto sotto l'acqua di una fontana.
Lei si lasciava immergere e sorrideva.
Le preparavo il giaciglio per dormire accanto al mio letto,
a terra.
A quel punto era una neonata vera,
si agitava tutta.
Nel sogno sapevo di averla già vista,
come se l'avessi già sognata,
come se facesse già parte del mio inconscio.

domenica 15 febbraio 2009

The Power of Love

FRANKIE GOES TO HOLLYWOOD

Feels like fire
I'm so in love with you
Purge the soul
Make love your goal

[1]-The power of love
A force from above
Cleaning my soul
Flame on burn desire
Love with tongues of fire
Purge the soul
Make love your goal

I'll protect you from the hooded claw
Keep the vampires from your door
When the chips are down I'll be around
With my undying, death-defying
Love for you

Envy will hurt itself
Let yourself be beautiful
Sparkling love, flowers
And pearls and pretty girls
Love is like an energy
Rushin' rushin' inside of me

[Repeat 1]

This time we go sublime
Lovers entwine-divine divine
Love is danger, love is pleasure
Love is pure-the only treasure

I'm so in love with you
Purge the soul
Make love your goal

The power of love
A force from above
Cleaning my soul
The power of love
A force from above
A sky-scraping dove

Flame on burn desire
Love with tongues of fire
Purge the soul
Make love your goal

I'll protect you from the hooded claw
Keep the vampires from your door

"Potrei rinunciare a tutto

meno che a te".

Mi sforzo di restare a letto,
per non perdere nemmeno un minuto con te.
Ma non ci riesco, devo alzarmi.

Sfrutto l'insonnia per parlarmi.

Ho attraversato il bosco di notte,
era buio
ed io ero sola.
La luce che vedo è sempre meno fioca,
illumina la mia strada,
un poco più sgombra.

Ho ritrovato un'amicizia che temevo persa.
Noi due,
seduti al tavolo di un ristorante,
ricchi di parole, racconti e risate.
Non è cambiato nulla,
anche se è cambiato tutto.

sabato 14 febbraio 2009

San Valentino














http://tiamoancheoggi.wordpress.com/

venerdì 13 febbraio 2009

Incidente di percorso



Potrei chiamarlo così,
ma non sarei onesta.

Al mio percorso tortuoso e sconnesso
occorreva incrociare chi illuminasse le ferite,
passaggio doloroso ma essenziale.

Il sentiero si dischiude,
si dilata sotto i miei piedi che avanzano,
nudi;
sfocia in una distesa verde
dove germoglieranno fiori,
matureranno frutti,
voleranno rondini.

Allora saprò che la mia primavera è giunta.

No comment

Vergine (23 agosto - 22 settembre)

"La persona che amiamo non esiste quasi mai", diceva Arthur C. Clarke, "è un'immagine che la nostra mente proietta sullo schermo più adatto". Il tuo compito, Vergine, è dimostrare che Clarke si sbagliava. Cerca di mettere da parte le tue proiezioni abbastanza a lungo per vedere com'è veramente la persona che desideri, adori o ami. Non devi guardare il riflesso dell'amante ideale che nascondi nel tuo cuore né la fantasia a cui vorresti farlo somigliare, ma l'anima perfettamente imperfetta che è lì davanti a te.

internazionale.it

Non ho sonno

Sono libera di essere,
non mi nascondo.
Mostro le mie fragilità e il mio sorriso,
i miei occhi limpidi e sinceri.

Non pretendo conferme,
sono impresse da sempre dentro di me.
Sono cambiata,
sono diventata donna.

Imparo a muovermi al ritmo del tuo corpo,
ho quasi voglia di dirtelo, ma mi trattengo,
perchè il suono delle parole ha perso valore.

Le parole scritte restano la mia certezza.
Tutto il resto, sì, sono solo dettagli.

So che nei tuoi sguardi c'è una vita di consapevolezza,
un ruscello che scorre portando con sè acqua nuova.

So che l'amore è una crisalide che diviene farfalla,
un seme che si trasforma in fiore,
la luce del sole che rischiara il cielo ogni mattina.

So che c'è sempre un'alternativa,
che la dipendenza mi ha resa schiava,
che i cordoni ombelicali vanno recisi,
poichè ciò che era nutrimento si tramuta in veleno.

So che per ogni risultato ottenuto c'è una montagna scalata,
per ogni vetta raggiunta una nuova discesa.
So che le montagne sono tante,
quante le mie aspirazioni.

So che sono presente, osservo e mi incanto.
La bellezza è nei miei occhi quando mi guardo,
so che tutto quello che voglio ce l'ho.
E' dentro di me.

mercoledì 11 febbraio 2009

Una sola stella

Il vento ha reso il cielo terso.

Fa freddo ma io sento dentro
il calore della vita
che si riapre a me
con tutte le sue bellezze.

Una sola stella,
splende,
luminosa.

Non posso smettere di guardarla.

martedì 10 febbraio 2009

Sto bene

Non sono ferita, sto bene, non è nulla di grave.
Sono inciampata, è vero, ma non mi sono fatta nulla.
La lesione è solo in superficie.
Guardami!
Sono ancora in piedi e cammino, sorrido, ti parlo, sono calma.
Ora alzati con me, non c'è bisogno di preoccuparsi, puoi alzarti e stare con me.
Ho messo in scena il sogno e ho ricordato le parole che ti ho sussurrato all'orecchio, la mia voce morbida e ferma ti ha convinto e ti sei rialzato insieme a me.
Calma, potere e forza erano in me, mi hanno donato la percezione di quello che sarò, di quello che dentro c'è ma ancora si cela.
Sono stata come vorrei essere.
La vita mi ha fornito le occasioni ed io ho scelto l'attesa, mi sono presa del tempo, infine ho reagito. Con calma, intelligenza, ho lasciato che la risposta giusta salisse alla mia mente da sè.
Ho camminato verso di me e si è aperta la porta che cercavo.

Le rane vicine di casa


Due ranocchie erano vicine di casa.

Una abitava in uno stagno profondo e discosto dalla strada, l’altra in una pozzanghera sulla strada stessa. Quella dello stagno consigliava l’altra a trasferirsi da lei, per godere una vita più comoda e più sicura, ma questa non le dava retta e diceva che non poteva staccarsi dalla sua dimora abituale.
Così andò a finire che passò di là un carro e la schiacciò.

Ci sono quelli che, attaccati alle loro sciocche abitudini, piuttosto che cambiare in meglio, son disposti a morire.
dalle favole di Fedro

Rancore



"Scrivi una lettera a tua madre. Non importa se gliela spedirai, tu scrivila. Spiegale tutto come faresti con un bambino, in modo semplice.

Tutto il rancore che hai dentro parte da lì, deriva dal tuo inalterato senso di giustizia, ti tiene chiusa in una gabbia. Finchè sarai legata al senso di giustizia non sarai libera.

Tutto quello che hai fatto in questi mesi aveva un carattere curativo.
La lite con tuo fratello ti ha permesso di stabilire un rapporto con tua madre, che trascendesse lui. Ma nonostante lei abbia finalmente compiuto un gesto verso di te, e lui sia fuori dalla vostra triangolazione, non sai come gestire il vostro nuovo rapporto, non riesci a godere dell'occasione che ti ha offerto.

La temi, hai paura dell'ennesima delusione.

Tutto quello che hai fatto in questi mesi aveva lo scopo di conquistare un minimo di visibilità, quella che cerchi da quando, bambina, ti rendevi trasparente nelle guerre familiari, chiudendoti in te e nella tua stanza, nel tuo mondo di fantasia che ti allontanava da una realtà che non sapevi affrontare.

Anche tutti gli sforzi fatti per tuo fratello dovevano inconsciamente servire a far sì che tua madre ti vedesse e apprezzasse.

Sciogli quel rancore.
La porta della gabbia è aperta:
devi solo uscire”.

domenica 8 febbraio 2009

Quando sospiro

Ti amo!
Com’è successo?
L’amore da cui rifuggo
mi rincorre come la vita da cui mi nascondo.
Mi bracca,
a volte con tenerezza,
altre con veemenza.
Con forza.
Sì,
ci sono.
Mi unica respuesta.
Depongo le armi.
Abbasso ogni difesa.
Sono qui.
Adesso.

valbea

Tre lettere del mio nome,
tre lettere del tuo.

Graficamente perfette.

La l e la b sembrano due schiene,
appoggiate una all'altra.

Due donne, due amiche, due motocicliste,
due creature col destino aggrovigliato,
con il caos nella mente
e i tormenti nell'anima.

Tu che ricordi me,
io che potrei essere la proiezione di te.

Io parlo a te,
ti consolo,
ti conforto,
con amore e tenerezza.

Ma parlo anche a me,
alla piccola creatura che ho dentro,
smarrita, spaventata,
osserva il mondo attraverso un vetro,
la campana che la racchiude e la difende.

Nessuno può passarti accanto
senza degnarti
(degnarmi)
di uno sguardo.

Nessuno può incontrarti
e non accorgersi di te
(di me).

Sei la mia piccola creatura.

Sempre
è la condizione che sento quando
penso a te.

sabato 7 febbraio 2009

Kahlil Gibran

Soltanto ieri, mi vedevo frammento palpitante senza
ritmo nella sfera della vita.
Oggi so che sono io la sfera, e che tutta la vita,
in ritmici frammenti, dentro me si muove.

Mi sento come un campo seminato
nel cuore dell'inverno,
e so
che primavera sta arrivando.
I miei ruscelli prenderanno a scorrere
e la piccola vita che dorme in me
salirà in superficie
al primo richiamo.

Le parole sono eterne.
Pronunciandole.
Scrivendole.

Sii consapevole della loro eternità

Sei quello che Voglio

Riemerso dal passato,
sei stato sempre presente,
anche quando non lo sapevo,
non me ne accorgevo.

Ora ci sei, completamente.

In una forma che non conoscevo,
sempre più intenso,
più vicino,
più dentro di me.

Rido, parlo, amo.

Mi allontano dagli incubi,
dall’ignoranza,
dal rancore e la rabbia.

Resto qui,
mi lascio stringere e accarezzare,
mi lascio amare.

Non ho bisogno di te,
io Voglio te.

giovedì 5 febbraio 2009

Smettila di piangere

Odio la distanza che c'è.
Odio i limiti che mi impediscono di viverti come vorrei.
Odio le parole quando ti feriscono.
Odio il sempre che incalza appropriandosi del nostro tempo.

Ma AMO!

Io amo il modo in cui ti muovi tra gli inconvenienti,
con grazia, danzi tra i cristalli sfiorandoli, senza romperli.
Amo il modo in cui riesci a farmi sentire parte di un mondo, del tuo.
Amo il tuo sguardo quando è indifeso,
quando mi dai il permesso di entrare nei tuoi occhi e perdermi,
godendomi tutte le meraviglie che nascondi.

Amo te, nel modo più semplice che conosco.
Amo te, nel modo più innocente che c'è.
Amo te, nell'unico modo in cui so farlo, col cuore.
Perché è lì che ti sento, è lì che ti incontro.
E' lì che ti abbraccio e ti sussurro quanto ti amo.

Grazie, mia piccola creatura.